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Canzoni per festeggiare il 25 aprile - Le migliori dieci canzoni per la Festa della Liberazione

Immagine del redattore: Ivana FerriolIvana Ferriol

Quest’anno, il 25 aprile, compie 80 anni la liberazione dell’Italia dalla dittatura nazi fascista.

Un giorno importante da ricordare: ma ricordare cosa precisamente?

Che la libertà è importante. E che la guerra non porta mai alla pace. Che c'è chi ama la vita e vuole vedere i soldi pubblici investiti nella cultura e nel sociale. Non per comprare aerei militari e armi.

Perciò W l’Italia, sempre, augurandoci che un giorno torni a splendere, che un giorni torni ad essere la priorità anche di chi ci governa.

Ecco le migliori canzoni italiane sul 25 aprile.

canzoni liberazione


1 - QUEL GIORNO D'APRILE - FRANCESCO GUCCINI

In un giorno di aprile

Ma nei suoi sogni continua la guerra e lui scivola ancora

sull'immensa pianura e rivela in quell'attimo breve

le cicogne sospese nell'aria, i compagni coperti di neve

È il 25 aprile 1945 e una pagina drammatica di storia giunge finalmente al termine: la guerra è finita. Il sole torna a splendere in cielo e illumina i volti di persone esauste di combattere, di essere circondati da cadaveri intorno a loro.



2 - W L'ITALIA - FRANCESCO DE GREGORI

Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre,

l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre,

l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,

viva l'Italia, l'Italia che resiste

Una canzone nata nel 1979 che De Gregori fa ancora fatica a cantare: l’Italia che resiste, l’Italia che s’innamora di persone sbagliate, da Mussolini a Berlusconi. E ora?



3 - ITALIA D'ORO - PIERANGELO BERTOLI

E torneranno a parlarci di lacrime dei risultati della povertà

delle tangenti e dei boss tutti liberi

di un'altra bomba scoppiata in città

Spero soltanto di stare tra gli uomini

che l'ignoranza non la spunterà

che smetteremo di essere complici

che cambieremo chi deciderà

Un brano in cui si critica il malfunzionamento del nostro paese anche se, tuttavia, ne si elogia la gente buona e che lavora, mentre si spera sempre in un cambiamento che con gli anni, tarda continuamente ad arrivare.



4 - INNO NAZIONALE - LUCA CARBONI

Tu sei troppo napoletano

egli è troppo torinese

e voi siete troppo di Bari

sì noi siamo troppo orgogliosi,

loro sono troppo veneziani

e anche dentro la stessa città,

siamo sempre troppo lontani!

In questo testo si riflette sulle diverse e talvolta conflittuali identità delle diverse regioni e città in Italia, mettendo in luce gli stereotipi e le divisioni che esistono all'interno del paese. La canzone sottolinea l'orgoglio, la tensione, la violenza e la storia politica che hanno plasmato la società italiana, enfatizzando in ultima analisi che nonostante il passare del tempo, gli italiani sono ancora caratterizzati dalla loro varietà di origini e ideologie. La ripetizione del concetto di "troppo" in vari aspetti suggerisce un riconoscimento delle complessità e sfumature che definiscono la cultura italiana e l'identità nazionale.



5 - IN ITALIA SI STA MALE - PAOLO ROSSI

In Italia c'è l'amore

Da quando nasce a quando muore

Se sei brutto o se sei bello

Se sei ricco oppure no

In Italia non ci sto

Ma guarda un po'

Che fortuna stare qua

In mezzo a tanta civiltà

Guarda tu

Che fortuna restare ancora qua

L’Italia è un Paese bellissimo ma tutta la bellezza offusca spesso i reali problemi, gravi e profondi che l’attraversano. E allora..in Italia si sta male?

Il brano è un inedito di Rino Gaetano, ne si riconosce l'ironia, portato sul palco del Festival di Sanremo del 2007 appunto da Paolo Rossi.



6 - IO NON MI SENTO ITALIANO - GIORGIO GABER

Mi scusi Presidente

Ma ho in mente il fanatismo

Delle camicie nere

Al tempo del fascismo

Da cui un bel giorno nacque

Questa democrazia

Che a farle i complimenti

Ci vuole fantasia

Io non mi sento italiano

Ma per fortuna o purtroppo lo sono

Brano pubblicato postumo rispetto alla morte del signor G.

Celebra il disfattismo di un Italia abbandonata a se stessa in mano a una politica che si interessa dei suoi soli interessi. Ma in fondo al testo c'è il senso: io non mi sento italiano, ma per fortuna, lo sono.



7 - MADE IN ITALY - LIGABUE

C’è un treno che non ferma mai,

 non cambia mai, non smette mai

è un treno che non è mai stato una volta in orario

Tutte queste vite qui

Qui nel Made in Italy

Sotto queste lune qui

Questa canzone è una “dedica d’amore” all’Italia. In un periodo in cui il nostro Paese è afflitto da una cattiva politica che ha messo in ginocchio la popolazione, Ligabue tenta di curarne le ferite con queste note.



8 - TEMPI BUI - I MINISTRI

I tedeschi sono andati via

Come faremo ora a liberarci?

Non possiamo neanche uccidere il re

Perchè si dice siamo noi i bersagli

Veramente vivo in tempi bui

Riuscivi solo a chiedermi per quanto

E ora son diventato buio anch'io

Che cos'hai tu da brillare tanto?

Un brano cantato con la rabbia di chi non ce la fa più ad inventare scuse per sopravvivere, ma vuole risposte concrete. È una canzone fatta di pessimismo costruttivo e voglia di ripartire.

Si parla di sopravvivenza del quotidiano, di lavoro e problemi sociali.



9 - LA FESTA DELLA LIBERAZIONE - APPINO

La festa della liberazione, ce ne son molti di cui mi libererei

A cominciare da quelli di famiglia, dai tarli che mi han regalato i miei

Dalla voglia di cascare sempre in piedi, dalla tua scuola, dall'università

Che ti ha insegnato soltanto ad imparare per imparare, e adesso che si fa?

Un brano che mette in relazione la Festa della Liberazione con la liberazione personale dalle pressioni sociali, da ciò che si è sempre stati: un modo per riflettere per un giorno su chi si è davvero e su che cosa dobbiamo lasciare indietro davvero per essere liberi.


10 - BELLA CIAO - MODENA CITY RAMBLERS

Una mattina mi son svegliato

O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao

una mattina mi son svegliato

e ho trovato l'invasor. 

O partigiano portami via

O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao

o partigiano portami via

che mi sento di morir

Un inno italiano che nasce dal popolo oppresso e che i Modena City Ramblers hanno reso immortale. La canzone che più di tutte rappresenta questo 25 aprile nella memoria di ciò che è stato.


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Su di me

Scrittore, viaggiatore, sognatore. 

Entra nel mio mondo, ascolta con me il respiro delle stelle, e scopri perché credo nel fatto che in fondo, in ogni istante, è tutto perfetto.

 

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