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  • Immagine del redattoreRudy Pesenti

Ma è vero che i cantautori in Italia si sono estinti? Ecco 10 prove che ci sono ancora

I talent show, dal loro arrivo, hanno decisamente abbassato la qualità dei testi che poi andiamo ad ascoltare in radio. Vuol dire che hanno fatto scomparire i cantautori? No. Significa soltanto che molto spesso non vengono trasmessi in radio, ma vanno cercati un po' più a fondo. Ecco alcuni esempi di ciò che di buono ancora si può trovare da noi, che dal 2020 in poi sono ancora attivi con nuove pubblicazioni.


VASCO BRONDI

"E forse si trattava di accettare la vita come una festa

Come ha visto in certi posti dell'Africa

Forse si tratta di affrontare quello che verrà

Come una bellissima odissea di cui nessuno si ricorderà

E forse si trattava di dimenticare tutto come in un dopoguerra

E di mettersi a ballare fuori dai bar

Come ha visto in certi posti dell'ex Jugoslavia

Forse si tratta di fabbricare quello che verrà

Con materiali fragili e preziosi, senza sapere come si fa"

-LE RAGAZZE STANNO BENE-

vasco brondi

Icona della scena Indie italiana, Vasco Brondi non si è mai arreso alle logiche del mercato ed ha continuato a sfornare testi per brani sicuramente non da primo ascolto, ma di qualità assoluta. Prima con il nome de Le Luci della centrale elettrica e poi, dopo dieci anni dall'uscita del primo album passato al suo vero nome Vasco Brondi, non ha mai smesso di emozionare con la sua voce profonda e a tratti incerta e un continuo scavare nell'animo umano.


BRUNORI SAS

"Ma chiedilo a Kurt Cobain

come ci si sente a stare sopra un piedistallo

e a non cadere

Chiedilo a Marilyn

quanto l'apparenza inganna

e quanto ci si può sentire soli"

-KURT COBAIN-

brunori sas

Capace di passare da splendide canzoni d'amore (come Per due che come noi, Una domenica notte) a canzoni più ironiche o irriverenti (Rosa, Italian Dandy) ad alcune prettamente sociali (Colpo di pistola che tratta della violenza sulle donne, o L'uomo nero che è più strettamente politica), Brunori SAS è il cantautore più completo di questa generazione di artisti. Un repertorio capace di accontentare ogni tipo di ascoltatore. E se non avete mai visto un suo concerto andateci: oltre ad emozionarvi, vi divertirete anche molto.


APPINO - THE ZEN CIRCUS

"Me ne son fregato dei giudizi della gente

Nessuno giudica se è un poco intelligente

Ne ho amati molti perché lo volevo fare

Tanti ne ho odiati ma anche loro per amore

Ho preferito Gesù Cristo a suo padre

Anche se entrambi non li voglio al funerale

Ho scelto tutto quello che volevo fare

E ho pagato ben contento di pagare

Perché la scelta in fondo è l'unica cosa

Che rende questa vita almeno dignitosa"

-IL TESTAMENTO-

appino

Appino, leader e frontman degli Zen Circus, oltre a canzoni con la band ha prodotto anche qualche album da solista, con delle perle rare assolutamente imperdibili. Voce rock inconfondibile, Appino si riconosce dai testi veri e vissuti cantati con la stessa intensità di chi crede veramente a ciò che sta dicendo. L'amore lo racconta a modo suo, così come il rapporto con i genitori, spesso presente, racconta la società, il mondo del lavoro e tante tematiche che un tempo erano di esclusività dei grandi cantautori italiani.


LO STATO SOCIALE

"Il governo ha sacrificato le vergini per pagare il locale

Poi a un certo punto il capo ha detto

'Adesso facciamo finta che siete voi a comandare

Io faccio solo l'aguzzino'

Ma che infamia finire la guerra e non avanzare vino

Far fuori chi ha fame e poi non avere pane

Farsi concorrenza senza mai lavorare

E andare affanculo perché non si sa dove andare"

