22.387km, 4492 ore di cammino, 3 continenti e 14 paesi attraversati. Dall'estate all'inverno o viceversa, dalle zone più aride a quelle più popolate di vita. Un cammino da sogno, ma con mille difficoltà al suo interno.
Da Magadan a Cape Town, in cammino senza mai dover prendere nessun mezzo di trasporto. Immaginatevi tutti questi paesaggi, i silenzi, i sorrisi delle persone. Ma anche il caos delle cittadine più grandi, la guerra civile e gli animali più feroci intorno a voi. Questo è un cammino in teoria percorribile che non può che accendere la fantasia di ognuno di noi. Ma è praticabile? Ho letto di un ragazzo italiano che vorrebbe avventurarsi in questa impresa. Ci vuole coraggio, ci vuole testa, e anche un pizzico di follia. Ma se tutto questo è realizzabile, allora chi riuscirà a farlo si porterà a casa l'esperienza più bella e autentica della propria vita.
La Russia, il Kazakistan, e più giù la Georgia e poi la Turchia. Piccoli villaggi, laghi, fiumi. Una natura perlopiù incontaminata e boschi, foreste, animali selvaggi. Persone con cui capirsi è quasi impossibile. Si scende verso sud, il caldo si fa rovente. E non solo per il clima.
La Turchia, la Siria, Israele. Luoghi che hanno più di qualche problema interno di ordine. Sono luoghi da passare velocemente, ma non è certo facile quando come mezzo di locomozione hai soltanto i tuoi piedi. Poi si entra in Africa: l'Egitto e le sponde del Nilo, i coccodrilli e la canne di bambù. Il Sudan e il Sud Sudan falcidiato dalla guerra civile, per poi spostarsi nell'Africa nera con l'Uganda, la Tanzania, lo Zambia, il Botswana e infine il Sudafrica.
L'attenzione qui si sposta sui grandi animali della Terra, e alla necessità di fermarsi sempre prima che faccia buio per evitare i predatori.
Da grande amante del continente africano, mi immagino i tramonti infiniti, il vento sulla pelle, i sorrisi delle persone, le donne con grandi cesti sul capo, gli alberi di baobab all'alba e la lentezza degli elefanti. E le stelle che non finiscono mai, nemmeno all'orizzonte.
Non lo so se nella realtà sia fattibile o no, ma credo che i rischi siano molti. Per ora accontentiamoci di sognare tutto questo, che quello nessuno ce lo può togliere. E un passettino alla volta, magari, anche noi un giorno ci troveremo su quella strada. O se non sarà questa sarà un'altra via, quella più adatta a noi. In ogni caso rincorreremo la bellezza. E lo faremo tutta la vita.
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