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Intervista al cantautore Gioele Mané - Una voce importante da ascoltare

Tra le nuove voci più interessanti del panorama cantautorale italiano, Gioele Mané si distingue per la capacità di fondere poesia, introspezione e sonorità contemporanee in un linguaggio autentico e immediato. La sua musica racconta storie vere, sentimenti quotidiani e contrasti interiori, con uno sguardo sempre rivolto all’essenza delle emozioni umane.


Nato artisticamente tra le atmosfere indie-pop e le influenze del cantautorato classico, Gioele Mané si sta imponendo come uno degli artisti emergenti più promettenti del momento. Nei suoi brani convivono melodie delicate e testi intensi, capaci di toccare corde profonde e universali.


In questa intervista, il cantautore si racconta con sincerità. Un viaggio tra parole e suoni per scoprire chi è davvero Gioele Mané e cosa lo muove quando scrive, canta e vive la musica.


gioele Mané

1 - Ci vuoi parlare della canzone “E lei non va via”, a quale libro è ispirata?

Ci vuoi parlare di com’è nata questa canzone?

È una canzone che ho scritto dopo aver letto il primo libro di Alessia Piperno, che s’intitola “Azadi! Un diario di viaggio, prigionia e libertà”. È un libro di denuncia e di conseguenza lo è il mio brano. Incontrare Alessia mi ha permesso di capire meglio determinati aspetti della sua storia ed il suo sostegno è stato fondamentale. Credo anche che questa canzone abbia trovato spazio dentro di me in un momento in cui, in un certo senso, ne avevo bisogno anch’io.

Avevo bisogno di cantarla... e così è successo.


2 - Quando hai capito che la musica era la tua strada?

La musica è la mia compagna da sempre e sin da bambino ho capito che non mi avrebbe mai abbandonato. Poi la vita ci mette davanti a delle scelte, a volte si deve far convivere la propria passione con gli aspetti pratici del quotidiano, ma alla fine arriva sempre una canzone da cantare e questa è una bellissima certezza per me.

3 - In che modo il luogo dove hai vissuto ti ha plasmato? Dice Vasco Brondi che è stato fortunato a crescere in una provincia noiosa perché l’ha reso creativo. Sei d’accordo?

Assolutamente sì. Sono nato e cresciuto nella provincia di Roma ed è stato un grande dono per me. Un po’ perché la tranquillità di quello stile di vita ti porta a voler evadere con la creatività e un po’ perché è proprio quel tipo di calma, di lentezza, che concede lo spazio per dare sfogo ai propri istinti artistici.


4- Cosa cambieresti della musica attuale? In che modo il cantautorato può ancora trovare spazio?

Ci sono molti artisti validi là fuori, che stanno dimostrando di avere molto da dire, e c’è una cosa da non sottovalutare: il pubblico italiano ama la buona musica. Se chi sta ai vertici del mercato discografico prendesse più in considerazione questi due aspetti, in radio ci sarebbe molta più varietà di generi musicali. Quindi forse si dovrebbe dare più priorità all’arte, oltre che al business.

5 - La canzone “Muri ruvidi” è una canzone di protesta: com’è nata?

È nata in periodo di estrema delusione verso le nostre istituzioni. È una canzone che canto per me, per ritrovare un po’ di speranza in questo marasma generale. Se chi la ascolta provasse la stessa sensazione, sarebbe per me già un grande risultato.


6 - Come scegli i temi da affrontare nelle tue canzoni? Da cosa ti fai ispirare?

Sono le storie quotidiane ad ispirarmi, le mie esperienze di vita, le persone che incontro lungo il cammino... e poi c’è il mio rapporto con la natura che sicuramente gioca un ruolo importante.

7 - Qualcuno sostiene che gli artisti devono pensar solo a intrattenere e stare fuori dalla politica. Sei d’accordo? O pensi che la musica debba esprimere il mood della società?

Penso che un artista possa raccontare tante cose, tra cui gli aspetti della nostra società e, perché no, anche argomenti di natura politica. Gli artisti sono spiriti liberi, possono passare da argomenti di questo genere a tematiche più intime e personali. Il bello dell’arte è che non ha confini e non si può etichettare in nessun modo.


8 - Che luoghi cerchi quando devi creare un nuovo progetto? Prediligi mescolarti con la gente oppure preferisci il silenzio?

Le persone mi ispirano, quindi stare nella “mischia” è qualcosa che mi porta a scrivere molto.

Così come i viaggi, la natura e prendermi alcuni momenti di solitudine e silenzio.

È un insieme di tutte queste cose.

9 - Quali sono i tuoi progetti futuri?

Ci sono dei progetti a cui sto lavorando, ma non c’è ancora l’ufficialità quindi per scaramanzia non diciamo nulla! Quest'anno ho ripreso l’attività dal vivo, affittando dei piccoli Teatri Off di Roma, e credo che sia una buona strada su cui proseguire... mi sto godendo la mia indipendenza artistica e sono curioso di scoprire dove mi porterà.


Gioele Mané

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