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Immagine del redattoreRudy Pesenti

C'è un po' di magia nel fermarsi a dormire in un rifugio di montagna

I colori del tramonto, le stelle della notte che guardano, poi la luce dell'alba che piano entra dalle finestre. Restare a dormire in un rifugio di montagna non è un'esperienza come un'altra: è un modo per riconnettersi con la natura, e perché no, anche con sé stessi.


Una delle cose che amo di più della montagna è l'assoluto silenzio che regna durante la passeggiata per arrivare al luogo prestabilito. E nel mare di silenzio ci metto anche la sconnessione totale dal mondo a cui siamo abituati: il cellulare, infatti, molto spesso non prende.

Così sei tu, e il vento, e il cielo, la neve, magari qualche animale furtivo o solo degli alberi che muovon le foglie. Magari qualche amico con cui passare la giornata, e insieme godersi una bella cena e una risanante dormita in un bel rifugio di montagna.


Ma che cos'è che rende così speciale fermarsi una notte in uno dei tanti rifugi che occupano le nostre vette?

Beh, diciamo tante cose. Ma c'è una sensazione che io amo particolarmente: ed è quella che ti fa sentire per qualche ora lontano dal solito mondo, lontano dal frastuono, lontano dal rumore di fondo quotidiano, dai tuoi problemi, dalle ansie, dalle scadenze, dalle persone che ci tirano giù l'umore. Tu sei lì, rintanato in un luogo disperso a chilometri di distanza dalla prima strada percorribile da un'automobile. Stare lì, e pensarci, è qualcosa di magnifico, forse è la vera sensazione che mi porta ogni volta a dormire in quota.


E poi che cosa dire?

Se non che la fatica della camminata viene ricompensata da una cena al caldo del fuoco, che una partita di carte diventa un'occasione per fermarsi dalle inutili corse di ogni giorno, che uscire la sera a guardare le stelle ci ricorda di quanto poco guardiamo il cielo, e di quanto sia bella l'immensità che ci fa da tetto ogni notte. Che l'alba è qualcosa che nasce veloce, e se vuoi godertela devi aprire gli occhi e alzarti, prima che sia troppo tardi. L'alba sa anche insegnare, in fondo: che certe occasioni non bisogna mai perderle quando capitano, che quando qualcosa di bello arriva, va preso al volo.

Così una gita in montagna diventa anche un'occasione per riconnettersi con la natura e un po' anche con sé stessi. Perché non è il tempo che ci manca, ma la voglia di fare cose belle. Che magari costano più fatica di altre, ma alla fine, ci lasciano qualcosa in più.


Perciò il mio consiglio è questo: usa il tuo tempo nel modo migliore possibile. Non perderti in cose senza valore, ma scegli attentamente ciò che sarà un valore aggiunto alla tua vita. Quindi se non l'hai mai fatto, fermati una volta a dormire in un rifugio di montagna. Capirai di cosa sto parlando.


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