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Le 15 migliori canzoni italiane perfette per sfogarsi

Ci sono giornate in cui la pazienza è un ricordo lontano, il traffico un incubo e le persone… meglio non commentare. In quei momenti l’unica soluzione è premere play e lasciare che la musica faccia da valvola di sfogo. Per fortuna la discografia italiana (e non solo) ci ha regalato perle perfette per sfogarci, urlare, liberare la tensione e tornare a respirare. Da Ligabue a Frankie Hi-NRG, da Guccini ai Coma Cose, ecco la playlist definitiva per quando va tutto storto. Mettete le cuffie, volume alto… e via di purificazione sonora.

Ecco le 15 migliori canzoni italiane perfette per sfogarsi.


canzoni sfogarsi

1 - URLANDO CONTRO IL CIELO - LIGABUE

Forse ci sentono lassù

È un po' come sputare via il veleno

Urlando contro il cielo

Contro il cielo

Un classico assoluto per chi vuole liberarsi da tutto in un unico grido liberatorio. Ligabue ha creato l’inno perfetto per chi sente che il mondo gli cade addosso. La ritmica incalzante spinge a urlare ogni frustrazione come se il cielo fosse l’unico spettatore possibile. È una canzone che unisce, perché tutti almeno una volta abbiamo voluto farlo davvero. Ottima per trasformare la rabbia in energia positiva. Perfetta per resettare il cervello in 3 minuti.

2 - VAFFANCULO - MARCO MASINI

Mi dimetto da falso poeta

Da profeta di questo fanclub

Io non voglio insegnarvi la vita

Perché ognuno la impara da sé

Me ne andrò nel rumore dei fischi

Sarò io a liberarvi di me

Di quel pazzo che grida nei dischi

Il bisogno d'amore che c'è

Ora basta, io sto male

Non è giusto, vaffanculo

Forse il brano più diretto della storia italiana quando si parla di sfogarsi. Masini non usa mezzi termini e dice esattamente ciò che tanti vorrebbero dire ma non possono. È terapeutica, liberatoria e tremendamente onesta: un “vaffa” musicale che scioglie lo stress. La sua forza è proprio l’autenticità delle emozioni crude. Una traccia essenziale nelle giornate nere. Catharsis pura, senza fronzoli.

3 - GIORNATA DI MERDA - CILIARI

Com'è arrivata se ne va

Questa giornata di merda

E anche stavolta finirà

Che ne ho già avuto abbastanza

Di questa vacanza, di te nella stanza

Della la mia faccia riflessa

Del tempo che passa, ti saluta e se ne va

Più attuale che mai, è l’inno di chi arriva a sera stanco e sente che nulla è andato come sarebbe dovuto. Ciliari racconta quei giorni dove niente sembra avere un senso e la possibilità di essere sopportato. Il ritornello resta in testa e trasforma il lamento in un sorriso amaro. Perfetta da ascoltare in loop mentre il mondo decide di crollarti addosso. È una canzone che comprendi al primo ascolto. E ti fa sentire meno solo.

4 - CINCINNATO - CLAUDIO BAGLIONI

Ma che cosa puoi saperne tu

Tu che non sei stata mai altro che guai

E non sai che in città puoi lottare e sognare

E cercar di arrivare

E puoi sperar nella gente

E ritrovarti fra le mani niente

Ricominciare da zero

Trovare che tutto è falso e niente è vero

E poi capir che non sei più sincero

E poi che non sei più sicuro

Non sei più sicuro

Baglioni mette in musica lo sfogo elegante, ma pur sempre sfogo. “Cincinnato” ha un’energia nascosta, più sottile ma ugualmente potente. È la soundtrack ideale per quando vuoi dire tutto senza davvero urlare. Le parole colpiscono come pugni morbidi ma precisi. Perfetta per chi sfoga con stile e profondità. Una scelta raffinata per i giorni storti.

