https://www.ilrespirodellestelle.com/
top of page

Le migliori 10 canzoni profonde degli 883 che parlano della vita

  • Immagine del redattore: Rudy Pesenti
    Rudy Pesenti
  • 1 giorno fa
  • Tempo di lettura: 5 min

Chi non conosce tutta la discografia degli 883, chi non è nato sul finire degli anni '80 o all'inizio degli anni '90, ha forse l'idea che Max Pezzali e Mauro Repetto abbiano sfornato soltanto canzoni d'amore o comunque brani destinati a un pubblico più commerciale. Ma non è così. All'interno dei loro album si possono trovare dei testi meravigliosi che vanno oltre le classifiche. Parlano di noi e delle nostre esistenze.

Ecco, perciò, le migliori dieci canzoni profonde degli 883 che parlano della vita.

canzoni vita 883

DALL'ALBUM NORD SU OVEST EST (1993)


CUMULI

Sì che lo so

Che c'è ogni tanto la tentazione

Ti passerà, si però

Il vuoto credo che non si riempia mai

Per tutti è così

Si perché è un po' il vuoto di tutti noi

Ci sbattiamo tanto per chiuderlo

Ci proviamo e non ci riusciamo mai

Allora tanto vale conviverci

La prima musicassetta della mia vita è stata questa: Nord Sud Ovest Est.

C'era questa Cumuli al suo interno che già mi intrigava, nonostante fossi un bambino, anche se non potevo apprezzarla fino in fondo. L'ho capita col tempo.

La storia di un amico coi problemi di droga, tema ricorrente nei brani degli 883, che va in un istituto di disintossicazione, uscendone, infine.

Un brano intenso, vero, davvero da conoscere.

Recentemente la canzone è stata inserita anche nella serie tv Netflix di ZeroCalcare dal titolo Questo mondo non mi renderà cattivo.


DALL'ALBUM LA DONNA IL SOGNO & IL GRANDE INCUBO (1995)


GLI AVVOLTOI

Gli avvoltoi cadono tra noi

Ed allora si fottono

Prima o poi tutti gli avvoltoi

Vengono giù e si schiantano

Gli avvoltoi volan su di noi

Però prima o poi sbagliano

Prima o poi tutti gli avvoltoi

Cadono giù e si fottono

Le persone che aspettano un tuo passo falso per goderne, per cercare di trarne beneficio. Chi non vede l'ora di vederti stare male. Chi osserva sempre ogni tua mossa, per poterti attaccare al momento giusto. Per poter parlare dei fatti tuoi con altre persone e farsi vedere interessante ai loro occhi.

Ma che alla fine, rimangono sole, allontanate da tutti.

Perché prima o poi, chi si comporta così, non si troverà più nessuno intorno.


GLI ANNI

Stessa storia, stesso posto, stesso bar

Una coppia che conosco, c'avran la mia età

Come va? Salutano

Così io vedo le fedi alle dita dei due

Che porco giuda potrei essere io

qualche anno fa

Uno dei grandi capolavori degli 883: Gli anni.

Una canzone indimenticabile, ancora oggi sigla di un'intera generazione, forse due.

Il tempo che ci scorre addosso insieme ai ricordi e quelle domande che compaiono, di fronte alle immagini che ci passano davanti, lasciandoci certe volte, senza risposta.



DALL'ALBUM LA DURA LEGGE DEL GOL (1997)


LA DURA LEGGE DEL GOL

È la dura legge del gol

Gli altri segneranno però

Che spettacolo quando giochiamo noi

Non molliamo mai

Loro stanno chiusi ma

Cosa importa chi vincerà

Perché in fondo lo squadrone siamo noi

Brano che dà nome all'album, un gran bel disco.

La canzone racconta di come spesso ci si trovi a rimuginare sul passato, sulle persone che non ci hanno trattato come avremmo meritato, che ci hanno usato per i loro comodi e poi sono scomparse. Per poi, però, arrivare a una conclusione importante: ciò che conta non sono le partite che abbiamo perso, ma con che cuore abbiamo giocato, queste partite.


SE TORNERAI

Forse è stato il tempo

Forse quella solitudine che

Ci portiamo dentro

Però credimi

Se tornerai, magari poi

Noi riconquisteremo tutto

Come tanti anni fa quando per noi

Forse la vita era più facile

Un altro brano che tratta la tematica della droga. Di un amico che non è riuscito ad uscirne, ritrovato su una panchina in overdose.

