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Le 10 più belle canzoni italiane che parlano del mitico sport del ciclismo e dei suoi eroi

  • Immagine del redattore: Rudy Pesenti
    Rudy Pesenti
  • 27 apr
  • Tempo di lettura: 6 min

Aggiornamento: 1 mag

Il ciclismo: uno sport fatto di sacrifici e passione, di tifosi che aspettano ore pur di vedere qualche istante i propri eroi. Uno sport che ha vissuto di grandi dualismi: da Coppi e Bartali a Gimondi e Merckx, da Saronni e Moser fino ad arrivare a Pogacar e Vingegaard.

Il ciclismo accende il cuore dei tifosi, basti ricordare cosa accadeva al passaggio in montagna di Marco Pantani, tanto per ricordare la più grande leggenda italiana su due ruote.

Perciò, ecco una carrellata delle dieci più belle canzoni dedicate al ciclismo e ai suoi eroi.

canzoni ciclismo

1 - IL BANDITO E IL CAMPIONE - FRANCESCO DE GREGORI

E ti fece cadere la tua grande passione

di aspettare l'arrivo dell'amico campione

quel traguardo volante ti vide in manette

brillavano al sole come due biciclette

Sante Pollastri il tuo Giro è finito

e già si racconta che qualcuno ha tradito.

Vai Girardengo, vai grande campione

nessuno ti segue su quello stradone

Vai Girardengo, non si vede più Sante

è sempre più lontano, è sempre più distante

La conoscete la storia vera del bandito e del campione? Addirittura la RAI ne ha fatto un'eccellente miniserie dal titolo omonimo.

Il bandito è un certo Sante Pollastri, amico d'infanzia di Costante Girardengo, il primo grande campione che l'Italia a pedali abbia avuto, per nove volte consecutivo campione italiano a inizio '900. La stranezza? Che Girardengo era un campione di ciclismo, mentre Sante, un bandito. Questo bellissimo brano di Francesco De Gregori ne ripercorre la storia, come solo il grande cantautore romano è in grado di fare.


2 - UN OMINO CON LE RUOTE - GINO PAOLI

Non c'è tempo per fermarsi, per restare indietro

La signora senza ruote non aspetta più

Un omino che non ha

La faccia da campione

Con un cuore grande

Come l'Izoard

E va su (pedala, pedala)

Ancora

E va su

Il primo grande dualismo in Italia nasce insieme a due grandissimi campioni, capaci di vincere ogni tipo di corsa: Fausto Coppi e Gino Bartali. Non solo due modi diversi di correre, ma due modi diversi d'intendere la vita.

Fausto Coppi piemontese, più riservato, di una vita più borghese.

Gino Bartali un toscanaccio, pieno di verve, in grado di aiutare migliaia di ebrei durante la seconda guerra mondiale, nascondendo i documenti di contrabbando nel telaio della sua bicicletta.

Questa di Gino Paoli è un'immortale canzone dedicata al primo, al piemontese Fausto Coppi, deceduto a quarant'anni di malaria non riconosciuta in tempo, che la salita dell'Izoard ha reso immortale.


3 - BARTALI - PAOLO CONTE

Tra i francesi che si incazzano

Tra i giornali che svolazzano

C’è un po’ di vento e abbaia la campagna

C'è una luna in fondo al blu

Oh, quanta strada nei miei sandali

Quanta ne avrà fatta Bartali

Quel naso triste come una salita

Quegli occhi allegri da italiano in gita

Qui invece siamo dall'altra parte del dualismo: quella di Gino Bartali. Quella che fa incazzare i francesi quando lui vince il Tour de France.

Un ritmo incalzante per il brano in pieno stile Paolo Conte, con un testo indimenticabile, dedicato a un uomo che fa parte della storia italiana, non soltanto dello sport.


4 - GIMONDI E IL CANNIBALE - ENRICO RUGGERI

Ancora più solo di prima

C'è già il cannibale in cima

E io che devo volare a prenderlo

Sudore di gente dispersa

Di maglia, di lingua diversa

Ma io, il cuore io voglio spenderlo

E quanto tempo passerà

In mezzo a noi, ancora non lo so

Dietro alla tua ruota io ci sarò

Un altro dualismo, questa volta tra un italiano e un belga: il bergamasco Felice Gimondi e il cannibale Eddy Merckx. Il belga in grado di vincere qualsiasi gara presente in calendario, con Gimondi sempre all'inseguimento, senza mai mollarlo.

Il brano di Ruggeri ne celebra le gesta, quelle di un ciclismo lontano, con la sua aura di leggenda che l'accompagna.


