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Le 10 migliori canzoni italiane che parlano di Milano: una playlist per vivere la città attraverso la musica

Milano non è solo una città: è un’atmosfera, un ritmo, un respiro che cambia a ogni stagione. Gli artisti italiani l’hanno cantata in tutte le sue sfumature: la nebbia e il cemento, i tram e le piazze illuminate, le storie d’amore, le solitudini e i sogni che cercano spazio tra i grattacieli. Ogni canzone dedicata a Milano è un piccolo frammento di vita, un punto di vista unico che restituisce il volto complesso e affascinante della metropoli. Per questo abbiamo selezionato dieci brani che raccontano la città con parole, immagini e melodie indimenticabili. Una playlist perfetta per camminare tra i suoi viali o per ricordarla quando si è lontani.

Ecco le migliori 10 canzoni che parlano di Milano.


canzoni milano

1 - MILANO - ALEX BRITTI

È Milano, con i suoi mille dialetti,

con le settimane lunghe e con gli uffici,

con le abbronzature a centomila watt

e con la vita appesa a mille sacrifici.

In un albergo verso il centro ci sto io,

e una finestra che s'affaccia sul cemento,

mentre festeggio un anno di malinconia

con la chitarra per dividere il momento

La Milano di Alex Britti è una città frenetica, fatta di traffico, rumori e vite che si intrecciano in fretta. Nelle sue parole si percepisce l’inquietudine di chi arriva in città e deve imparare a conviverci, a lasciarsi trascinare dal suo ritmo. La chitarra accompagna questo sguardo lucido e affettuoso, mostrando una metropoli dura ma piena di possibilità. Britti canta la realtà quotidiana, quella dei bar affollati, dei volti sconosciuti e dei sogni che non smettono di muoversi. È una canzone che profuma di asfalto, pioggia e ricominciare.

2 - LUCI A SAN SIRO - ROBERTO VECCHIONI

Luci a San Siro di quella sera

Che c'è di strano siamo stati tutti là

Ricordi il gioco dentro la nebbia

Tu ti nascondi e se ti trovo ti amo là

Ma stai barando, tu stai gridando

Così non vale è troppo facile così

Trovarti, amarti, giocare il tempo

Sull'erba morta con il freddo che fa qui

Un classico intramontabile che racconta una Milano romantica, malinconica, vista attraverso i ricordi di un amore. Vecchioni crea un ponte tra nostalgia e poesia, facendo brillare la città nelle sue luci più dolci. Il brano è un viaggio nella memoria, dove il quartiere di San Siro diventa simbolo di ciò che è stato e non ritorna più. La canzone emoziona per la sua delicatezza e per il modo in cui intreccia città e sentimenti. Ascoltarla significa camminare nella Milano dei tempi andati, dove tutto sembrava possibile.

3 - MILANO (POVERI BIMBI DI) - FRANCESCO GUCCINI

Poveri bimbi di Milano, coi vestiti comprati all' Upim,

abituati ad un cielo a buchi che vedete sempre più lontano

Poveri bimbi di Milano, così fragili, così infelici,

che urlate rabbia senza radici con occhi tinti e con niente in mano

Poveri bimbi di Milano, derubati anche di speranza,

che danzate la vostra danza in quello zoo metropolitano

Poveri bimbi di Milano, con fazzoletti come giardini,

poveri indiani nella riserva, povere giacche blu questurini...

Guccini racconta una Milano realista, amara e spesso spietata, una città che corre più veloce delle persone che la abitano. Le sue parole mettono a nudo le contraddizioni della metropoli: ricchezza e solitudine, frenesia e abbandono. La canzone parla ai “poveri bimbi” che cercano di farsi spazio tra ambizioni e difficoltà. È un ritratto intenso, che mostra il lato meno patinato della città. Ascoltarla significa confrontarsi con la Milano che non finisce sulle cartoline, ma che esiste sotto la pelle di tutti.

