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10 cantanti italiani che sono morti troppo presto e che avrebbero potuto ancora regalarci tanto

  • Immagine del redattore: Rudy Pesenti
    Rudy Pesenti
  • 28 giu
  • Tempo di lettura: 6 min

Ci hanno lasciato troppo presto. Con la sensazione che avrebbero potuto contribuire ancora parecchio a sfornare bellezze nella nostra musica italiana, o qualcuno addirittura a cercare di plasmare o far pensare in maniera diversa la nostra società. Perché qualcuno, questo potere, l'ha avuto davvero. Abbiamo provato a fare un elenco dei cantanti italiani che se ne sono andati quando avevano ancora qualcosa da dire, che ci hanno lasciato il rimpianto che ci sarebbe stato ancora qualcosa di grande se fossero rimasti con noi.

Ecco perciò dieci cantanti italiani che sono morti troppo presto.

CANTANTO MORTI GIOVANI

1 - LUIGI TENCO - 1967 - 29 ANNI

luigi tenco

Una delle storie più tristi e indegne dell'intera musica italiana: è il Festival di Sanremo del 1967 e dopo la sua eliminazione dalla gara, Luigi Tenco viene ritrovato morto nella sua camera d'albergo. Suicidio? O c'è altro? Nessuno è mai stato in grado di spiegarlo.

Per lui sono state scritte canzoni, come Festival di De Gregori, Preghiera in Gennaio di De Andrè o Parlare con i limoni di Enzo Jannacci, ma anche film e documentari.

Il fatto è che nonostante la giovane età, il cantautore genovese aveva già dimostrato il suo apporto culturale alla scena musicale italiana.

Ci ha lasciato con un brano indimenticabile, cantato un ultima volta su quel maledetto palco: Ciao amore ciao è una canzone indimenticata e indimenticabile.


2 - RINO GAETANO - 1981 - 31 ANNI

rino gaetano

Il figlio unico della musica italiana, che se n'è andato davvero troppo presto. Sì, perché lui, a differenza di altri cantanti dell'epoca non era schierato politicamente. Odiava il potere, i soprusi, odiava gli obblighi ed era un uomo libero. Un uomo complesso capace di cantare la leggerezza di Gianna e l'ironia verace di Nuntereggae più, di amare la sua terra come in Ad esempio a me piace il sud e di punzecchiare tutto quello che non va in Italia con il suo più grande capolavoro: Ma il cielo è sempre più blu.

Morirà in un incidente stradale, a soli 31 anni, lasciandoci canzoni che sono perle e guide per i tempi bui che viviamo. Oggi non avrebbe ancora ottant'anni.

Quanto ci avrebbe arricchito con le sue canzoni? Quanto avrebbe gridato contro questo potere sbagliato che vive in Italia?


3 - AUGUSTO DAOLIO (NOMADI) - 1992 - 45 ANNI

augusto daolio

Leader carismatico del gruppo dei Nomadi, che ha contribuito a far nascere quand'era ancora un ragazzino insieme a Beppe Carletti (ancora in attività) quand'erano soltanto due ragazzini. Da loro sono nati brani e testi che solcano il tempo: come dimenticare Io vagabondo, ancora oggi la canzone più cantata nei karaoke.

Aveva soltanto quando se n'è andata una delle voci più autentiche e riconoscibili del panorama italiano. Una voce fuori dal coro, mai banale, sempre dalla parte degli ultimi.

Ci sei mancato tanto in questi anni in cui tutto è peggiorato, caro Augusto.

È morto per un cancro ai polmoni, riposa nel cimitero di Novellara, dove tutto era iniziato.


4 - MIA MARTINI - 1995 - 48 ANNI

mia martini

La bella, splendida, bravissima e con una delle voci più limpide che abbiano solcato i palchi della nostra nazione: Mia Martini. Soltanto 48 anni quando se n'è andata. Perché la tristezza può anche portare a questo: al cuore che si ferma.

Le voci messe in giro su di lei che le hanno rovinato una carriera e la vita, nonostante il suo innato talento.

Chissà se quelle persone abbiano mai chiesto scusa.

Avrebbe potuto ancora regalarci tanto Mia Martini da quando se n'è andata a metà degli anni '90.

Tra i suoi brani più celebri E non finisce mica il cielo, Minuetto, Gli uomini non cambiano, Almeno tu nell'universo e Piccolo uomo.



