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10 canzoni italiane che avevano previsto il futuro

La musica spesso racconta il presente, ma alcune volte riesce addirittura ad anticipare ciò che accadrà. Nella storia della canzone italiana non mancano brani che hanno immaginato pandemie, tecnologia invasiva, distopie, cambiamenti sociali e scenari futuri che oggi ci sembrano incredibilmente attuali. In questo articolo abbiamo selezionato le 10 migliori canzoni italiane che avevano previsto il futuro, brani che – già dagli anni ’70, ’80 e ’90 – hanno descritto con sorprendente precisione un mondo che sarebbe arrivato decenni dopo. Un viaggio musicale tra profezie, visioni e intuizioni che ancora oggi fanno riflettere.


canzoni futuro previsto

1 - IL VECCHIO E IL BAMBINO - FRANCESCO GUCCINI (1972)

E il vecchio diceva, guardando lontano:

"Immagina questo coperto di grano,

immagina i frutti e immagina i fiori

e pensa alle voci e pensa ai colori

e in questa pianura, fin dove si perde,

crescevano gli alberi e tutto era verde,

cadeva la pioggia, segnavano i soli

il ritmo dell' uomo e delle stagioni"

Un brano iconico che immagina un futuro post-apocalittico in cui il mondo è stato devastato dall’uomo. Il vecchio e il bambino di Francesco Guccini anticipa temi ambientali, crisi climatica e disastri ecologici con una lucidità sorprendente. Una canzone profetica che parla di un pianeta consumato dalla tecnologia e dall’inquinamento, oggi più attuale che mai.

2 - LA PESTE - GIORGIO GABER (1974)

A Milano c'è gente che muore

La notizia fa un certo scalpore

Anche in provincia si muore

La peste si diffonde adagio

Poi cresce e si parla di contagio

C'è il sospetto che sia un focolaio

Che parte dal centro e si muove a raggiera

Dilaga dovunque la peste nera

In La peste, Gaber racconta la diffusione di un contagio che si propaga rapidamente, modificando la vita delle persone. Ascoltata dopo il 2020, questa canzone assume un tono inquietantemente realistico. Un brano visionario che anticipa concetti come quarantena, isolamento e paura collettiva, rendendolo una delle canzoni italiane più profetiche di sempre.

3 - PASSEGGERI DEL DOMANI - FLAVIO PAULIN (1979)

Guardano dov'è libero

Dove c'è un quadrato rimasto intero

Dove morire è vivere

Dove c'è uno sbocco di attività

Hanno i polsi legati dietro

E pronte armi, nascoste a un metro

Dalla tua strada

E finestre di artificiali

Sentimenti tutti uguali

Ma tutti veri

Questa canzone descrive un futuro governato dalla tecnologia e dall’alienazione urbana. Passeggeri del domani parla di automazione, controllo sociale e perdita dei rapporti umani, temi oggi estremamente contemporanei. Un brano poco conosciuto ma sorprendentemente anticipatore dei nostri tempi digitali.

4 - CONTAGIO - RENATO ZERO (1982)

Pericolo di contagio

Che nessuno esca dalla città

Guai a chi s'azzarda s guardare laggiù

Oltre quel muro, oltre il futuro

L'epidemia che si spande

L'isolamento è un dovere oramai

Dare la mano è vietato, se mai

Soltanto un dito e l'errore punito sarà

Renato Zero affronta il tema della diffusione improvvisa di un virus e di un “contagio” che modifica la società. La canzone anticipa paure pandemiche, manipolazione mediatica e dinamiche di massa. Contagio è una riflessione acuta e modernissima su come reagiamo davanti all’ignoto.


5 - COMPUTER CAPRICCIO - ALBERTO CAMERINI (1983)

Si alienano e giocano gli automatic kids

E crescono e vincono gli automatic kids

Si cercano, si aiutano, si contano

Il mondo sai, adesso già assomiglia a te, puoi vivere

Il tempo delle macchine ormai è qui

La macchina del tempo poi ti porterà

Se il futuro ti spaventa non puoi più farci niente

Ormai è qui

In Computer Capriccio, Camerini immagina un mondo dominato dai computer, dalle macchine e dai primi segnali di dipendenza digitale. Un ritratto ironico ma lucido della tecnologia che avanza, anticipando smartphone, automazione e vita virtuale. Una canzone perfetta per chi cerca musica italiana “visionaria”.

