Qualche giorno fa un mio amico ha annunciato sui social la separazione dalla sua compagna, dopo 15 anni. La dignità con cui l'ha fatto, la bellezza delle sue parole e la capacità di assumersi le sue responsabilità, mi hanno spinto a chiedergli se potessi utlizzare il suo post per farlo vedere a tutti. Perché ci si può lasciare anche senza guerre. Perché quando ci si lascia, ognuno ha le proprie colpe, ma se ognuno riconosce le proprie, tutto diventa più semplice.
Ci sono passato anche io, quando ho divorziato, nel 2019. Proprio in quel momento di grandi domande, infatti, nasceva il mio romanzo è tutto perfetto.
Non sono momenti facili, per anni hai conosciuto una sola strada che all'improvviso non c'è più. Il dolore è paragonabile a quello di un lutto. Non ci sono più le persone che avevi vicine e che riempivano le tue giornate fino al giorno prima. Ma le cose finiscono e spesso le colpe sono da entrambe le parti al 50%. Non accade mai che la colpa di una rottura sia da una parte sola, l'importante è saperlo riconoscere.
Oppure, sarebbe bello che tutti lo comprendessero, un rapporto finisce e non è colpa di nessuno. Soltanto si cambia, si hanno esigenze diverse. Quindi anche le strade, inevitabilmente, si devono dividere.
Credi sia meglio fare finta di niente anche quando tutto non va bene, o provare a vivere di nuovo la tua vita cercando di essere felice?
Io dico che di esistenza ce n'è soltanto una, quindi bisogna per forza trovare una chiave per provare a essere felici. E a volte questo accade quando ti accorgi che l'unica via è essere in grado di lasciare, di lasciarti ad andare ad una nuova vita. Sconosciuta, certo. Ma in cui sai di poter trovare la tua nuova serenità. Sta lì da qualche parte, il tuo futuro.
Con me è accaduto così. Per tanti è stato così.
Il finale della storia, però, come nei migliori libri, è fondamentale.
Quindi voglio riportarvi qui sotto il testo del post di questo mio amico, che ho trovato davvero delicato e che dà il senso di ciò che voglio dire.
Che anche se colpe non sono mai da una parte sola, è giusto guardarsi dentro per la parte che ci compete.
Dopo lo screenshot parziale, troverete il testo completo.
Questo post è fottutamente lungo, vi avviso.
Non mi piace condividere la mia vita sui social, ma visto che siamo lontani, mi sembra giusto aggiornarvi.
A partire da oggi, dopo 15 anni io e la mia compagna abbiamo deciso, a malincuore, di vivere il resto della nostra vita in case separate, anche se saremo per sempre uniti dal nostro capolavoro, nonché persona preferita, nostra figlia.
É ovviamente un momento triste, ma nonostante tutto, mi sta offrendo molti spunti di riflessione. Non posso dire di aver imparato, in quanto di acqua sotto i ponti ne é passata ancora troppo poca, pero sono errori, cicatrici, che mi porterò dietro per il resto della mia vita e, se saprò trasformarli in qualcosa di positivo, potranno essermi utili in futuro, nelle relazioni e non solo. Ve li elenco:
VIVETE OGNI GIORNO IN COPPIA COME SE FOSSE L'ULTIMO, il tempo (insieme) è il bene più prezioso, e ce ne rendiamo sempre conto solo quando finisce.
NELLE RELAZIONI INTERPERSONALI NON DATE MAI NULLA PER SCONTATO, sono la unione di due o più persone, quindi mondi, non esisti solo tu e i tuoi cazzi ...
QUANDO FINALMENTE VI SENTITE COMODI, RIBALTATE TUTTO! La comodità crea noia, la noia logora.
NON CONFONDETE IL SESSO CON IL POSSESSO, il primo è qualcosa di bello, da gustare e soprattutto da condividere, il secondo è morbosità, la morbosità divide, allontana.
Ultimo, ma il più importante: CHIEDETE SCUSA CON IL CUORE, altrimenti è come non farlo, ne so qualcosa, chiedetemi in privato.
Compagna mia, grazie a te sono diventato uomo, padre ed ho scoperto cos'è l'amore, non posso che esserti eternamente grato per questo. Ti chiedo scusa per non essere stato all'altezza, ti auguro di tornare presto a brillare.Grazie di ❤️
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