5 - IVAN GRAZIANI - 1997 - 51 ANNI

ivan graziani

Il grandissimo rocker abruzzese, con la sua voce inconfondibile e decine di canzoni che sono state vere perle all'interno del panorama musicale italiano.

Muore per un tumore al colon, lasciando il senso di incompiutezza che ci sarebbe stato ancora qualcosa di grande da cantare per lui.

Lugano addio, Agnese, Pigro, Maledette Malelingue, Firenze... Ne avremmo ascoltate volentieri ancora molte altre.


6 - FABRIZIO DE ANDRÈ - 1999 - 59 ANNI

de andré

Un grandissimo uomo di cultura prima che un grandissimo cantautore. Basta vedere qualche sua rara intervista per scoprirne la caratura e il livello a cui si assestava.

Ci ha lasciato soltanto capolavori. Inutile citare qualche canzone, andrebbero scritte una dopo l'altra, riportandone anche il testo.

Il figlio Cristiano è attualmente in tour per riportare in vita i suoi brani più celebri e se avete la possibilità, andate a vederlo. Ne vale davvero la pena.

Fabrizio muore nel 1999 per un cancro ai polmoni: il vizio delle sigarette non l'ha mai abbandonato.

Chissà cosa direbbe oggi, dello stato in cui versa la nostra povera Italia, della politica se l'è mangiata.


7 - PIERANGELO BERTOLI - 2002 - 59 ANNI

pierangelo bertoli

Un uomo vero e puro, che non ha mai smesso di essere sé stesso, di schierarsi dalla parte giusta, di lottare contro il potere e le ingiustizie. È stato uno dei primi cantautori attenti al problema ambientale, con la bellissima Eppure soffia.

Indimenticabili anche i brani Pescatore in coppia con Fiorella Mannoia e Spunta la luna dal monte, portato al Festival di Sanremo del 1991 con i Tazenda.

Per lungo tempo costretto sulla sedia a rotelle a causa di una poliomelite presa durante l'infanzia, morirà di tumore ai polmoni nel 2002.

La sua voce sarebbe ancora stata davvero importante per cantare le ingiustizie che affliggono il nostro tempo.


8 - ALEX BARONI - 2002 - 36 ANNI

alex baroni

Un cantante più relativo alla musica leggera ma che non era mai banale: la sua voce era qualcosa di prorompente e inarrivabile.

A lui è stata dedicata Gocce di memoria di Giorgia, con cui aveva avuto una storia d'amore.

Tanti i suoi brani da cantare, anche se impossibili da replicare a livello vocale.

Muore a soli 36 anni, per un incidente in moto.



9 - GIORGIO GABER - 2003 - 64 ANNI

giorgio gaber

Una lunga malattia ai polmoni si porta via il grandissimo Giorgio Gaber. Il più anziano in questa lista, ma la sua voce contro il sistema ci avrebbe aiutato ancora molto a svelare la nebbia dagli occhi. Perché Giorgio Gaber dopo la prima grande popolarità con la RAI che vuole conduttore di vari programmi, decide di lasciare la TV e di dedicarsi al teatro canzone. Uno spettacolo in cui i suoi brani e i suoi racconti si fondono in uno show rivoluzionario.

I temi sono sempre profondi e toccano ogni spigolo della società: e se all'inizio è un compagno convinto, con gli anni non vuole più essere rappresentato da niente e da nessuno, mettendo in discussione tutto ciò per cui aveva lottato.

Perché Giorgio Gaber è stato prima di tutto un uomo libero. Un pensatore libero. Che ha sempre detto la sua su ciò che vedeva davanti ai suoi occhi.

Io non mi sento italiano è il suo ultimo lascito, brano pubblicato postumo rispetto alla sua morte.


10 - PINO DANIELE - 2015 - 59 ANNI

pino daniele

E infine lo scugnizzo di Napoli. Ma che ha dato all'Italia intera delle canzoni che sono impossibili da dimenticare. Il suo modo di fare, la sua voce, la sua ironia: Pino Daniele è stato un grandissimo interprete e un fenomenale musicista negli anni che ha vissuto.

Anche lui ha sempre disprezzato le ingiustizie e la questione società esce in diversi brani, soprattutto della sua prima parte di carriera, quando spesso i suoi testi erano soltanto in napoletano.

Ci ha lasciato a 59 anni per problemi cardiaci, gli stessi che ci avevano portato via un suo altro grandissimo amico e conterraneo: Massimo Troisi.



Se vuoi contattarmi, scrivimi a info@ilrespirodellestelle.com


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