https://www.ilrespirodellestelle.com/
top of page

Le 10 migliori canzoni italiane che parlano del mondo del lavoro

  • Immagine del redattore: Rudy Pesenti
    Rudy Pesenti
  • 13 apr
  • Tempo di lettura: 5 min

Il mondo del lavoro è in continuo mutamento, nel corso degli anni ha creato movimenti di protesta e ha plasmato la nostra società. Ci sarà sempre chi sfrutta e chi sarà sfruttato, così come ci sarà sempre chi riuscirà ad avere uno stipendio più alto rispetto a ciò che realmente produce. C'è chi ne parla come un mondo di schiavitù, chi una sottrazione di tempo, chi pensa sia un bene.

Ovviamente, anche i cantanti di casa nostra hanno provato a mettere in musica la loro idea su questo argomento. Sono stati diversi a provarci dal dopoguerra in poi, ecco quindi le migliori dieci canzoni italiane che parlano del mondo del lavoro.

CANZONI LAVORO

1 - CROMOSOMI - LO STATO SOCIALE

Il lavoro debilita l'uomo

È sempre ora di chiedere

Ma che ore sono?

Ore straordinarie

Per impiegati mai domi

Niente come la noia

Sa uccidere i cromosomi

Ma tu chi sei?

Cosa vuoi?

Cosa valuti?

Lo Stato Sociale ci ha abituato nel corso degli anni a canzoni impegnate e spesso nei loro testi si trovano riferimenti al mondo del lavoro. E proprio dal primo album viene estratto Cromosomi, una critica sociale al mondo del lavoro per come è strutturato oggi e al continuo gioco tra chi giudica e chi è giudicato, ogni giorno.


2 - IL LAVORO MOBILITA L'UOMO - APPINO

Lavoro che non hai pagato

In altra valuta è il salario

Non sei certo tempo sprecato

Ma troppo fiscale all'orario

Devo darti ragione

E brindo alla tua nobiltà

È che ti han ridotto a prigione

Contro la tua volontà

Il lavoro mobilita l'uomo

È questa la verità

Appino, da sempre anima degli Zen Circus, descrive il lavoro come qualcosa che potrebbe essere positivo, ma non lo è, per colpa di chi lo ha trasformato in quel che vediamo oggi.

Così il suo è un canto di chi non deve più rendere conto a nessuno, potendo vivere della sua passione più grande, ma ricordando ciò che anche lui ha dovuto sopportare un tempo.


3 - DEL NOSTRO TEMPO RUBATO - I PERTURBAZIONE

Ho tanti amici alla catena di montaggio

Che non è più catena, solo automazione

E non rimpiango le mie scelte e le mie scuse

Però vorrei voltare pagina

Non è la fatica, è lo spreco che mi fa imbestialire

Il tempo rubato dal lavoro, il tempo rubato alle nostre passioni. Non la fatica, ma lo spreco del tempo è la critica di questa bella canzone de I Perturbazione.

La descrizione degli anni in fabbrica che cambiano i volti delle persone, in giornate trascorse a produrre qualcosa per qualcuno, che non torneranno mai più.


4 - UNA MINIERA - NEW TROLLS

Ma un′alba più nera, mentre il paese si risveglia

Un sordo fragore ferma il respiro di chi è fuori

Paura, terrore, sul viso caro di chi spera

Questa sera come tante in un ritorno

Io non ritornavo e tu piangevi

E non poteva il mio sorriso

Togliere il pianto dal tuo bel viso

Intenso brano dei New Trolls che ricordano i morti sul lavoro. In questo caso lo scenario è quello degli italiani emigrati a inizio '900 nelle miniere del nord Europa e che spesso morivano per incidenti di vario tipo, tra cui il crollo delle strutture in cui passavano le giornate. Ci si sofferma nel testo sul volto di una donna, che non vedrà mai più tornare suo marito da una giornata di lavoro.


5 - VINCENZINA E LA FABBRICA - ENZO JANNACCI

Vincenzina davanti alla fabbrica,

Vincenzina il foulard non si mette più.

Una faccia davanti al cancello che si apre già.

Vincenzina hai guardato la fabbrica,

come se non c'è altro che fabbrica

e hai sentito anche odor di pulito

e la fatica è dentro là...

Brano scritto per essere la colonna sonora del film Romanzo Popolare di Mario Monicelli del 1974. La storia è quella di Vincenzina, emigrata da Avellino alla periferia milanese per essere sfruttata e far coincidere la sua vita soltanto con un luogo dei lavoro, senza la possibilità di scoprire cosa possa offrire il resto del mondo.



