Un argomento che esiste dacché esiste l'uomo. Un evento in ogni caso sempre sbagliato, ma che si ripete continuamente senza pausa di sorta all'interno della società umana. Soldi, potere, ignoranza: niente a che fare con il progresso, perché niente ha mai fermato le varie guerre in giro per il mondo. Ecco le dieci canzoni che hanno provato a cantare, in modo diverso, questo orrore.
1- LA GUERRA DI PIERO - FABRIZIO DE ANDRE' - 1966
"E mentre gli usi questa premura
Quello si volta, ti vede e ha paura
Ed imbracciata l'artiglieria
Non ti ricambia la cortesia
Cadesti a terra senza un lamento
E ti accorgesti in un solo momento
Che il tempo non ti sarebbe bastato
A chiedere perdono per ogni peccato
Cadesti a terra senza un lamento
E ti accorgesti in un solo momento
Che la tua vita finiva quel giorno
E non ci sarebbe stato un ritorno"
Un soldato in guerra, solitario in frontiera. Un uomo come tanti con in mano un'arma, coni suoi sensi di colpa che lo rendono vulnerabile all'idea di uccidere un'altra persona. Che per questo suo attimo di indecisione, sceglie involontariamente di morire. Una persona che potrebbe essere chiunque di noi, con i suoi dubbi, le sue scelte, le sue fragilità, che entra nelle nostre case grazie al grande cantautore genovese ormai da più di cinquant'anni.
2- C'ERA UN RAGAZZO CHE COME ME AMAVA I BEATLES E I ROLLING STONES - GIANNI MORANDI - 1967
"C'era un ragazzo
Che come me
Amava i Beatles e i Rolling Stones
Girava il mondo
ma poi finì
A far la guerra nel Vietnam
Capelli lunghi non porta giù
Non suona la chitarra ma
Uno strumento che sempre dà
La stessa nota
Ra ta ta ta
Non ha più amici
Non ha più fans
Vede la gente cadere giù
Nel suo paese non tornerà
Adesso è morto nel Vietnam"
Un'altra icona del repertorio di canzoni impegnate in Italia. La narrazione avviene durante l'assurda guerra del Vietnam, dove migliaia di ragazzi americani furono mandati al fronte a morire. La storia di un ragazzo come tanti, che amava la musica, che amava vivere. Che non tornerà mai più a casa.
3- GENERALE - FRANCESCO DE GREGORI - 1978
"Generale, dietro la collina
Ci sta la notte crucca e assassina
E in mezzo al prato c'è una contadina
Curva sul tramonto, sembra una bambina
Di cinquant'anni e di cinque figli
Venuti al mondo come conigli
Partiti al mondo come soldati
E non ancora tornati"
De Gregori con Generale sfiora la guerra, non ci entra dentro. Perché questo è il momento del silenzio, di ciò che rimane dopo la battaglia, del ritorno a casa. Della voglia d'amore, che nonostante tutto, rimane.
4- CONTRO - NOMADI - 1993
"Contro tutte le intolleranze
Contro chi soffoca le speranze
Contro antichi fondamentalismi, nuovi imperialismi
Contro la poca memoria della storia
Contro chi fa credere la guerra un dovere
Contro chi vuole dominio e potere
Contro le medaglie all'onore, alla santità
Per tutta la gente che grida, Libertà"
La voglia di dire basta a tutto quello che non va nel mondo. Contro tutte le ingiustizie, contro tutte le guerre, contro il male di una società alla deriva. I Nomadi sono sempre in prima linea per la giustizia, sempre in prima linea contro l'ingiustizia.
5- IL MIO NOME È MAI PIÙ - LIGABUE / PIERO PELÙ / JOVANOTTI - 2000
"Io non lo so chi c'ha ragione e chi no
se è una questione di etnia, di economia,
oppure solo pazzia: difficile saperlo.
Quello che so è che non è fantasia
e che nessuno c'ha ragione e così sia,
e pochi mesi ad un giro di boa
per voi così moderno
C'era una volta la mia vita
c'era una volta la mia casa
c'era una volta e voglio che sia ancora.
