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La musica indipendente americana - Di Claudio "Trex" Trezzani

  • Immagine del redattore: Rudy Pesenti
    Rudy Pesenti
  • 9 giu
  • Tempo di lettura: 4 min

Il pensiero del mese di giugno, a cura dello scrittore Claudio "Trex" Trezzani

musica indipendente americana concerti

Tutto è cominciato quando ho ascoltato la prima volta un musicista texano che era definito il «Re degli Indipendenti»: Cody Jinks.

Quello della musica indipendente è un mondo che chi abita questa parte del Mondo non sempre riesce a comprendere.

Gli artisti che lo rappresentano vivono di questo letteralmente, i fans che li seguono amano le cose vere e suonate davvero: in tutto questo mi sono riconosciuto…io cercavo questo.

La musica indipendente americana è ormai parte della mia vita e ne sono ambasciatore (nel mio piccolissimo) con il mio blog Trex Roads (www.trexroads.com), ma la potete trovare anche nei miei due romanzi.

E’ la scintilla che mi ha permesso di incendiare la mia ispirazione e la fonte di tutte le connessioni che mi hanno permesse di farmi conoscere (anche negli States) e vivere il viaggio dei miei sogni.

Quindi non è «solo» musica, non sono solo artisti, ma alcuni per me sono «famiglia».

Qualche anno fa collaboravo con una rivista musicale che oggi non c’è più e, dopo aver scritto e riscritto di musica come già tanti prima di me, mi sono messo a cercare qualcosa di nuovo, qualcosa che mi emozionasse.

Conoscevo già il vero country, non quello che arriva alle orecchie italiane, non quello passato nelle sale da ballo, ma quello della gente per la gente.

Una sorta di folk, un genere che mischia vari tipi di country, ma che è lontano anni luce dal pop passato dalle radio.

Io sono sempre stato amante della musica di nicchia, non ho mai amato la musica che passavano le radio e mi sono sempre sentito «solo» in questo amore.

Ma scoprire la musica di Jinks (e poi di tutti gli altri) e le sue parole, è stato come rinascere musicalmente: finalmente qualcuno che voleva andare contro il music business e la sua ipocrisia.

trek music club

Scoprire, grazie anche ai Social, questo mondo sommerso che cercava di emergere, mi ha fatto pensare di aver finalmente trovato una «casa» per le mie passioni.

A cascata ho scoperto migliaia di artisti, da quelli che riempiono stadi a quelli che fanno 15 presenze in un piccolo bar fumoso di provincia.

Negli anni ho pubblicato i miei racconti sia per riviste locali che aprendo un mio blog.

Racconti e non recensioni perché io non scrivo giudizi «tecnici» e non faccio «critiche», non ne avrei nemmeno le capacità, ma scrivo «racconti» sulle emozioni che certi dischi e certi artisti mi suscitano.

Ho scoperto che questi artisti vivono del merchandising e quindi appena possibile, le spese di spedizione spesso mi uccidono, compro musica e magliette.

Io sono un cultore della musica fisica, vinili soprattutto, ma ovviamente non posso che ringraziare i servizi di streaming che hanno permesso ad un appassionato così lontano fisicamente dal mondo musicale che ama, di scoprire tantissima nuova musica ogni ora.

Questa mia passione e queste mie connessioni mi hanno permesso di conoscere tanti appassionati come me, di stringere amicizie che durano da anni che mi hanno portato a collaborare con una radio italiana di country, WCN Radio, e una americana indipendente, WSKY Radio.

Inoltre ho scoperto che alcuni artisti vengono seguiti dai fans della prima ora come una famiglia e far parte di questa famiglia, per esempio quella che segue la mia band preferita i texani Shane Smith & The Saints, mi ha portato nel 2024 a poter fare il viaggio dei miei sogni.

Ho visto un concerto nella location per concerti più bella del mondo, la Red Rocks arena di

Morrison in Colorado e poi, assieme al mio amico non più digitale Kyle, ho potuto visitare in

Texas i luoghi dove sono ambientati i miei romanzi gialli.

Le mie amicizie mi hanno portato tanti cimeli e regali che non avrei potuto avere di persona:

autografi, ringraziamenti, dischi in edizione super limitata, ecc….

Se volete scoprire la musica che amo, oltre a leggere i miei due romanzi e il mio blog, se avete Spotify vi basterà cercare la playlist Trex Roads Tips o tutte le playlist di Trex Roads.

Vi avviso quando entrerete in quel mondo, difficilmente ne uscirete senza qualche artista o qualche canzone da aggiungere alle vostre playlist.

Ci sono generi per tutti i gusti: country, rock, soul, southern rock, blues…

Ovviamente sono pronto a soddisfare ogni curiosità quindi mi trovate sul mio blog, nella mia

pagina Instagram e nella pagina Facebook Trex Roads.

Vi ricordo anche la mia trasmissione italiana ogni mercoledì dalle ore 20 su www.wcnradio.it

La musica indipendente americana è quello che ho sempre cercato, anche quando non sapevo della sua esistenza e ora che l'ho trovata, mi sembra il minimo cercare di spargerne il verbo.


«In my mind, I ponder it

And in my dreams, I'm wandering»

(1,000 Wild Horses by Shane Smith & The Saints)


Se vuoi contattarmi, scrivimi a info@ilrespirodellestelle.com


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