La bellissima dedica in questo brano, promettendo a questa persona che se un giorno mai deciderà di tornare, insieme proveranno a riconquistare il mondo, come quando si era ragazzi e tutto era un po' più facile.



DALL'ALBUM GRAZIE MILLE (1999)


LA RANA E LO SCORPIONE

Non so se hai avuto anche tu l'impressione

che il tempo acceleri

a sedici anni un anno dura una vita

poi a trenta sei già lì

tu con i tuoi pensieri

le angosce orrende ed i desideri

io con le mie canzoni

vicini eppure così lontani

L'album Grazie Mille è senza dubbio il mio preferito degli 883. Non so nemmeno io dire il perché. Sono quelle cose che ti prendono e le senti tue.

La rana e lo scorpione è forse la canzone più triste dell'intera discografia di Max Pezzali e contiene anche una parte parlata: quella del racconto di Esopo, omonimo rispetto al titolo.

Ognuno ha la sua natura. Che purtroppo, anche quando ti sta conducendo alla morte, non si può rinnegare.


TUTTO CIÒ CHE HO

Avrei voluto andare via

quando questa cittadina

l'ho sentita stretta addosso

non la credevo più mia,

avrei voluto stare anch'io

in un posto dove il mio destino

non fosse già scritto,

avrei voluto anche se

poi ho capito che dovunque andassi

io c'ero sempre,

ero sempre con me

La sensazione di non essere mai abbastanza, di avere sempre qualcuno a cui voler somigliare. Ma la certezza, dopo aver percorso infinite vie nella vita, che l'unica persona con cui si è sempre, di cui ci si può in fondo fidare, è se stessi.


DALL'ALBUM 1 IN + (2001)


COME DEVE ANDARE

E c'erano quelli già sistemati

In società, temuti e rispettati

Guardavano con schifo malcelato

Persone con cui avevano vissuto

Non era più il tempo di parlare

Con gente che era così inferiore

Ridendo di un Peugeot in salita che non ce la fa

Bellissimo brano e meraviglioso video ad accompagnarlo.

Le delusioni che ti fanno riflettere che non sei tu ad essere sbagliato ma è chi riesce sempre a giudicare ad esserlo, sulla sfondo della consapevolezza che la vita va avanti, esattamente come deve andare.


DALL'ALBUM LOVE/LIFE (2002)


QUELLO CHE CAPITA

Forse è che si fa quello che si può

Forse è che si fa quello che capita

Con più o meno dignità

Forse è come pescare un numero

E sperare poi in quello che capita

Senza troppa logica

Una canzone che è una bella riflessione sulla vita.

Viaggiare, incontrare persone tutte diverse e provare a chiedersi perché tu sia nato dove sei nato e non dall'altra parte del mondo. Forse perché non c'è una vera e propria logica, ma bisogna fare il meglio che si può, con quello che si ha, esattamente dove ci è capitato di vivere, senza farsi troppe domande.


CI SONO ANCH'IO

Il tuo mondo è come il mio

E hai guardato

Nell'uomo che sono e sarò

Ti potranno dire che

Non può esistere

Niente che non si tocca o si conta o si compra perché

Chi è deserto non vuole che qualcosa fiorisca in te

Sigla del film di animazione Il pianeta del tesoro, che nonostante sia appunto una colonna sonora, è in grado di suscitare incredibili emozioni e contiene un testo davvero profondo.

L'ultima canzone marchiata 883, prima di passare alla carriera da solista di Max Pezzali.



Se vuoi contattarmi, scrivimi a info@ilrespirodellestelle.com








Comentarios


Immagine WhatsApp 2024-03-01 ore 15.35.27_b399c776.jpg
  • Facebook
  • Instagram
  • Youtube
  • Amazon

Il tuo supporto

è importante

❣️​

Dona con PayPal
Alpi bresciane

Su di me

Scrittore, viaggiatore, sognatore. 

Entra nel mio mondo, ascolta con me il respiro delle stelle, e scopri perché credo nel fatto che in fondo, in ogni istante, è tutto perfetto.

 

Read More

 

Iscriviti alla newsletter!

Grazie mille!

  • Facebook
  • Instagram
  • Youtube

© 2023 by Going Places. Proudly created with Wix.com

bottom of page