5 - È UN GRAN BEL GIRO - PAOLO BELLI

È un gran bel Giro

È un gran bel Giro

È una grande festa

È musica

È un gran bel Giro

È c’ha un bel tiro

Fa suonare tutta l’anima

Bellissimo brano di Paolo Belli che è stata la sigla del Giro d'Italia della metà dei primi anni del 2000.

Se sei appassionato di ciclismo, allora di certo ti ricorderai di questo ritornello indimenticabile!


6 - E MI ALZO SUI PEDALI - STADIO

Io sono un campione questo lo so

È solo questione di punti di vista

In questo posto dove io sto

Mi chiamano Marco, Marco il ciclista

Ma è che alle volte si perde la strada

Perché prima o poi ci son brutti momenti

Non so neppure se ero un pirata

Strappavo la vita col cuore e coi denti

La prima di due canzoni presenti in questa lista dedicata al mitico Pirata: Marco Pantani.

La sua è una storia unica, quella di una vera leggenda. Triste e vincente, sfortunato e indimenticato. Un uomo in grado di accendere l'entusiasmo di milioni di persone e di far avvicinare al ciclismo migliaia di ragazzini.



7 - L'ULTIMA SALITA - NOMADI

Cerchi questo giorno d'inverno

il sole che non tramonta mai

lo cerchi in questa stanza d'albergo

solo e sempre con i tuoi guai.

Dammi la mano fammi sognare

dimmi se ancora avrai

al traguardo ad aspettarti

qualcuno oppure no

Anche i Nomadi han voluto dare il loro personale saluto al campione romagnolo.

Un racconto che ricorda la sua ultima notte, in un residence di Rimini. In totale solitudine, senza che nessuno abbia ancora chiarito cosa sia accaduto quella notte.



8 - GIANNI VA VELOCE - OFFICINE PAN

Gianni non è mai stanco

di correre per tutto il mondo

ed andrebbe più in là

fino a toccare il sole, le stelle, la luna e chissà

se la sua felpa termica

va bene anche là

in giro sopra un'orbita

Un bellissimo brano della band Officine Pan del 2004, che celebra il ciclismo della passione. Non parla di un campione in particolare, ma di un uomo di una certa età che non smetterà mai di andare in bicicletta, un uomo che è un tutt'uno con le sue due ruote a pedali.


9 - PEDALA - FRANKIE HI-NRG

Scriviam la nostra storia usando biciclette,

inseguendo la memoria su strade molto strette,

su per le salite senza avere una borraccia,

giù per le discese con il vento sulla faccia

Perché la bicicletta non importa dove porti,

è tutto un equilibrio di periodi e di rapporti,

è tutta una questione di catene e di corone,

di grasso che lubrifica la vita alle persone

Questo brano di Frankie Hi-NRG ha partecipato al Festival di Sanremo del 2014, classificandosi all'ottavo posto. Inoltre, è stato scelto dal Giro d'Italia come sigla di apertura delle edizioni dal 2014 al 2016.

Un vero inno alla bicicletta e al gesto del pedalare.


10 - FALCO SAOLDÈL - IL BEPI

E certa zét 'ndo ìela du agn fa

A 'ndà sö e zo 'nda éta l'è malfà

I disìa Simoni o Cunego, però

O ensìt ol gir, a 'llo ensìt mé, 'lo ensìt amò

I ma dìs dài, i ma dìs brao, i ma dìs bèl

I ma dìs Falco Saoldèl

Falco Saoldèl, Falco Saoldèl

Al vé zo a ciot dal Murtiröl o dal Tonal

Falco Saoldèl, gnac a sunàga

Al vé zo a ciot e töcc chi oter i la fa 'n braga


TRADUZIONE:

E certa gente dove era due anni fa

a far su e giù nella vita non è mai bello

Dicevano Simoni o Cunego, però

Ho vinto il Giro, l'ho vinto io, l'ho vinto ancora!

Mi dicono bravo, mi dicono bello

Mi dicono Falco Savoldelli

Falco Savoldelli, Falco Savoldelli,

Viene giù a tutta dal Mortirolo o dal Tonale

Falco Savoldelli, neanche se gli suoni

Lui viene giù a tutta mentre gli altri se la fanno sotto

Questa la conoscevi? Un bellissimo brano del cantautore bergamasco Tiziano Incani, in arte Il Bepi. Dedicata a Paolo Savoldelli, detto Il Falco, e pubblicata dopo la vittoria del secondo Giro d'Italia da parte di Paolo Savoldelli nel 2005.

La canzone contiene anche una parte cantata dal campione di Rovetta, in un duetto con Il Bepi che risulta emozionante.



Se vuoi contattarmi, scrivimi a info@ilrespirodellestelle.com





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Scrittore, viaggiatore, sognatore. 

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