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Quali sono i migliori 15 gruppi italiani di musica indie? Ecco cosa abbiamo ascoltato dagli anni 2000 in poi

  • Immagine del redattore: Rudy Pesenti
    Rudy Pesenti
  • 11 mag
  • Tempo di lettura: 10 min

Aggiornamento: 12 mag

Quando si parla di musica indie, la prima domanda che viene fatta da chi non è avvezzo a questo termine è: ma che cos'è la musica indie? Che genere rappresenta?

Indie non significa ricercare un genere, come si fa per il rock, il blues o il jazz. Fare musica indie significa concentrarsi molto sui testi, che risultano fuori da ciò che riteniamo commerciale o mainstream. Il modo di scrivere e le storie narrate sono spesso qualcosa di atipico all'interno della discografia più pop; è un non cercare il successo a tutti i costi, ma restare autentici di fronte a se stessi e al proprio pubblico.

Fare musica indie vuol dire sentire l'esigenza più di raccontare qualcosa che di finire in radio e in televisione. Anche se a volte, può capitare anche questo. In pochi ormai, rimangono immuni al fascino del Festival di Sanremo.

Alla luce di questo, una carrellata dei quindici migliori gruppi indie italiani che abbiamo avuto modo di ascoltare dagli anni 2000 in poi.

gruppi indie italiani

AFTERHOURS

Curo le foglie, saranno forti

Se riesco ad ignorare che gli alberi son morti

Ma questo è camminare alto sull'acqua e

Su quello che non c'è

Ed ecco arriva l'alba so che è qui per me

Meraviglioso come a volte ciò che sembra non è

Fottendosi da sé, fottendomi da me

Per quello che non c'è

Celeberrimo gruppo capitanato da Manuel Agnelli e che nasce già sul finire degli anni '80. Il loro è un indie rock che ha segnato questa parte di musica italiana, facendo scuola, creando qualcosa che nessuno aveva ancora provato a fare.

Sebbene la fan base si consolidi negli anni '90, anche durante gli anni 2000 la band produce album e brani di spessore. Ne è un esempio Quello che non c'è, rimasta una canzone simbolo degli Afterhours. Nel 2009 partecipano anche al Festival di Sanremo senza riuscire a qualificarsi per la finale, il brano in questione è Il paese è reale e vince il Premio della critica di quell'anno.

Il gruppo è ancora in attività e non ha nessuna intenzione di mollare il colpo. O di mettersi a produrre canzoni pop.


P.G.R. - PER GRAZIA RICEVUTA

Risuona la parola detona rimbomba in me cassa armonica

far fronte in marcia tra timori sgomenti e baldanza festante.

certo le circostanze non sono favorevoli

e quando mai?

bisognerebbe... Bisognerebbe niente

bisogna quello che è, bisogna il presente

Gruppo che rappresenta una parte vera di rock alternativo e indie. I P.G.R. - Per Grazia Ricevuta sono stati una band attiva dal 2001 al 2009.

Tra i componenti si trovano anche Giovanni Lindo Ferretti, Francesco Magnelli, Gianni Maroccolo e Giorgio Canali (ex CCCP), oltre a Ginevra Di Marco con la sua voce piena e calda, che nel 2004 avrebbe lasciato il gruppo.

Quattro gli album in studio prodotti, tutti di grande qualità. Il mio brano preferito rimane Cronaca Montana, la più bella canzone scritta sulla vita di montagna.


LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA

Le notti inutili e le madri che parlano

Con i ventilatori negli inceneritori

Le schede elettorali e i tuoi capelli che sono fili scoperti

Costruiremo delle molotov coi vostri avanzi

Faremo dei rave sull'Enterprise

Farò rifare l'asfalto per quando tornerai

Siamo l'esercito del SERT

Non un vero e proprio gruppo musicale ma che non posso fare a meno di citare. Perché Le luci della centrale elettrica è un progetto musicale durato dieci anni, alla fine dei quali Vasco Brondi ha deciso di sciogliersi da se stesso e chiamarsi soltanto col suo nome. Una cosa che più indie, non c'è. Ma quegli album con appiccicato sopra quel nome strano hanno fatto la storia della musica indie italiana. Qualcosa di unico e irripetibile, con all'interno quella voce stonata e quei testi impegnati, ancora oggi amati da tutti i suoi fan della prima ora.


