Nascosta, infiltrata, si può trovare nei palazzi, negli ascensori, nella vita di tutti i giorni: la mafia non sono soltanto le immagini in TV delle esplosioni, delle bombe, degli attentati. È qualcosa di radicato nella nostra mentalità e nella nostra società, un male che si è diffuso nel tempo rendendosi sempre più invisibile, perciò ancora più difficile da combattere. Ma ognuno di noi, con ogni sua scelta, può decidere di fare il possibile per cambiare il mondo in cui vive. Alcuni cantanti hanno provato a far sentire la propria voce in musica.
Ecco le migliori dieci canzoni italiane contro la mafia.

1 - MODENA CITY RAMBLERS - I CENTO PASSI
Era la notte buia dello Stato Italiano
Quella del 9 maggio '78
La notte di Via Caetani, del corpo di Aldo Moro
L'alba dei funerali di uno stato
Allora dimmi se tu sai contare
Dimmi se sai anche camminare
Contare, camminare insieme a cantare
La storia di Peppino e degli amici siciliani
Allora
Uno, due, tre, quattro, cinque, dieci, cento passi
Titolo e testo ispirati a uno dei migliori film italiani in assoluto, la tematica è ovviamente quella mafiosa: I cento passi del regista Marco Tullio Giordana. La storia è quella di Peppino Impastato, ragazzo libero e indipendente che veniva da una famiglia mafiosa ma appunto per questo messosi di traverso alle losche vicende familiari. Venne ritrovato morto sui binari del treno lo stesso giorno del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, cercando di far passare il tutto come attentato finito male da parte di Peppino Impastato. Ma gli amici e la madre Felicia, mai arresi a questa versione, sono riusciti a far emergere col tempo la verità: Peppino Impastato è stato fatto uccidere dal bosso Badalamenti, che viveva esattamente a cento passi da casa sua.
2 - LUCA CARBONI - ALZANDO GLI OCCHI AL CIELO
Loro lo sanno quanto male fanno
Loro lo sanno quanto è solo un uomo
E sanno bene quanta paura
C'è dentro ad ogni cuore
E sanno bene come si arrende
Come si arrende e come ci si stanca
Di sognare di cambiare il mondo
Ma se per caso alzan gli occhi al cielo
Con un cielo come questo
Come fanno a non cagarsi sotto
A non sentire freddo
Come fanno i capi della mafia a non pentirsi?
Come fanno certi potenti a non convertirsi?
Bellissimo brano di Luca Carboni che si chiede se davanti a un cielo stellato, di notte, i boss mafiosi non abbiano un briciolo di paura, di voglia di redimersi, in quel sentirsi piccoli davanti all'universo.
3 - STADIO - PER LA BANDIERA
L'auto cammina veloce
Tra gli oleandri dei campi
L'odore mi arriva forte
Si spacca tutto in quei lampi
Sembra che il sole non scaldi
Ho freddo lo voglio toccare
Un'anima che va a sfiorare
La schiuma delle onde del mare
E poi s'innalza e chissà
Sento uno strappo di tuono
In questo sabato sera
Sassi ed asfalto nel cielo
Di fuoco rosso e lamiera
Vicenda raccontata in modo emozionante dagli Stadio, con il punto di vista di un ragazzo della scorta che senza colpe né perché, si trova coinvolto in un attentato di stampo mafioso, lasciando la propria vita terrena per sempre. Molte sono le persone che negli anni degli attentati mafiosi hanno perso la vita nel loro lavoro di scorta a magistrati e personalità che si battevano contro questo sistema corrotto.
4 - FABRIZIO MORO - PENSA
Ci sono stati uomini che hanno continuato
Nonostante intorno fosse tutto bruciato
Perché in fondo questa vita non ha significato
Se hai paura di una bomba o di un fucile puntato
Gli uomini passano e passa una canzone
Ma nessuno potrà fermare mai la convinzione
Che la giustizia no, non è solo un'illusione
Vincitore della Sezione Giovani del Festival di Sanremo del 2007, questo brano ha subito riempito giustamente le radio con un successo clamoroso. Una lettera aperta agli uomini di mafia, in cui gli si chiede di pensare, prima di sparare.