5 - HO GIÀ I PROBLEMI MIEI - ROMINA FALCONI

E con la scusa

Che sei sincero mi offendi e basta

Ma che sincero, tu

Sei cattivo come la puzza

"Io son fatto così"

È una frase che non ha senso

Occhio che ti concimo adesso

Poi vediamo chi è più sé stesso

Romina Falconi porta un’ironia tagliente che si incastra perfettamente nei momenti di saturazione. Il messaggio è chiaro: “ho già abbastanza, non aggiungete altro”. Con ritmo deciso e testi intelligenti, diventa un inno di autodifesa emotiva. Una canzone per chi ha finito il limite della sopportazione sociale. Perfetta per chi usa sarcasmo come scudo. E per chi vuole allontanare negatività indesiderate.


6 - PAKISTAN - COMA COSE

Sul 14 per Lorenteggio

Scendiamo e siamo soli nel parcheggio

E tu mi hai detto

Sarebbe salutare una volta nella vita

Urlare a chi ci ha fatto male

"Ti auguro il peggio!"

Un brano che trasforma il caos interiore in poesia urbana. Coma Cose sanno raccontare fragilità e frustrazione con eleganza e un po’ di rumore controllato. “Pakistan” è una confessione emotiva travestita da canzone pop. Perfetta da ascoltare quando ti senti fuori posto e fuori tempo. La loro voce calda e malinconica accompagna lo sfogo. Una carezza ruvida ma necessaria.

7 - COMUNQUE - MINISTRI

La mia casa non vale niente

Il mio orologio non vale niente

Il mio vestito non vale niente

Questa chitarra non vale niente

Il mio contratto non vale niente

La mia esperienza non vale niente

Il mio voto non vale niente

Tanto vale provarci comunque

I Ministri hanno la capacità di incanalare la frustrazione in un rock sincero e impattante. “Comunque” parla di resilienza rabbiosa, quella che ti fa resistere anche quando non vorresti. La voce graffiata entra sotto pelle e smuove tutto ciò che ristagna. È un brano che non consola ma accompagna. Ottimo per trasformare nervi tesi in energia. E per ricordarti che “comunque” ce la fai.

8 - CROMOSOMI - LO STATO SOCIALE

Ma tu chi sei?

Cosa vuoi?

Cosa valuti?

Ma chi sei?

Cosa vuoi?

Cosa valuti?

Va bene lo ammetto

Odio

Il

Capitalismo

Un brano che unisce leggerezza e sfogo, come solo Lo Stato Sociale riesce a fare. “Cromosomi” racconta le nostre contraddizioni con ironia pungente. Perfetta per sbollire l’ansia senza prendersi troppo sul serio. La melodia ti rimette in moto anche nelle giornate grigie. È un abbraccio sarcastico, ma pur sempre un abbraccio. E a volte basta questo per ripartire.

9 - L'AVVELENATA - FRANCESCO GUCCINI

Ma s'io avessi previsto tutto questo,

dati causa e pretesto, forse farei lo stesso

Mi piace far canzoni e bere vino, mi piace far casino,

poi sono nato fesso

E quindi tiro avanti e non mi svesto dei panni

 che son solito portare

Ho tante cose ancora da raccontare

per chi vuole ascoltare e a culo tutto il resto

Forse il più grande sfogo della musica italiana, un monumento di sincerità impetuosa. Guccini non risparmia nessuno e si libera di ogni peso con parole affilate. È lunga, intensa, devastante… e incredibilmente liberatoria. Perfetta da ascoltare quando ti senti soffocare da tutto e tutti. Ogni verso è un colpo assestato con maestria. Catharsis all’ennesima potenza.

10 - A MUSO DURO - PIERANGELO BERTOLI

E adesso che farò non so che dire

Ho freddo come quando stavo solo

Ho sempre scritto i versi con la penna

Non ho ordini precisi di lavoro

Ho sempre odiato i porci ed i ruffiani

E quelli che rubavano un salario

I falsi che si fanno una carriera

Con certe prestazioni fuori orario

Un inno alla forza d’animo, alla ribellione dignitosa, alla resistenza quotidiana. Bertoli canta di orgoglio e perseveranza senza filtri. È il brano perfetto per rialzarsi quando sembra impossibile. Le parole danno una spinta che arriva dritta al petto. Una canzone che ti rimette in asse. Un classico che non smetterà mai di ispirare.