BAUSTELLE

Che fine hai fatto

Ti sei sistemato

Che prezzo hai pagato

Che effetto ti fa?

Vivi ancora in provincia

Ci pensi ogni tanto alle rane?

L'ultima volta ti ho visto cambiato

Bevevi un amaro al bancone del bar

Perché il tempo ci sfugge

Ma il segno del tempo rimane

Baustelle per chi non lo sapesse è una parola tedesca che significa Lavori in corso.

Questo gruppo nasce sul finire degli anni '90 ma è con gli anni 2000 che prende piede e arriva al grande successo di pubblico soprattutto con l'album Amen che contiene brani come Charlie fa surf e Colombo.

Dopo un periodo di passaggi anche radiofonici che proietterebbero qualsiasi gruppo verso il pop, i Baustelle rimangono fedeli a se stessi e al proprio pubblico continuando a produrre testi importanti e brani che non hanno nessuna intenzione di diventare mainstream.

Così Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini fanno ancora il pienone di pubblico ai loro concerti, lo stesso pubblico che non li ha mai abbandonati, perché loro hanno scelto la strada dell'essere veri fino in fondo.



PERTURBAZIONE

Agosto

È il mese più freddo dell'anno

L'inverno si sposta sei mesi in avanti

E non è il Polo Sud

Qui non è il Polo Sud

Agosto

La sveglia che rompe il silenzio

Qualcuno è in vacanza

E lei suona per ore

Che freddo che fa

Dio, che freddo che fa

Chi non ha ballato sulle note della canzone L'unica, portata al Festival di Sanremo del 2014?

Ma i Perturbazione sono anche molto altro. Nascono sul finire degli anni '80 e la loro discografia è molto ricca, con brani davvero indimenticabili.

Tra i miei preferiti ci sono Agosto (imperdibile anche il video musicale), Del nostro tempo rubato, La rosa dei 20, A luce spenta, Il senso della vite e Nel mio scrigno.


THE ZEN CIRCUS

Non provo vergogna

Se mi date del pezzente

Certo io non ho il cash

Ma di essere attraente

Circondato da idioti

Non me ne frega niente

Di cosa ridete?

E di cosa urlate?

Perché festeggiate

Ancora l'estate?

Di cosa ballate?

Di cosa vi fate?

Gli Zen Circus nascono a metà degli anni '90 da un giovanissimo Andrea Appino, ancora oggi a capo di questa band indie rock a dir poco clamorosa. Testi impegnati, forti, puro rock ad accompagnarli.

Nel tempo non hanno mai perso il loro stile e la loro credibilità, un'autenticità che li ha resi tra i più degni rappresentanti del mondo indie in Italia.

Anche loro hanno provato l'ebbrezza del palco del Festival di Sanremo, era il 2019 e il brano in gara L'amore è una dittatura.



I CANI

Ho sempre avuto un sacco di sogni ambiziosi

Per poi realizzare di non stare meglio per niente

Per niente, per niente, per niente

Niente niente niente niente niente niente no...

Non avrò bisogno delle medicine

Nemmeno dell'MDMA, delle copertine, delle feste a inviti

Né del Rolling Stone e né di Vice

Non avrò paura se nn sarò bravo come Thurston Moore

Se chiedete al pubblico indie di nominarvi il primo gruppo di quel genere che gli viene in mente, probabilmente vi risponderanno I Cani.

In realtà anche in questo caso, come per Le luci della centrale elettrica, I Cani è il nome del progetto creato e seguito da Niccolò Contessa, che incarna perfettamente lo spirito indie del panorama musicale. Testi ricercati e brani che una volta ascoltati, non ti lasciano più.