5 - FRANCO BATTIATO - POVERA PATRIA
Tra i governanti
Quanti perfetti e inutili buffoni
Questo paese devastato dal dolore
Ma non vi danno un po' di dispiacere
Quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
No cambierà, forse cambierà
Un'analisi triste e malinconica della nostra cara Italia, che già a inizio anni '90 veniva descritta da Franco Battiato in uno specchio che possiamo rivedere ancora ora, soltanto peggiorato nel tempo. Un attacco alle forze politiche e al loro non fare niente, nemmeno di fronte alle morti di stampo mafioso.
6 - CARMEN CONSOLI - ESERCITO SILENTE
Davvero si può credere
che questa città baciata da sole e mare
saprà dimenticare
le offese gratuite e le agonie sofferte
le lotte storiche di chi sfidò la malavita a suon di musica e poesia
gli sguardi attoniti della gente
che non ha mai visto né sentito niente
Carmen Consoli, nata nel paese accanto rispetto a Franco Battiato, ci porta con sé nella Sicilia martoriata dai problemi di mafia, del nessuno che ha mai visto niente, del nessuno che chiederà mai scusa a quella terra tanto violentata.
7 - JOVANOTTI - CUORE
Migliaia di ragazzi in piazza a Palermo
un saluto alla bara del giudice Falcone,
hanno bisogno di una risposta.
Hanno bisogno di protezione.
I ragazzi son stanchi dei boss al potere;
i ragazzi non possono stare a vedere,
la terra sulla quale crescerà il loro frutto bruciato
ed ad ogni loro ideale distrutto.
Jovanotti dedica questo brano a tutti i ragazzi in piazza dopo la morte di Giovani Falcone, a tutti i ragazzi che lottano ogni giorno per far nascere un futuro migliore, contro le stragi e le tragedie causate dalle mafie italiane.
8 - ENZO JANNACCI - LA FOTOGRAFIA
Così adesso che è finito tutto e sono andati via
E la pioggia scherza con la saracinesca della lavanderia
No, io aspetto solo che magari l'acqua non se lo lavi via
Quel segno del gesso di quel corpo che han portato via
E tu, maresciallo che hai continuato a dire, "Andate tutti via
Cosa fate? Qui non c'è più niente da vedere, niente da capire, circolare, via"
Credo che ti sbagli perché un morto di, di soli tredici anni
È proprio da vedere perché la gente, sai, magari fa anche finta
Però le cose è meglio fargliele sapere
Enzo Jannacci ci ha abituati a pezzi che guardavano il mondo da un'altra prospettiva rispetto agli occhi tradizionali: in questo pezzo ci porta alla fotografia di un ragazzino di tredici anni morto per sbaglio in una sparatoria di mafia. Un tema complesso descritto con grande umanità e come sempre, genuinità.
9 - DANIELE SILVESTRI - L'APPELLO
Ma se penso al tempo che è passato
e quanto ancora passerà,
noo non credo proprio che sia giusto
e che sia giusta questa orribile omertà,
perché si sa si saaa si saaa si saaa
che la faccenda è grossa
e per di più c'era un'agenda rossa
e non si trova più.
L'agenda rossa di Borsellino, l'attentato di fine luglio del 1992. L'appello a dire basta a tutto questo, a cercare una verità che nessuno troverà mai.
10 - GIORGIO FALETTI - SIGNOR TENENTE
Ed è così, tutti sudati
Che abbiam saputo di quel fattaccio
Di quei ragazzi morti ammazzati
Gettati in aria come uno straccio
Caduti a terra come persone
Che han fatto a pezzi con l'esplosivo
Che se non serve per cose buone
Può diventare così cattivo che dopo
Quasi non resta niente
Prima non capito, poi apprezzato, infine amato: questo è stato Giorgio Faletti al suo ingresso sul palco del Festival di Sanremo del 1994. Brano dedicato a tutti i poliziotti e le scorte sulla strada, mandati a morire senza uno stato a proteggerli dai continui attentati presenti in quegli anni in Italia. Una canzone intensa ed emozionante.
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