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Immagine del redattoreRudy Pesenti

Sono stato a Lisbona, tra i su e giù di una città che sono quelli di una vita

Aggiornamento: 4 mag 2022

Sì, mi sono innamorato. Della città, delle sensazioni che mi hanno accompagnato, dei vicoli stretti, delle salite e le discese, dei tram, delle chiese, del caos di giorno e del silenzio notturno. Dei colori di Sintra, del vento di Cabo da Roca e delle spiagge di Cascais. Mi sono innamorato perché sono arrivato con lo sguardo aperto, e forse anche col cuore.


Viaggio spesso, mi piace vedere sempre cose nuove. Perciò per me è difficile rimanere incantato da qualcosa di nuovo, deve avere per forza qualcosa di speciale, qualcosa che la renda unica.

E Lisbona qualcosa di speciale ce l'ha: ha una sua anima definita, che si respira in ogni via.

Il primo giorno sono stato a Belém, ai bordi del centro cittadino, dove si può trovare una bellissima torre in mare e un monastero affascinante pieno di ricchezze nascoste. Faceva molto caldo, ma c'era il mare e una leggera brezza: cominciavo a capire che da qui me ne sarei andato con qualcosa in più che qualche fotografia.

Bisogna ambientarsi un po' a tutto, così piano piano capisci che è più facile parlarsi a gesti con i locali che in inglese, che le attese al ristorante fanno parte dell'esperienza che andrai a vivere, e che il Pastel de Nata, dolce tipico della città lusitana, lo dovrai provare in ogni luogo con le varie differenze di ogni locale che li produce.


Il centro di Lisbona è qualcosa in cui lasciarsi trasportare e perdersi. Di giorno, le persone invadono le stradine centrali della capitale, ma se si vuole cercare qualcosa di più tipico e un po' meno turistico è possibile farlo in vari quartieri, tra cui quello moresco, in cui la bellezza invade ogni via. Come al solito non vi dirò dove andare, come farlo, dove mangiare, che tour può essere il migliore in 4 giorni. Vi dirò solo che ne vale la pena. Che questa città è talmente viva che farà sentire vivi anche voi.


Che, come dicevo nel titolo, questa è una città di su e giù. Bisogna essere preparati a camminare tra scalinate, vie in salite, strade in discesa, continuamente. Dal fiume Tago ai punti panoramici della città, tutto necessita di tempo, di un po' della giusta calma per godersela bene. Ma anche della giusta fatica. Mi ricorda un po' la vita: non è mai tutto semplice ciò che conta, e i su e giù sono all'ordine del giorno. Non c'è un momento uguale all'altro, e qualche volta è anche bello non avere una strada, ma lasciarsi trasportare dall'istinto e perdersi.

Così l'ultima sera ho deciso di perdermi in compagnia di una persona conosciuta proprio lì: tra sardine, baccalà, Pastel de Nata e un bel Porto bevuto in una stradina secondaria e silenziosa del centro, è stato bello lasciare fare alle nostre sensazioni. La notte era scesa e l'aria era fresca, le stelle e la luna erano la nostra unica guida. Le persone erano scomparse come per magia, e restare in silenzio sotto il convento do Carmo sembrava ci facesse possedere l'intera città. In quella sera ho sentito la vera essenza di Lisbona: e lo puoi fare soltanto se sei libero da te stesso. E per liberarti da te stesso, la soluzione migliore è sempre essere in viaggio.


E Poi c'è Sintra con i suoi colori e le sue stanze, Cabo da Roca (il punto più a occidente del continente europeo) con il vento che sembra poterti portare via da un momento all'altro, le spiagge di Cascais al caldo sole, con i giovani che giocano a palla e una birra al mio fianco per catturare al meglio questo istante. Lisbona è una città da vivere, ma dedicategli il giusto tempo. Correre non serve a nessuno, vedere più cose possibili non ti lascerà nulla. Respira le strade, le persone, i sorrisi, la città. Rallenta quando devi, entra in un bar. Goditi ogni momento che puoi, siediti e guarda la gente passare stupita. Segui ciò che fanno gli altri e poi prendi la strada che vuoi tu, quella che ti piace di più, solo seguendo le tue sensazioni. Però non farlo solo a Lisbona, fallo in ogni vacanza.

E infine non farlo soltanto in ogni vacanza, fallo anche in ogni giorno della tua vita.


Poi guarda le persone che guardano dalle finestre. Chi lo sa, magari vedono qualcosa che tu non hai ancora visto. E magari sta proprio lì, la strada che stavi cercando.

1- Belém


2- Cabo da Roca


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