Lontano da ciò che cerca il pubblico pop, Niccolò Contessa si è costruito un'aura leggendaria intorno a lui. Nel 2025, dopo nove anni, I Cani si presentano con un nuovo album in studio, dal titolo Post Mortem.


LO STATO SOCIALE

Abbiamo vinto la guerra

E non era mica facile

E già che avanzavano cartucce siamo rimasti

Per vincere anche la pace

Ma lei si è arresa a tavolino

E siccome che c'era il tavolino poi

Sono arrivate le bottiglie

Quelle le hanno portate gli amici del sindacato

Il governo ha sacrificato le vergini per pagare il locale

Poi a un certo punto il capo ha detto

"Adesso facciamo finta che siete voi a comandare

Io faccio solo l'aguzzino"

Che dire di questi ragazzi? Se vi siete fermati al brano Una vita in vacanza portato al Festival di Sanremo del 2018, vi sbagliate di grosso. Perché Lo Stato Sociale è qualcosa di non misurabile, di non prendibile, all'interno del panorama musicale italiano. Si divertono e fanno divertire, i loro concerti sono sempre esplosivi e carichi di una grandissima potenza emotiva.

Lodo, Alby, Bebo, Carota e Checco sono un'unione d'intenti più che un gruppo. E le loro canzoni sono davvero cazzute. E davvero indie. Anche Una vita in vacanza, che qualcuno non è ancora riuscito a capire.



MINISTRI

Ragazzo di trent'anni si butta dal balcone

Uomo di trent'anni scippa vecchia alla stazione

Eddy ha quattordici anni è non è neanche il suo vero nome

Fateci cadere tutti

Così poi vediamo chi resta in piedi

Uomo di settant'anni ci dice che cosa ascoltare

Donna di cinquant'anni che cosa le facciamo fare?

Volevi essere pagato perché avevi qualcosa da dire

Ora che ce l'hanno tutti puoi star zitto per favore?

Gruppo che nasce a Milano nel 2003, con Federico Dragogna ad occupari principalmente dei testi e delle chitarre, Davide Autelitano alla voce e Michele Esposito alla batteria.

I brani hanno continui riferimenti sociali e alle nostre abitudini che stanno diventando sempre più quelle di piccoli schiavi, più che quelle di persone libere.

Ben sette gli album in studio per il gruppo, che nel tempo ha sfornato un indie rock davvero di qualità e che speriamo abbiano voglia di continuare ancora per molto tempo. Perché la nostra società, ne ha davvero bisogno.



LA RAPPRESENTANTE DI LISTA

Ho bisogno di mettere nuovi punti e poi virgole

Potrei già so riscrivere un po' di tempo

Non vorrei più rispondere dei miei gesti

Di cosa faccio domani perché io da me mi rovinavo

Guarda come sono diventata

Splendo già da un anno e non è ancora finita

Guarda, luce dei miei occhi

La vedi la luna stanotte? Splende del mio bagliore

Un duo nato a Palermo nel 2011: la bellissima e potente voce di Veronica Lucchesi insieme a Dario Mangiarancina.

Sette gli album pubblicati, di cui cinque in studio. Due le partecipazioni al Festival di Sanremo: nel 2021 con Amare e nel 2022 con il tormentone Ciao Ciao.

Anche se, a riguardo del successo ottenuto, il duo si è espresso così:

«L'impatto con un pubblico così esteso ci ha invitato a definire ancora di più i nostri confini, a capire meglio chi siamo, quello che serve quando ci si espone a una platea così vasta. Nonostante l'affaccio al mainstream restiamo comunque una band con un forte carattere di indipendenza, ce l'abbiamo scritto sulla pelle»

E ne siamo molto felici.


TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI

Al matrimonio non ci ho mai creduto

Il funerale si può anche non fare

Per andarcene come ci pare

Un'altra settimana al mare

Fare i conti con i soldi contati

Dare il meglio solo sul dance floor

Poi addormentarsi rovesciati

Senza più i vestiti

Metà anni '90, dei tizi mascherati con un teschio in volto fanno capolino all'interno del panorama musicale italiano: sono i TARM.

