https://www.ilrespirodellestelle.com/
top of page

Gli Uffici delle Tenebre di Ernesto Erre - Quando perdersi è un viaggio che porta lontano

Immagine del redattore: Rudy PesentiRudy Pesenti

Aggiornamento: 29 gen

Questo è il primo libro dell'autore che scrive sotto pseudonimo, ma già dalle prime pagine ci si accorge dello spessore e della qualità di scrittura dello stesso. Non sembra infatti per nulla un esordiente: le descrizioni sono efficaci, le parole dosate nel modo giusto.




TRAMA:

Jacopo, agli occhi di chi lo conosce, è un uomo che ha il dono di trasformare in oro tutto ciò che tocca. Quello che nessuno sa è che la sua incertezza sul senso della vita, contrapposta alla sete di affermarsi ed essere amato, ha fatto in modo che lui perdesse il suo potere e, con esso, la voglia di vivere. Convinto di aver toccato il fondo, matura una volta ancora il desiderio viscerale di riscattarsi. Decide così di rimettersi in viaggio prima che sia troppo tardi, non più per fuggire ma per trovare le risposte ai suoi tormenti e salvarsi da se stesso, andando in cerca di un incontro con il suo riflesso disperso nelle storie di chi incontra e sperando di aprirsi finalmente a un contatto diretto, vero, genuino, per demolire ogni maschera inutile al gioco di specchi della propria coscienza.


RECENSIONE:

Credo di aver letto parecchi libri nella mia vita, eppure qui credo di essere davanti ad una delle introduzioni più vive e cariche di significato con cui mi sia mai confrontato. L'ho trovata eccezionale. L'inizio della lettura è pieno, e senti da subito che avere tra le mani quel libro ti porterà lontano.

Ci si perde insieme a Jacopo, ci si ritrova con lui. L'atto terzo del libro, di circa 150 pagine, non l'ho letto, l'ho divorato: il protagonista cresceva dentro e anche chi legge sente aumentare la voglia di imparare sempre qualcosa di più, non solo del protagonista, ma anche di sé stessi. Il finale è un diario ottimamente scritto che fa immedesimare nelle sensazioni e nelle profondità dell'uomo di cui abbiamo conosciuto la storia, e quando finisce, ci sembra di volerne sapere ancora di più.

L'autore scrive molto bene, lo sa, e tutte le parole sono ricercate in base al contesto in cui si trovano. L'introduzione, la storia, il diario finale: ognuna di queste cose, avendo una connotazione specifica, hanno anche un linguaggio diverso necessario. In questo Ernesto Erre è stato molto bravo a variare gli stili senza perdere mai di vista la strada che prendeva il racconto.


In uno dei punti chiave del libro, ho trovato una frase bellissima, che ho fatto subito mia.

"Le cose arriveranno giorno per giorno. Avevo grandi aspettative, mi chiedevo cosa avrei imparato alla fine di questo viaggio. Ed eccomi, ci sono arrivato. Ho scoperto che non c'è la fine, ma che questo è solo l'inizio di un altro viaggio"


Meravigliosa.


E poi l'introduzione, è così bella che ve la meritate. Per il resto del libro, consiglio di comprarlo. Il link, per chi lo volesse, è QUI



*****************************************************************

Per non perderti nessun articolo di questo blog, segui la mia pagina Facebook cliccando QUI oppure Instagram cliccando QUI


Se vuoi scoprire il mio ultimo romanzo, 'È tutto perfetto' clicca QUI

******************************************************************




1 Comment


Ivana Ferriol
Ivana Ferriol
Jun 27, 2022

Sei stato convincente. Lo comprerò

Like
  • Twitter
Alpi bresciane

Su di me

Scrittore, viaggiatore, sognatore. 

Entra nel mio mondo, ascolta con me il respiro delle stelle, e scopri perché credo nel fatto che in fondo, in ogni istante, è tutto perfetto.

 

Read More

 

Iscriviti alla newsletter!

Grazie mille!

  • Facebook
  • Instagram

© 2023 by Going Places. Proudly created with Wix.com

bottom of page