Perché mi vuoi cambiare?

Nelle relazioni, soprattutto in quelle amorose, si sente spesso una delle due parti della coppia che attende il momento in cui lui o lei cambierà. "Lo farò cambiare" "Riuscirò a togliergli quel difetto" "Vedrai che lo sistemerò" 'Deve solo cambiare un po'"

Ma davvero così può funzionare?

Prova a pensare al tuo cane, al tuo gatto, a un tramonto che hai visto in spiaggia, a tua madre, a tuo padre, a tuo fratello, a tuo figlio. Hai mai pensato: se fosse diverso, lo amerei di più? No, non l'hai fatto. Perché questo tipo di amore è incondizionato.

Quindi perché dovresti farlo con il tuo partner?

Un amore quando sboccia, non te lo aspetti e accade quasi sempre all'improvviso: uno sguardo, un incontro casuale, un rapporto di amicizia che si trasforma frequentandosi, una chitarra davanti a un fuoco e alle onde del mare, un bacio che non avevi previsto. Si inizia sempre un po' per caso, senza nemmeno sapere dove andrà a finire la strada che hai preso. Però vai avanti, e le ore diventano giorni, i giorni mesi e se tutto va bene, arrivano gli anni.

Però non è tutto come il primo giorno: la relazione, conoscendosi meglio, si evolve. In meglio, in peggio, o a volte soltanto diventa più matura. Ciò con cui di certo bisogna poi fare i conti, sono i piccoli o grandi difetti dell'altra persona con cui abbiamo deciso di condividere il nostro tempo, perché ognuno di noi li ha. Solo che non puoi conoscerli prima di approfondire una relazione: di queste sfaccettature te ne accorgi poi, vivendole e vivendo il partner fino in fondo. Siamo sicuri di essere disposti a voler conoscere tutto questo?

Lo dobbiamo fare, altrimenti rimane un gioco, non si trasformerà mai in un amore vero. Se vogliamo qualcosa di serio e di duraturo, dobbiamo entrare nelle profondità e a volte nelle oscurità della persona a cui abbiamo scelto di regalare il nostro tempo.

Così inizia un periodo di accettazione o di tentativo di modificare i difetti che vediamo nell'altra metà. Ma siamo sicuri che siano davvero dei difetti? Non è che lo sono per noi, ma magari per altre persone possono essere dei meravigliosi pregi?

Tentare di cambiare una persona è di per sé un errore da qualsiasi punto di vista lo si voglia vedere: ci si è scelti per stare insieme ma non per farsi del male. Quindi se qualcosa del tuo partner non ti va bene devi soltanto chiederti: posso sopportarlo? Oppure non riesco davvero ad accettarlo?

Perché no, nessuno è un pezzo di un armadietto rotto che deve essere aggiustato. Nessuno deve essere cambiato. Anche perché chi siamo realmente si può nascondere, si può confondere, ma non può perdersi mai. Quindi chi siamo davvero può stare per un po' di tempo sotto terra, ma prima o poi riemergerà, perché non possiamo restare in un ruolo che non ci appartiene troppo a lungo.

E come scrivevo in precedenza, quello che per te è un difetto, magari alla vista di qualcun altro è una qualità da non perdere.

Perciò se qualcuno cerca di modificare ciò che sei in una relazione, tu chiedi soltanto: perché mi vuoi cambiare?

Una chiave non è fatta per tutte le serrature. Ma se trovi la chiave giusta per la giusta serratura allora ti si può aprire una porta e aldilà ci puoi trovare un mondo, il tuo mondo.

Non tutti siamo fatti per stare con tutti.

Dobbiamo magari passare attraverso varie esperienze, sbagliare, perderci, dimenticarci chi siamo, poi ritrovarci, ripartire da capo. E dai nostri errori costruire quella chiave che ci faccia aprire la porta giusta, quella più adatta a noi.

Non si cambiano le persone per un capriccio. Non si cambiano le persone per far funzionare una relazione. Perché se devi forzare, forse la chiave è quella sbagliata.

Impariamo a lasciarci prima di farci male.

Impariamo che non tutti siamo fatti per stare con chiunque.

Impariamo a riconoscere i nostri battiti di cuore.

Impariamo a vedere in quali occhi davvero riusciamo a specchiarci.

Impariamo che non dobbiamo cambiare nessuno. E che nessuno ci deve cambiare per imposizione.

Che noi siamo unici così.

Che nessuno è sbagliato.

Ma ognuno ha un posto dove stare.

Spesso, deve soltanto girare un po', prima di trovarlo.

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