6 - NEL 2000 - PIERANGELO BERTOLI (1984)

Sei miliardi di persone come tante mignottone

Saran pronte ad accettare ogni ordine speciale

E saremo più leggeri, liberati dai pensieri

Incapaci di protesta, senza grilli per la testa

Bertoli immagina com’è vivere nell’anno 2000, parlando di sviluppo tecnologico, cambiamenti sociali e un futuro tanto affascinante quanto inquietante. Nel 2000 anticipa temi come globalizzazione, evoluzione dei costumi e trasformazione del lavoro. Un brano che fa capire quanto fosse già in corso un cambiamento epocale.

7 - MARZO 3039 - DANIELE SILVESTRI (1995)

Non ho visto più nessuno

Della mia generazione

Siamo tutti chiusi in casa

Spaventati da ogni cosa

Da un'idea, da un'emozione

Una canzone che proietta l’ascoltatore in un futuro lontanissimo, tra ironia e critica sociale. Marzo 3039 parla di disumanizzazione, progresso incontrollato e un mondo in cui l’essere umano rischia di sparire dietro alle proprie invenzioni. Perfetta per chi ama la musica d’autore con un tocco fantascientifico.

8 - 2030 - ARTICOLO 31 (1996)

Siamo nell'anno 2030

Loro controllano televisione e radio

C'è un comitato di censura audio

Valutano, decidono, quello che sì, quello che no

Ci danno musica innocua, dopo il collaudo

Un brano sorprendente per la sua capacità di prevedere realtà oggi comuni: videosorveglianza diffusa, tecnologia pervasiva, città iperconnesse e perdita della privacy. In 2030, gli Articolo 31 immaginano un futuro saturo di schermi e dispositivi intelligenti, anticipando l’era digitale in maniera incredibilmente precisa.


9 - VERSO IL TERZO MILLENNIO - GIORGIO GABER (2001)

E tu mi vieni a dire

C'è solo odio

Ci sarà sempre qualche guerra

Qualche altro genocidio

E anche in certi gesti

Che sembran solidali

Non c'è più un individuo

Siamo ormai tutti uguali

Gaber racconta la transizione verso un nuovo millennio pieno di incertezze, mutamenti sociali e trasformazioni etiche. Verso il terzo millennio analizza globalizzazione, consumismo, perdita di identità e accelerazione tecnologica, descrivendo con acume temi che negli anni successivi diventeranno centrali.

10 - STO BENE QUI - MAX PEZZALI (2011)

L'universo è nel mio display

come una finestra di miliardi di puntini luminosi

vedo tutti i posti che vorrei

visitare più o meno esotici

Senza muovermi

In Sto bene qui, Max Pezzali riflette su iperconnessione, social network, dipendenza digitale e bisogno di tornare alla realtà. Una canzone che anticipa il fenomeno della “digital fatigue” e il desiderio crescente di trovare un equilibrio tra online e offline. Perfetta per chi cerca un brano pop che racconti il futuro con sincerità.

CONCLUSIONE

Le canzoni che abbiamo raccolto dimostrano come la musica possa essere molto più di un semplice intrattenimento: a volte diventa una lente attraverso cui osservare ciò che verrà. Dai timori di epidemie ai rischi della tecnologia, dai cambiamenti climatici alle trasformazioni sociali, questi brani avevano già intuito il mondo in cui viviamo oggi. Le 10 migliori canzoni italiane che avevano previsto il futuro sono un viaggio affascinante tra creatività, intuizione e visione. E, forse, un invito ad ascoltare con più attenzione ciò che gli artisti ci stanno già raccontando del domani.


Se vuoi altre informazioni, scrivimi a info@ilrespirodellestelle.com

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