“È stato il vostro bravo ragazzo”
Questa frase è forte e sintetizza tutto e risponde a tante domande e apre tante riflessioni.
L’apparenza non dice niente su come una persona si comporta nel privato, in una coppia.
E questo deve farci paura. perché se non sappiamo, non possiamo aiutare, proteggere prevenire.
Domenica 19 novembre 2023

Ciao Giulia,
non mi conosci. Sono una scrittrice, anzi no, una mamma, anzi no sono solo e semplicemente Ivy per te.
È buffo no?
Io che sono qui a scriverti, come se potessi leggere questa lettera.
È buffo anche perché la protagonista del mio libro scrive lettere a una persona che forse mai le leggerà e ora io faccio lo stesso con te.
Sai? Qualche mese fa è uscito il mio romanzo che parla di violenza di genere. Violenza ma anche di come si sopravvive o si rinasce, sempre se si riesce a sopravvivere, da una storia tossica e, da qualche settimana, insieme a Rudy andiamo in giro a discutere su quest’argomento, così delicato. Ma non siamo opinionisti: parliamo di quello che viviamo e vediamo, raccontiamo i dolori che ci portiamo dentro. Perché siamo di quelle persone che credono che piccole iniziative possano portare a grandi risultati.
“Era vestita quando l’hanno trovata?” “Ma cosa ci trovano le ragazze in ragazzi cosi?"
Tanti sfoghi, rabbia. Rumore, solo rumore. Tutto dopo. Tutta questa attenzione solo dopo.
Perché? Perché non prima?
Non ascoltiamo chi dice che l’amore non esiste, non ascoltiamo chi dice che il mondo è marcio e violento.
Perché l’amore esiste eccome ma non fa notizia, come la sua assenza.
Giulia, abbiamo confuso le attenzioni con ossessioni, e siamo finite in un vortice di dinamiche di coppia tossiche da cui non sapevano più uscire. E i sensi di colpa, il desiderio di curare, riparare l’irreparabile, eccessiva comprensibile e il voler giustificare e perdonare comportamenti sbagliati hanno fatto il resto.
Università, auto, un posto isolato, un ragazzo che sostiene di amare e rabbia. Tanta rabbia, violenza e non capire mai quando sarà l’ultimo respiro.
Tu non ci sei più Giulia ma ieri pensavo a “Università, auto, un posto isolato, un ragazzo che sostiene di amare e rabbia, tanta rabbia”: associazioni che non mi suonano nuove. Anzi. Sono molto familiari.
Ci stavo cascando anch’io. E non passa giorno che non ci pensi.
Penso che se sono viva, è perché in quel frangente, su quell’auto non ci sono salita. Ho rifiutato un ultimo appuntamento, un ultimo chiarimento.
La vita e la morte separate da una risposta, un “Sì, salgo in auto con te” e un “no, non abbiamo più nulla da dirci”
Eppure ogni volta che sento di una donna uccisa so che è solo un caso. È solo un caso che quella persona non sia io. Che non sia diventata un numero, una notizia che riempie i social e i giornali e fa parlare la gente che non sa e non capisce e si riempie la bocca di domande inutili, senza chiedersi davvero cosa può fare nel suo piccolo affinchè queste cose non accadano più.
Giulia ora parlano tutti, parlano tutti dopo. Anche quando è morta Giulia Tramontano, parlavano tutti dopo. Quando muoiono tutte, parlano tutti dopo. Parole inutili. Non ascoltiamoli, lasciamoli parlare di rabbia di vendetta, sentimenti che non ci appartengono. E io qui voglio parlare di quella cosa a cui tu credevi e credo anch’io... Nonostante tutto.
Voglio parlare di amore, ancora con più forza.
Ci dobbiamo credere Giulia perché nulla avrebbe senso.
L’amore esiste! L’amore esiste, Giulia, quello incondizionato a cui credevi tu. Quello in cui io ho bisogno ancora di credere per andare avanti. Quello senza ossessioni ma solo sane attenzioni, quelle che ti danno calore ma non ustionano la pelle. Però sai cosa ho capito? Che l’amore incondizionato va bene solo se hai accanto una persona che ti ama allo stesso modo, altrimenti quell’amore ti spegnerà il cuore e l’anima muore giorno dopo giorno. Lo spiegherò ad alta voce, sempre con più determinazione. Spieghiamolo ai ragazzi che si entra nella vita degli altri, non per cambiarla ma per arricchirla. E che se il 90 % del tempo si passa a litigare, bisogna fare un passo indietro..
Io vado in giro a parlare di rinascita ma muoio dentro ogni volta che una ragazza non ce la fa.
Vorrei dirti che queste cose non accadranno più.
Ma non è cosi, ce ne saranno altre e avviene tutto in modo così subdolo e veloce che le persone intorno fanno fatica a capirlo in tempo, fanno fatica a intervenire e ad aiutare.
Ti prometto che non smetterò mai di andare in giro a parlare di te e darò voce a tutte le donne che non sono sopravvissute e a quelle che faticano ancora a tornare ad amare.
Te lo prometto Giulia
Ivana Ferriol
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