11 - LA FESTA DELLA LIBERAZIONE - APPINO

La festa della liberazione, ce ne son molti di cui mi libererei

A cominciare da quelli di famiglia, dai tarli che mi han regalato i miei

Dalla voglia di cascare sempre in piedi, dalla tua scuola, dall'università

Che ti ha insegnato soltanto ad imparare per imparare, e adesso che si fa?

Energia, rabbia positiva e voglia di scappare da tutto ciò che pesa. Appino sa trasformare il caos interno in grida collettive liberatorie. “La festa della liberazione” è perfetta per chi vuole scrollarsi di dosso tutto. Ritmica veloce, voce graffiante, spirito ribelle. Un brano che pulisce l’anima urlando. Catartico senza mezzi termini.

12 - PUOZZ PASSÀ 'NU GUAIO - PINO DANIELE

Puozze passà' nu guaio

P'o mmale ca me faje

Pecchè me faje fesso

E nun pozzo campà

Puozze passà' nu guaio

Perché mi hai distrutto

Oggi compro quasi tutto

Ma nunn'o voglio fa'

Puozze passà' nu guaio llà

Puozze passà' nu guaio llà

Addò nun coce 'o sole

Una maledizione dolce, un augurio liberatorio per quando le parole non bastano. Pino Daniele porta lo sfogo a un livello quasi poetico. Melodia morbida, testo tagliente: l’accoppiata perfetta. Quando non ne puoi più, questo brano dice tutto per te. Una carezza amara e liberatoria. Sfogo napoletano allo stato puro.

13 - QUELLI CHE BENPENSANO - FRANKIE HI-NRG

Sono replicanti, sono tutti identici, guardali

Stanno dietro a maschere e non li puoi distinguere

Come lucertole s'arrampicano, e se poi perdon la coda la ricomprano

Fanno quel che vogliono si sappia in giro fanno

Spendono, spandono e sono quel che hanno

Sono intorno a me, ma non parlano con me

Sono come me, ma si sentono meglio

Un colpo di mitraglia contro l’ipocrisia sociale, perfetto per le giornate in cui ti senti circondato da falsità. Frankie spara barre come frecce appuntite. Ritmo serrato, testo lucidissimo e provocatorio. Una canzone che ti svuota e ti riempie allo stesso tempo. Ideale per scrollarsi di dosso lo snobismo del mondo. Un classico dell’indignazione intelligente.

14 - NON TI SOPPORTO PIÙ - ZUCCHERO

Non ti sopporto più, davvero

Perché mi hai rotto il blues a me

Non ti sopporto più, sicuro

Perché mi hai preso il blu del cielo

Zucchero qui non la manda a dire: è uno sfogo diretto, sincero e liberante. Energia blues, voce ruvida e un messaggio inequivocabile. Perfetto per chi ha superato il limite con qualcuno o qualcosa. Ogni nota è un’esclamazione di esasperazione. Una colonna sonora ideale per i momenti “basta, davvero”. E alla fine ci si sente più leggeri.

15 - CHIUDITI NEL CESSO - 883

Chiuditi nel cesso

Lì vedrai nessuno ti toccherà

Però fallo adesso

Se no l'uomo nero ti prenderà

Chiuditi nel cesso

Porta dentro tutta la tua realtà

Però fallo adesso

Se no prima o poi qualcuno entrerà

Chiuditi nel cesso

Pezzali firma lo sfogo ironico definitivo. “Chiuditi nel cesso” è perfetta per quando vuoi prendere tutto a ridere invece di esplodere. Il tono leggero ma deciso alleggerisce anche le giornate più pesanti. Un invito musicale a respirare e ridimensionare il caos e ad allontanare chi non vale niente. Ideale per sbollire senza dramma. E per sorridere alla fine, nonostante tutto.

CONCLUSIONE: Sfogarsi fa bene (soprattutto con le canzoni giuste)

Sfogarsi è umano, necessario e incredibilmente salutare. Che si tratti di urlare contro il cielo, mandare qualcuno a quel paese o semplicemente sentirsi meno soli, la musica è una terapia potentissima. Questi quindici brani sono perfetti per accompagnare ogni tipo di “giornata no”, trasformandola in qualcosa di sopportabile. Ascoltali, cantali, urlali: il mondo sembrerà subito più leggero. E ricordati che a volte basta una canzone per far ripartire tutto.


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