-ABBIAMO VINTO LA GUERRA-

lo stato sociale nomi

Lodo, Alby, Carota, Checco, Bebo. Eccoli i componenti di una band che ha letteralmente fatto esplodere il Festival di Sanremo del 2018 con un ritmo sconvolgente e un testo comunque per niente banale. Dopo quella parentesi più commerciale, Lo Stato Sociale non ha mai perso la sua strada e ha mantenuto una grandissima credibilità tra i suoi fan. I testi raccontano una società sempre schiava di qualcosa, da cui doversi in qualche modo liberare con le piccole cose. Quasi Liberi, Cromosomi, Abbiamo vinto la guerra, Anche i ricchi muoiono e molte altre canzoni sono simbolo di questa lotta alla società sempre più capitalista. Lo scorso anno Lo Stato Sociale ha portato in giro per l'Italia un meraviglioso tour con concerti gratis o al massimo con un costo di 5 euro. In quanti ancora lo fanno? Ora hanno dichiarato un pausa discografica. Speriamo non per molto.


NICCOLO' FABI

"La salvezza in ogni grano di un rosario

ogni lettera del mio vocabolario

scavalchiamo quei cancelli uno ad uno

nelle cellule di un uomo è il suo destino

Abbiamo due soluzioni

o un bell'asteroide e si riparte da zero

O una somma di piccole cose...

Una somma di passi, che arrivano a cento

di scelte sbagliate, che ho capito col tempo

ogni voto ho buttato, ogni centimetro in più

come ogni minuto che abbiamo sprecato

e non ritornerà…"

-UNA SOMMA DI PICCOLE COSE-

fabi

Diciamoci la verità: quanto è che non ascoltiamo in radio una canzone di Niccolo' Fabi? Da troppo. Perché noi abbiamo bisogno delle sue parole, ma nessuna radio ce le fa più sentire. Ma noi possiamo cercarle, trovarle, farle nostre. Niccolo' ha avuto una grandissima trasformazione, da cantante di canzoni più Pop (Lasciarsi un giorno a Roma, Capelli, Dica) fino ad arrivare agli ultimi album, quasi sussurrati, sempre pieni di belle parole e carichi di una profonda emozione. A giugno, insieme ai compagni di una vita Max Gazzé e Daniele Silvestri ha riempito il Circo Massimo di 50 mila persone: io c'ero, ed è stato unico. Soprattutto quando Niccolo' ha cantato Facciamo Finta, canzone dedicata alla figlia scomparsa, e il tempo in quei minuti sembrava eterno, che quasi non potesse passare mai più.


SIMONE CRISTICCHI

"Guarda con amore la tua arroganza, la tua chiusura

Guarda alle tue piccolezze come guarda una madre al figlio

Che agita i pugnetti per respingerla piangendo

Così amerai il tuo assassino e pregherai per lui

Guarderai con dolcezza il persecutore

Chi ti esclude crudelmente

Chi ti umiliò e ti sconfisse senza nemmeno riconoscerti

Non rifiutare niente, non giudicare, non condannarti

Resta uno, unanime, un'anima, indivisa, resta coerente

Non resistere al male, non raddoppiarlo

Fattene madre, fattene intermediario, medico, fattene carico e cura"

-ACCADE-

cristicchi dalle tenebre alla luce

Artista poliedrico, ormai impegnato in tour più teatrali che prettamente da concerti musicali, Simone Cristicchi è stato in grado di trasformare in breve tempo la sua immagine: da canzoni come Vorrei cantare come Biagio Antonacci o Ombrelloni, ha subito invertito rotta dimostrando la sua sensibilità vincendo Sanremo con Ti regalerò una rosa, non esattamente una banalità di testo. Nel 2019 lo rivediamo al Festival dei Sanremo con un brano intensissimo e pieno di vita: Abbi cura di me.

Da allora non l'abbiamo più visto sulle grandi scene musicali ma lui ha continuato a scrivere e produrre: quest'anno infatti ha pubblicato l'album Dalle tenebre alla luce, pieno di piccole perle tutte da ascoltare.


