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10 canzoni italiane del passato a tratti maschiliste che il politically correct di oggi avrebbe provato a censurare

  • Immagine del redattore: Ivana Ferriol
    Ivana Ferriol
  • 13 mag
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 14 mag

 Tra un decennio e l’altro il bon ton della musica può cambiare e così, canzoni che ci sembravano innocue negli anni '80/'90, oggi non sarebbero così apprezzate. Caro Tony Effe, non sei proprio il primo ad aver trasgredito parlando male di una donna. Qualcuno l’ha fatto prima di te. Anzi, più di qualcuno.

Tuttavia, con questo articolo ci teniamo a precisare che non vogliamo assolutamente demonizzare nessuno di questi cantautori, solo ironizzare su come cambia il modo di scrivere musica e di come oggi siamo assoggettati a un politically correct, che forse, fa più male che bene all'arte in generale. E di certo, non dà nessun impulso di svolta in meglio alla nostra società. In nessun modo.

Ecco dieci canzoni italiane del passato a tratti maschiliste che oggi creerebbero un sacco di polemiche.

canzoni politically correct

1 - T'AGGIA VEDÈ MORTA - PINO DANIELE

T'aggio vedè morta

pe' chello che è stato

primma 'e sape' che staje 'nzieme a nato

Canzone scritta da Massimo Troisi e cantata da Pino Daniele, dove il cantante partenopeo non nasconde la sua rabbia per una donna da cui è stato lasciato.


2 - VOGLIO UNA DONNA - ROBERTO VECCHIONI

Abbiamo un mare di figli da pulirgli il culo

Che la piantasse un po' di andarsene in giro

La voglio come Biancaneve coi sette nani

Noiosa come una canzone degli "Intillimani"

Voglio una donna "donna"

Donna "donna"

Donna con la gonna

Gonna gonna

Canzone che ha permesso a Roberto Vecchioni di vincere il Festivalbar, ma siamo sicuri che oggi sarebbe così apprezzata? Il brano racconta di come lui vorrebbe una donna che stia a casa a badare ai bambini, che non gli interessi uscire, o fare carriera, solo essere una donna senza esigenze, per stare a casa con lui.

Quante polemiche susciterebbe oggi?


3 - BELLA STRONZA - MARCO MASINI

Bella stronza

che hai distrutto tutti i sogni

della donna che ho tradito

che mi hai fatto fare a pugni con il mio migliore amico

e ora mentre vado a fondo tu mi dici sorridendo

ne ho abbastanza

Una canzone che esprime con forza e disperazione la sofferenza per la fine di un amore. Forse con parole che oggi suonerebbero fuori contesto ed impossibili da pubblicare in questi termini.



4 - RICOMINCIAMO - ADRIANO PAPPALARDO

So dove passi le notti

ti seguo, ti curo,

non mollo lo giuro

In questo brano, che tutti abbiamo cantato a squarciagola, Adriano Pappalardo controlla la sua ex, per tenerne monitorati i movimenti. Ci avevate mai fatto caso a questo passaggio?


5 - QUANDO È MODA È MODA - GIORGIO GABER

Di quelli che diranno che sono qualunquista non me ne frega niente:

non sono più compagno né femministaiolo militante,

mi fanno schifo le vostre animazioni, le ricerche popolari

e le altre cazzate

e finalmente non sopporto le vostre donne liberate

con cui voi discutete democraticamente

Giorgio Gaber in questa splendida canzone si scaglia contro le mode del momento: da ex uomo di piazza, inizia a fare il conto di tutte le cose che non tornano. Tra le varie questioni prese di mira, anche il femminismo.


6 - LELLA - EDOARDO & STELIO

L’ho presa ar collo e nun me so’ fermato

Che quann’è annata a tera senza fiato

Ner cielo da ‘no squarcio er sole è uscito

E io la sotteravo co’ ‘ste mano

Attento a nun sporcamme sur vestito

Un uomo uccide la sua donna e la seppellisce. Nasce dall’ispirazione della canzone “Saigon Bride” di Joan Baez. Non proprio una storiella leggera.


7 - TEOREMA - MARCO FERRADINI

Prendi una donna, trattala male,

lascia che ti aspetti per ore,

non farti vivo e quando la chiami

fallo come fosse un favore

fa sentire che è poco importante,

dosa bene amore e crudeltà,

cerca di essere un tenero amante

ma fuor dal letto nessuna pietà

Marco Ferrandini, definito dal trio comico Aldo Giovanni e Giacomo il guru dell'amore, scrive questo brano sperando di capire qual è il segreto per conquistare una donna e farsi amare per sempre. Approcciando metodologie dal dubbio risultato finale.



8 - DISPERATO EROTICO STOMP - LUCIO DALLA

Ti hanno vista bere a una fontana che non ero io

ti hanno vista spogliata la mattina, birichina biricò.

Mentre con me non ti spogliavi neanche la notte,

ed eran botte, Dio, che botte

Il finale di questa geniale canzone di Lucio Dalla descrive l'atto della masturbazione. Ma l'inizio? Queste le prime quattro righe del testo.


9 - MESCHINA - MODÀ

Cambio d'umore solo se

se aggiungi veleno alle tue lacrime

sei stata così perfida che

che soffocherei tutti i respiri che fai...

ti voglio restituire

solo un po' del mio dolore

voglio vederti strisciare

Nel testo la rabbia della fine di una storia non si cela per niente e viene fuori senza filtri. Anche quelli meno ortodossi.


10 - COLPA DI ALFREDO - VASCO ROSSI

Ho perso un’altra occasione buona stasera

E’ andata a casa con il negro, la troia!

Mi son distratto un’attimo…

Colpa di Alfredo

che con i suoi discorsi seri e inopportuni

mi fa sciupare tutte le occasioni

e prima o poi lo uccido!... Lo uccido!

Qualcuno dice che la canzone sia dedicata a Barbara D’Urso che sembra abbia deluso molto il nostro amato Vasco. Sarà vero?

Una delle canzoni più iconiche della discografia del rocker di Zocca, di cui il politically correct di oggi, probabilmente, ci avrebbe privato.



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