E voglio il nome di chi si impegna
a fare i conti con la propria vergogna"
Un inno che ha risuonato parecchio nelle radio italiane. Tre icone pop della musica del nostro paese si uniscono per dire Mai più alla guerra, mai più alla distruzione, mai più a un mondo fatto di morte e di gente disperata. Un appello che evidentemente, purtroppo, non è servito a molto.
6- 301 GUERRE FA - PIERANGELO BERTOLI - 2002
"E dai, raccontaci del tuono che ha bruciato la tua gente
E dell'acqua che bevevi tempo fa
E senza avere mai paura della polvere
Che sta in agguato e una morte lenta dà
Ho paura, amico, che un'altra guerra stia per cominciare
E fa la punta ai bastoni la tribù
E vorrei essere fra chi racconterà
Storie di 301 guerre fa"
Un ciclo che continua dall'antichità, una guerra dietro l'altra nella storia dell'uomo. Una delle ultime canzoni cantate da Pierangelo Bertoli, che fino alla fine ha voluto dare il suo contributo al tentativo di plasmare in meglio la società in cui ci troviamo attraverso la musica.
7- UGUALI E DIVERSI - GIANLUCA GRIGNANI - 2002
"Né più bianco, né più nero
Della guerra sono stanco
Ho fatto un sogno più sincero
Ho fatto un sogno che ti canto
Mi svegliavo stamattina
Faccia e corpo colorati
E i giornali e la televisione
Non sembravan spaventati
Non credo a un mondo che rotola indietro
Non credo che per vivere serva un segreto
Non credo alle favole ma ho immaginazione
E credo che sian tutti uguali e diversi da me"
Una delle canzoni più riuscite di Gianluca Grignani, che nella sua carriera è comunque stato attento a cantare tematiche per niente banali. Siamo tutti uguali al mondo, inutile farsi le guerre. Siamo tutti diversi, per creare qualcosa di unico, non per distruggere gli altri. Un messaggio forte per un brano autentico e con un testo unico.
8- IL MIO NEMICO - DANIELE SILVESTRI - 2002
"Finché sei in tempo tira
E non sbagliare mira
Probabilmente il bersaglio che vedi
È solo l'abbaglio di chi da dietro spera
Che tu ci provi ancora
Perché poi gira e rigira gli serve solo una scusa
La fregatura è che è sempre un altro che paga
E c'è qualcuno che indaga per estirpare la piaga
Però chissà come mai qualsiasi cosa accada
Nel palazzo lontano nessuno fa una piega"
Daniele Silvestri ci porta in un mondo in cui la guerra è quella di tutti i giorni. Con il vicino, con il collega, con il nemico di turno insomma. Una guerra quotidiana con persone che vivono la nostra stessa dimensione e che se vuoi guardare bene, ti accorgi che non sono molto differenti da te. La guerra nel mondo parte da queste piccole cose: dal credere che l'altro, sia in qualche modo diverso.
9- BASTA! - L'AURA - 2008
"Quante pietre da scagliare
Tiene in serbo, generale
Il suo esercito di frode ed empatia?
Quante sono le persone
Che in nome del Signore
Finiranno nella cenere?
C'è qualcuno là
Che ci aiuterà
A dire "basta!"?
C'è qualcuno là
Che fermare potrà
La violenza?"
A Sanremo 2008 la bravissima L'Aura porta un testo importante che parla di guerra: anzi, di pace. Perché questo è un urlo di qualcuno che dice basta alla violenza, che chiede aiuto a chiunque pur di cercare di fermare la follia delle morti che ci circondano nel mondo in queste assurde battaglie basate soltanto sui soldi e sul potere.
10- CASA MIA - GHALI - 2024
"Ma come fate a dire che qui è tutto normale
Per tracciare un confine con linee immaginarie bombardate un ospedale
Per un pezzo di terra o per un pezzo di pane
Non c'è mai pace
Ma il prato è verde, più verde, più verde
Sempre più verde (sempre più verde)
E il cielo è blu, blu, blu
Molto più blu"
Festival di Sanremo 2004. Eccoli Ghali più attuale che mai. Viene criticato perché viene accusato di fare politica, la realtà è che la pace non è politica, dire no alla guerra e alla strage dei bambini in corso non è politica: è soltanto buon senso. Un bellissimo brano in cui si prova a dire che tutto questo non è normale, chi fa la guerra non è normale, la normalità dovrebbe essere soltanto un mondo di pace.
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