Questo articolo è parte di una campagna a cui hanno aderito scrittrici e giornaliste italiane per denunciare la violenza di genere e nominarla.
Nel variegato tessuto delle relazioni umane, la parola "Amore" si erge come una costellazione luminosa nel buio della notte, una guida incandescente che dovrebbe illuminare i nostri percorsi emotivi e relazionali. Eppure, in questa danza delicata tra cuori e menti, troppo spesso l'Amore viene travisato e abusato, specialmente nel contesto della violenza sulle donne.
In qualità di custode delle storie umane presso AnotherCoffeeStoriesEditore, mi trovo immersa nelle narrazioni coraggiose di donne che hanno attraversato l'inferno della violenza, fisica e psicologica, all'interno di relazioni che all'inizio sembravano intessute di amore e promesse. È un territorio emotivo impervio da navigare, ma è vitale affrontarlo per catalizzare la consapevolezza e promuovere un cambio culturale profondo.
Quando parliamo di violenza sulle donne, non parliamo solo di ferite corporee, ma anche di fratture dell'anima che lasciano cicatrici invisibili, consumando la fiducia e l'autostima delle donne, un marchio indelebile che può durare una vita intera.
Una delle sfide più ardue nel contrastare la violenza sulle donne è proprio quella di decostruire il concetto di "Amore" distorto e tossico che spesso si cela dietro gli atti di controllo e abuso. Troppo spesso, le vittime rimangono intrappolate in relazioni nocive perché credono erroneamente che l'amore debba essere possessivo, geloso e dominante. Ma l'Amore autentico è ben lungi da ciò: è rispettoso, compassionevole, empatico e libero.
È essenziale educare le menti, soprattutto quelle giovani e impressionabili, a discernere i segni della violenza nelle relazioni e a comprendere che nessuno ha il diritto di governare o ferire un'altra persona, indipendentemente dal legame che li unisce. Dobbiamo insegnare loro che l'Amore non è sinonimo di controllo, bensì di mutuo rispetto e sostegno reciproco.
Inoltre, dobbiamo porre al centro delle nostre priorità il fornire alle vittime di violenza sulle donne le risorse e il sostegno di cui necessitano per sfuggire al ciclo dell'abuso e rigenerare le proprie vite. Questo comprende non solo rifugi sicuri e servizi di assistenza, ma anche programmi educativi volti a sensibilizzare e prevenire la violenza nelle relazioni.
Come individui e come società, soprattutto come editori, è nostro dovere impegnarci attivamente nella creazione di un mondo in cui le donne possano vivere libere dalla paura e dalla violenza, un mondo in cui l'Amore sia autenticamente rispettato e celebrato nella sua purezza e nobiltà intrinseca. È un compito titanico, ma è un impegno che vale la pena abbracciare per plasmare il futuro che meritiamo.
Ecco un piccolo vademecum sull’amore:
L'amore, quello vero, nella sua essenza più pura, si distingue nettamente da ciò che non è. Non è possesso, non è una gabbia costruita con catene di gelosia o dipendenza. L'amore non cerca di imprigionare o limitare l'altro, ma al contrario, celebra la libertà individuale come un tesoro prezioso. È un errore pensare che amare significhi tenere stretto, perché l'amore vero si nutre nel lasciar fiorire, nel sostenere l'altro nel suo percorso di crescita e realizzazione personale.
L'amore non è dominio o controllo. Dove esiste il bisogno di dominare, di imporre la propria volontà sull'altro, non c'è amore, ma solo l'ombra di un sentimento distorto, una parodia che soffoca anziché nutrire. L'amore è incontro di due libertà, due individualità che scelgono di camminare insieme, non una sopra o contro l'altra, ma fianco a fianco, in un percorso di reciproco rispetto e supporto.
Non è amore quello che infligge dolore, che usa parole o gesti per ferire, che trova nella sofferenza dell'altro un malsano senso di potere o di appagamento. L'amore vero non è mai fonte di paura o di ansia, non è un campo di battaglia dove dimostrare chi ha ragione o chi può di più, ma un terreno fertile dove coltivare gentilezza, comprensione e cura reciproca.
Non è amore quello che impone condizioni, che misura o calcola, che tiene un registro di favori e di debiti. L'amore non conosce contabilità, non è un contratto con clausole e penali, ma una scelta libera e quotidiana di stare insieme, di condividere la vita con tutte le sue sfide e le sue gioie, senza aspettative di ricompensa o riconoscimento.
L'amore vero, infine, non è un'isola, ma un ponte tra mondi, un dialogo costante non solo tra due persone, ma con la comunità e il mondo intero, spesso complice di una missione ancora più grande del solo amore tra i due partner. Non chiude, non separa, ma apre e unisce, invitando a guardare oltre il proprio orizzonte per scoprire e abbracciare la ricca diversità dell'esperienza umana. Dove c'è amore, c'è sempre spazio per l'altro, per il nuovo, per l'imprevisto, perché l'amore è un viaggio di scoperta senza fine, una danza infinita che rinnova e trasforma, illuminando la vita con i colori più vividi dell'esistenza umana.
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