SAMUELE BERSANI

"Basta passare la voce che il mostro è cattivo

Poi aspettare un minuto e un esercito arriva

Bombe e fucili, ci siamo, l'attacco è totale

Gruppi speciali circondano il vecchio cortile

Dicono che sono pronti a sparare sul mostro

Lo prenderemo, sia vivo che morto sul posto

Dicono loro che sono soldati d'azione

Classe di uomini scelti e di gente sicura

Ma l'unica cosa evidente, l'unica cosa evidente

È che il mostro ha paura, il mostro ha paura"

-IL MOSTRO-

bersani canzone

Dagli anni '90 in poi siamo stati accompagnati dai bellissimi testi di Samuele Bersani. Capolavori come Giudizi Universali, Spaccacuore, Replay e molte altre sono entrate nelle nostre case per accompagnarci in un viaggio musicale meraviglioso. Tra le altre cose, è anche autore della famosissima Canzone, cantata da Lucio Dalla. Nell'ultimo decennio Samuele ha diradato le sue uscite, senza però mai smettere di stupire: una su tutte En&Xanax, brano che impossibile da dimenticare. Se non avete mai visto un suo concerto, dovreste recuperarlo: il cantautore bolognese ha una serie di incredibili aneddoti che sfoggia durante la performance. Impossibile non amarlo.


DANIELE SILVESTRI

"E senza scudi per proteggermi né armi per difendermi

Né caschi per nascondermi o santi a cui rivolgermi

Con solo questa lingua in bocca

E se mi tagli pure questa

Io non mi fermo, scusa

Canto pure a bocca chiusa"

-A BOCCA CHIUSA-

silvestri argentovivo

A bocca chiusa è una bellissima canzone tornata in voga con il successone del film 'C'è ancora domani' di Paola Cortellesi. Ma Daniele Silvestri è anche molto altro: dalle canzoni per ballare, a quelle più leggere ma anche quelle che passano in radio e hanno comunque dei significati davvero importanti. Una su tutte Gino e l'Alfetta. Così come l'ultima sua apparizione al Festival di Sanremo non è di certo stata qualcosa di banale: Argentovivo è una polemica sociale contro il sistema scolastico attuale.


BAUSTELLE

"Ma voglio immortalarti e ricordarti così

Coi sandali e il coraggio di Yanez

E porterò morendo quella gioia corsara con me

Io nel frattempo me ne sono andato

Se vuoi ti ho tradito

Che effetto mi fa?

La piscina di un agriturismo

Ha coperto le rane

L'ultima volta che ti ho salutato

Poi sono scappato nel cesso del bar

Ed ho pianto sul tempo che fugge

E su ciò che rimane"

-LE RANE-

baustelle

"Lavori in corso", letteralmente la traduzione dal tedesco di Baustelle. Che è esattamente ciò che sembrano essere loro. Un gruppo con la propria nicchia di pubblico che proprio piccola non è: ogni volta che pubblicano una data per un concerto, in poche ore i biglietti si esauriscono. Sound spesso particolare, hanno nella loro forza principale il continuo scambio di voci così diverse tra loro di Francesco Bianconi e Rachele Bastreghi.


PICCOLA ORCHESTRA KARASCIO'

"Grappa e fogli di giornale, per resistere all’inverno

La tristezza rende amore quando piangi e cala il giorno

Donne, vino, sigarette, sulla strada e dentro al cuore

Per te nulla è mai per sempre, e il mistero ha un buon odore

Vecchio stronzo senza tempo, quanta vita porti dentro,

quante gocce di splendore sotto un volto da barbone.

C’è chi vive in mezzo al lusso, ma non riesce a stare al pari;

tu sorridi ed hai soltanto grappa e fogli di giornale"

piccola orchestra karasciò

Band di Albino, in provincia di Bergamo, come lo sono i Verdena e i Pinguini Tattici Nucleari. Paolo Piccoli è il frontman e l'autore delle canzoni pubblicate da questo gruppo che è sempre un piacere ascoltare dal vivo. I testi non sono mai banali, tanto che nel 2010 la Piccola Orchestra Karasciò vince il premio Amnesty International con il brano Beshir, dedicato ai migranti che rischiano la vita per attraversare il mar Mediterraneo in cerca di una nuova vita. Se non li conoscete, ve li consiglio in tutto il loro splendido repertorio.


Insomma, non tutto è perso. Bisogna solo scavare un po' di più.

Come fare a tornare al primo posto la qualità? Dipende tutto da noi: da cosa ascoltiamo ogni giorno.


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Ti ricordo che gli interi ricavi de 'La scuola venuta dal vento', mio ultimo libro che racconta il viaggio dello scorso anno dedicato a costruire una scuola a Loosuk, regione di Samburu, Kenya, andranno in beneficenza a Missione Calcutta APS ETS per progetti simili a questo!

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