Seguitissimi nei loro tour live, non hanno mai perso la loro verve iniziale.

Ben dodici gli album pubblicati in studio e veramente tante le canzoni da ricordare. E se non avete mai visto un loro concerto, è venuta l'ora di recuperare.



FAST ANIMALS AND SLOW KIDS

Questa città mi sta ammazzando

Non ce la faccio

Ma per davvero

Adesso mollo e faccio il matto, sai

Mi prendo casa

Ma in fondo al mare

Di quante cose avrei bisogno io

Quanti bisogni mi costringono

Le dita sopra un mappamondo

Pensando di essere

Un aeroplano

Addio

2008, nascono i FASK a Perugia, capitanati da Aimone Romizi che ho avuto modo di incontrare in un rifugio di montagna e mi ha trasmesso una grandissima passione per la musica. Che si vede anche all'interno dei brani della sua band.

Un gruppo in continua crescita ed evoluzione, con bellissimi brani tutti da ascoltare.

Il mio preferito, per la carica vitale che dà, è Vita Sperduta.


THEGIORNALISTI

Che siamo fuori si sa

Ma quanta bellezza, quanta promiscuità

Intorno a una sedia, a un divano rosso

Sulle ali del sesso con il fiato addosso

Ci parliamo sul collo vicino all'orecchio

Siamo dieci ma il gusto ci sembra lo stesso

Con le facce distese e l'espressione molesta

Si tira la corda

Se avete in mente Completamente e simili, scordateli.

Perché i primi tre album di Tommaso Paradiso e Co. sono davvero indie. Una dimostrazione? Il brano Promiscuità, che parla di un'orgia tra più persone.

Il mainstream era lontano e i Thegiornalisti ci facevano divertire molto.

Purtroppo, è durato poco. Ma nell'indie italiano, ci sono anche loro.



CANOVA

Malgrado passi le giornate da solo

E passa anche il silenzio

Ma lo sento parlare

Vorrei morire, vorrei morire

Anche se fuori c'è il sole

E mando a puttane la mia vita sociale

E sento che sbadiglia pure il cane

Vorrei morire, vorrei morire

Anche se per un giorno solo

Anche in questo caso una band che si è sciolta, durata forse troppo poco per quel che stava creando. Attivi dal 2013 al 2020, i Canova capitanati da Mobrici sono stati in grado di divertire e far ballare. Testi originali, a volte malinconici e altre volte spensierati.

Un vero peccato che il loro progetto sia terminato così presto.

Tra le canzoni che preferisco di certo Santamaria, Threesome, Manzarek, Portovenere, Expo, Brexit e soprattutto Vita Sociale.


COMA COSE

Con la nebbia i lampioni disegnano

liane di luce in una giungla di cemento

ci hanno dato tutto, ci hanno tolto tutto

poi ci hanno detto "lascia un commento"

ci hanno detto "vivere è una corsa, quindi corri

lo capirai solo al traguardo"

ci hanno dato un cuore in mezzo alle gambe

ma senza le istruzioni per usarlo

ci hanno dato il piombo, ci hanno dato il fango

ci hanno chiesto "quando diventate grandi?"

e nonostante tutto abbiamo ancora gli occhi rossi

come quelli dei conigli bianchi

Sono deluso dai Coma Cose? Abbastanza.

Perché? Perché erano partiti con tutt'altro ritmo, con un altro linguaggio, con un altro modo di scrivere. L'originalità degli inizi ha fatto spazio a qualcosa di più commerciale da qualche anno, fino ad arrivare all'insopportabile Cuoricini del 2025.

Ma i Coma Cose cosa sono stati agli inizi? Un duo che giocava con le parole, creava testi ineguagliabili.

Ma ho ancora la speranza che prima o poi, tornino quelli di un tempo. Quelli che sono stati dei grandissimi fenomeni, quelli che hanno creato dei grandi pezzi, come Mancarsi.



Se vuoi contattarmi, scrivimi a info@ilrespirodellestelle.com




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