4 - IL DUOMO DI NOTTE - ALBERTO FORTIS

Piroette di sabbia e le guglie del Duomo

Differenza tra pietra e le voglie di un uomo

Che ha per vita una gabbia

Liberata dal sesso, ma gonfia di verità

Partorita con gioia nel lontano ricordo

Con le doglie sincere di una maternità

Che alla luce di notte, nella piazza e con rabbia

Ha donato, confusa, il suo figlio balordo

Questo brano dipinge un’immagine suggestiva del Duomo illuminato, simbolo eterno di Milano. La notte diventa complice di riflessioni intime, di passi solitari che sfiorano la piazza vuota. Finardi restituisce un’atmosfera sospesa, quasi magica, dove la città rallenta il suo ritmo per mostrare un volto più fragile. La canzone è un inno alla bellezza silenziosa della metropoli dopo il tramonto. Un invito a fermarsi e guardare, lasciandosi avvolgere dalla sua poesia notturna.


5 - CORSO BUENOS AIRES - LUCIO DALLA

“Ragioniere, dia a me la borsa

e vada via di corsa in fondo a quella via, a chiamar la polizia!”

“Non dobbiamo perder tempo!

C’è un bar qui vicino, si può telefonare.

Ci beviamo anche un grappino..”

..arriva volando la volante, con un furore sacro.

Confusa da tutta quella gente non frena, e fa un massacro

Dalla racconta uno dei viali più iconici della città, luogo di incontri, shopping, traffico e desideri quotidiani. La sua voce trasforma la strada in un palcoscenico di umanità: negozi, volti, cartelloni luminosi, passi veloci e storie che si incrociano. La canzone cattura il cuore commerciale e pulsante di Milano. Nel brano si parla di una famiglia di senzatetto, padre, figlio e cane che si è trasferita nell’estate di Milano per cercare luci e fortuna ma trova solo la polizia che la bracca mettendo a repentaglio la sicurezza dei passanti, molto più degli stessi barboni. Quando Lucio Dalla arrivò a Milano, aveva uno studio improvvisato in Corso Buenos Aires e dormiva sulla moquette insieme a Renzo Zenobi. Mentre Francesco De Gregori veniva ospitato nella casa milanese del fratello Luigi Grechi.

6 - UN ROMANTICO A MILANO - BAUSTELLE

Che ne dici di un romantico a Milano?

Fra i Manzoni preferisco quello vero: Piero

Leggi

C'è un maniaco sul 'Corriere della Sera

'La sua mano per la zingara di Brera

è nera

Fuggi

Cosa fuggi non c'è modo di scappare

Ho la febbre ma ti porto fuori a bere

Baustelle portano una visione cinematografica della città: elegante, malinconica, affascinante come un vecchio film francese. Il protagonista vaga per strade e caffè alla ricerca di un amore, di un significato, di una scintilla romantica in una metropoli che non sempre sa offrirla. Le sonorità delicate accompagnano una riflessione sulla bellezza nascosta di Milano. È un brano che parla ai sognatori, a chi cerca poesia anche nelle giornate grigie. Una ballata urbana di rara intensità.

Il brano è dedicato a Luciano Biancardi, uno scrittore toscano arrivato a Milano negli anni 50.

7 - PARCO SEMPIONE - ELIO E LE STORIE TESE

Vorrei suonare i bonghi

come se fossi in Africa

sotto la quercia nana

in zona Porta Genova

sedicimila firme

niente cibo per Rocco Tanica

ma quel bosco l'hanno rasato

mentre la gente era via per il ponte

Se ne sono sbattuti il cazzo

ora tirano su un palazzo

han distrutto il bosco di Gioia

QUESTI GRANDISSIMI FIGLI DI TROIA!

Con ironia e intelligenza, Elio e le Storie Tese trasformano Parco Sempione nel luogo perfetto per una satira brillante sulla vita cittadina. Il brano gioca con situazioni surreali, contraddizioni e spirito milanese. Dietro l’umorismo, però, si nasconde un ritratto accurato della città e delle sue abitudini. Il brano racconta ciò che è accaduto tra la fine del 2005 e l’inizio del 2006, quando l’area verde fu abbattuta per lasciare spazio ai nuovi edifici della Regione Lombardia. In quell’occasione, il gruppo scese in prima linea per salvare il Bosco, con una raccolta firme e lo sciopero della fame di uno dei componenti.

