C'è una ragazza che nel 2021 ha vinto la medaglia di bronzo nel paratriathlon a Tokyo e l'argento nel 2024 a Parigi. C'è una ragazza che la prima volta che l'ho incontrata mi ha abbagliato con la sua luce. C'è una ragazza che dalla sua sofferenza ha tirato fuori tutta la sua energia. E questa ragazza, ha scritto un libro straordinario. Si chiama 'Fiori affamati di vita'.
TRAMA:
Ci sono sua mamma e le sue filosofie orientali, l'entusiasmo di papà Max e la saggezza di suo nonno, ma soprattutto c'è Lu. Yoko e Lu sono amiche da sempre anche se sono l'una l'opposto dell'altra. Yoko è testarda, iperattiva ed estroversa, mentre Lu è riflessiva, taciturna e insicura. Sono due adolescenti come tante in una città di provincia come tante. Il loro corpo, dentro e fuori, si sta trasformando: si segna, evolve, cresce come la voglia di fare nuove esperienze, di scoprire il mondo, di vivere. In fondo Yoko il cambiamento ce l'ha perfino nel nome, nel destino. "Figlia del sole", "figlia dell'oceano", "figlia delle foglie", e molto altro visto che, come dice Lu, i nomi giapponesi, a seconda di come vengono scritti, assumono significati differenti. Un po' come la vita che, anche se viene sconvolta, può sempre nascondere un senso inaspettato. Un po' come il corpo di Yoko e le sue cicatrici che a guardarle bene sembrano ricami. "Fiori affamati di vita" è un romanzo pieno di luce, dolce e ironico, che racconta l'amicizia, l'amore e l'accettazione di sé.
Il libro racconta di Yoko nel periodo spensierato e normale di ogni ragazza di 15 anni, fino all'improvviso arrivo della meningite che una sera la colpisce. E poi l'ospedale, la degenza, e l'uscita in un mondo che la aspetta, completamente cambiata. Il libro termina con un futuro tutto da scrivere, quello di Yoko, che nonostante le avversità ha voglia di tutto, tranne che di lasciarsi andare.
PERCHÈ DOVRESTI LEGGERLO:
La vita di Yoko è l'esempio vivente di ciò in cui credo quando dico 'È tutto perfetto'. Un esempio estremizzato, di quelli che non sai bene dove trovino la forza di ricominciare. E che ti spiegano senza troppe parole, ma con la vita di ogni giorno, che le difficoltà nella vita ci sono e ci saranno sempre, quello che conta è la voglia e la forza di volerle superare. Non è facile, ma dieci anni dopo la meningite, nel 2021 Veronica Yoko Plebani si presenta a Tokyo come prima donna a partecipare alla sua terza paralimpiade in carriera in tre discipline diverse (snowboard, canoa e infine triathlon). E già questo la renderebbe eccezionale, se non fosse che lei esagera, e si porta a casa anche la medaglia di bronzo incredibile e commuovente per chiunque l'abbia vista in tv. Un'impresa leggendaria.
Ho appeso in casa la fotografia del suo arrivo con la dedica e una frase del suo libro: 'Perché gli ostacoli sono per tutti, e ognuno deve trovare il proprio modo per superarli' (trovate l'immagine in fondo all'articolo).
In conclusione, dovresti leggere questo libro perché parla di una persona normale. Che potevamo essere io, o te, o chiunque altro. E avremmo potuto scegliere di piangerci addosso per sempre. E di non rialzarci più. Invece Yoko ci fa vedere con uno splendido sorriso come da ogni brutto momento si possa uscire, con la forza, la determinazione, con la sola voglia di non mollare. Ci parla di una ragazza normale, che a un certo punto, ai miei occhi, si è trasformata in un supereroe.
LA MIA FRASE PREFERITA:
Ce ne sono tante, tra cui quella appesa in casa sotto la sua fotografia. Ma ne ho un'altra scritta su un foglietto in salotto che amo particolarmente: 'Prendi una canzone triste e rendila migliore'
AUTORE: VERONICA YOKO PLEBANI
CASA EDITRICE: MONDADORI
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