6 - L'EROE - CAPAREZZA

Stipendio dimezzato o vengo licenziato

A qualunque età io sono già fuori mercato

Fossi un ex SS novantatreenne lavorerei nello studio del mio avvocato, invece

Torno a casa distrutto la sera

Bocca impastata come calcestruzzo in una betoniera

Io sono al verde vado in bianco ed il mio conto è in rosso

Quindi posso rimanere fedele alla mia bandiera

La storia di Luigi Delle Bicocche, un operaio precario in mezzo alle sue mille difficoltà, compresi usurai e dipendenza dalle macchinette. Ma che prova in tutti i modi a portare avanti la sua famiglia con il suo misero stipendio. Il finale, è quello di un uomo che però riesce a liberarsi dei suoi drammi, portando avanti la sua vita in modo diverso, più consapevole.



7 - GLI OPERAI - GIORGIO GABER

Gli operai sono solo più oppressi e più sfruttati di noi

Hanno altri problemi e non sono invischiati in oggetti

Che noi custodiamo con cura

Gli operai hanno addosso soltanto una rabbia che cresce

Una rabbia che si estende

Da sbattere addosso ai padroni

Che la polizia difende

Giorgio Gaber non si è mai sottratto ai temi sociali più importanti, provando a dare una sua interpretazione al mondo in cui viveva, spesso in modo critico.

Gli operai è un incitamento: se dapprima sembra essere contro la classe operaia, il brano termina con la convinzione che gli operai, se volessero, potrebbero cambiare il mondo, decisamente in meglio.



8 - OLTRE IL GIARDINO - FABIO CONCATO

L'hai capito o no, mi hanno mandato a casa

Senza dirmi una parola, né una scusa

Dimmi adesso cosa faccio a cinquant'anni

Potrei dare quel che resta del mio culo per campare

Dunque vedi che bisogna andare via

Ce lo chiede questa nuova economia

Come questi figli, adesso che ci chiedono

Perché non si può fare

Brano presentato in gara al Festival di Sanremo del 2007.

Fabio Concato parla di un uomo di cinquant'anni che da un giorno all'altro si ritrova senza lavoro e che deve reinventarsi una vita. Nel suo dolore, per ripartire, sceglie di fare il giardiniere, di ripartire dalla vita all'aria aperta.



9 - PABLO - FRANCESCO DE GREGORI

E se un giorno è caduto, è caduto per caso pensando

al suo gallo o alla moglie ingrassata, come da foto.

Prima parlava strano e io non lo capivo

però il fumo con lui lo dividevo

e il padrone non sembrava poi cattivo.

Hanno ammazzato Pablo, Pablo è vivo!

Brano estratto da quello che è probabilmente il più bell'album di Francesco De Gregori, ovvero Rimmel.

Pablo tratta il tema delle morti sul lavoro, di un immigrato che muore e di cui la società non si interessa. Come sempre, De Gregori, si dimostra avanti coi tempi nel trattare questi temi importanti.

Ma come dice il testo: hanno ammazzato Pablo, Pablo è vivo!



10 - GENTE IN PROGRESSO - FRANCO BATTIATO

Torneremo di nuovo ai progetti riguardo al nostro futuro

Guardando annunci sui giornali

Girando per le agenzie

E avremo nuovi amici

Vicini a nuovi amori

E poi soli di sabato

In questa città dove c'è gente che lavora

Nelle fabbriche in negozi dietro a scrivanie

Battiato si concentra su ciò che non torna nel dedicare così tanto tempo al lavoro. Lavorare un anno intero per una settimana di ferie estive, trovarsi soli nei weekend perché sono tutti impegnati a lavorare. Si può chiamare vita, questa?



Se vuoi contattarmi, scrivimi a info@ilrespirodellestelle.com


Comments


Immagine WhatsApp 2024-03-01 ore 15.35.27_b399c776.jpg
  • Facebook
  • Instagram
  • Youtube
  • Amazon

Il tuo supporto

è importante

❣️​

Dona con PayPal
Alpi bresciane

Su di me

Scrittore, viaggiatore, sognatore. 

Entra nel mio mondo, ascolta con me il respiro delle stelle, e scopri perché credo nel fatto che in fondo, in ogni istante, è tutto perfetto.

 

Read More

 

Iscriviti alla newsletter!

Grazie mille!

  • Facebook
  • Instagram
  • Youtube

© 2023 by Going Places. Proudly created with Wix.com

bottom of page