8 - NATALE A MILANO - LA CRUS

Questa piazza così piena mi lascia un vuoto che fa pena

Inno alla pubblicità.

Stuprare il cuore alle città,

renderle solo vanità, mi fa confondere

Ma per fortuna ci sei tu ed è per questo che son qui.

E allora ha un senso anche Milano

La Crus disegnano una Milano invernale, fatta di luci soffuse, freddo pungente e malinconia natalizia. Il brano è stato pubblicato all'interno dell'album "Dietro la curva del cuore" e fa parte del repertorio della band. La canzone esprime un senso di disagio nel vivere la città ma vale la pena lo stesso starci per il suo amore.


9 - IN QUESTA GRANDE CITTÀ - TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI

In questa grande città che tutto il mondo conosce

Qualcuno diventa ricco, qualcuno resta uguale

In questa grande città che tutto il mondo conosce

Qualcuno vuol farsi vedere, qualcuno si nasconde

E la chiamano così

Capital ben vestida

Questa canzone racconta Milano come una metropoli dispersiva, dove è difficile trovare il proprio spazio. Le sonorità indie accompagnano la sensazione di smarrimento e al tempo stesso di fascinazione. La città diventa un labirinto di possibilità, ma anche un luogo dove sentirsi piccoli. Il brano parla ai giovani, ai viaggiatori, a chi cerca un’identità tra i rumori urbani. Una fotografia sincera della vita metropolitana moderna.

10 - LAMEZIA MILANO - BRUNORI SAS

Con il terrore di una guerra santa

e l'Occidente chiuso in una banca

Io me ne vado in settimana bianca, bianca

Con la metropoli che ancora incanta

e la provincia ferma agli anni ottanta

L'Italia sventola bandiera bianca

e canta, e canta

Non riesco più a vedere

La differenza se c'è

fra la vita reale e la vita cellulare

Brunori mette in contrasto due mondi: la provincia e la grande metropoli, il Sud e il Nord, la calma e la frenesia. Milano appare come una destinazione di lavoro, di sacrificio e di crescita personale. La canzone racconta lo spostamento, i voli, le attese e le emozioni di chi deve vivere tra due città. È un brano tenero, autobiografico, che parla di scelte difficili e di cambiamenti necessari. Milano diventa simbolo di futuro e di sfida che Brunori conclude scegliendo di vivere in Calabria, considerata da lui il futuro.

BRANO BONUS


NAUFRAGIO A MILANO - PAOLO CONTE

Ah, stu naufragio dint'a Melano senza na varca e pure senza o'mare

e tu me dici «stasera usciamo» e dove?

Vie scanisciute e figure ignote, lampade al neon - Carmela cara,

torniamo a cuccia, oiné, ca nun è cosa.

Ah, questo naufragio a Milano senza una barca e anche senza mare

E tu mi dici “stasera usciamo?” e dove andiamo?

Vie sconosciute e figure ignote, lampade al neon, Carmela casa,

torniamo a dormire, non è il caso

Conte ritrae una Milano disincantata, dove ci si perde facilmente tra sogni, bar fumosi e notti che sembrano infinite. La sua voce graffiata aggiunge un tocco di noir alla città, trasformandola in un luogo teatrale e affascinante. Il “naufragio” diventa metafora della confusione e del fascino che la capitale lombarda può esercitare. La canzone è ricca di immagini suggestive e atmosfere da romanzo. Perfetta per chi vede Milano come un porto complicato ma irresistibile.

CONCLUSIONE

Milano è una città che non si lascia raccontare facilmente, ma queste dieci canzoni riescono a coglierne l’essenza in modi diversi e complementari. Dalla nostalgia poetica alle luci abbaglianti, dalla frenesia al romanticismo, ogni brano aggiunge un tassello a un ritratto ricco e affascinante. Ascoltarle significa viaggiare attraverso quartieri, emozioni e momenti che appartengono a tutti quelli che la città l’hanno vissuta, anche solo per un giorno. Che Milano sia casa, sogno o meta occasionale, questa playlist ti accompagnerà a scoprirla — o a riscoprirla — con occhi nuovi.


Se vuoi altre informazioni, scrivimi a info@ilrespirodellestelle.com

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