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E se sentirsi senza una strada fosse un'occasione?

Immagine del redattore: Rudy PesentiRudy Pesenti

Aggiornamento: 18 dic 2024

Perché quando sei fragile, in un momento di difficoltà, e ti pare di non avere più una strada, ti senti sbagliato? Perché non provi a guardare meglio, a cambiare la prospettiva... Forse, non hai più una strada, è vero. Perché la realtà è che puoi andare dove vuoi.



Pelago, Toscana
Pelago, Toscana

Era il 2019, un anno che era iniziato male, ed era continuato pure peggio. Una serie di avvenimenti che mi avevano tramortito, lasciato senza fiato. D'improvviso mi ritrovavo senza una serie di punti di riferimento che avevano caratterizzato fino a quell'istante la mia vita. Mi sentivo perduto, fragile, distrutto. A tratti, completamente sbagliato, come se tutto quello che di buono avevo fatto fino a quel momento, non esistesse più. Non avevo più una strada. Ero terrorizzato dalla cosa.

Avevo bisogno di risposte. Ed è lì, a fine 2019, che ho cominciato a scrivere 'è tutto perfetto'.

Campagna marocchina
Campagna marocchina

Pian piano ho trasformato quella consapevolezza di non avere più una strada. Ci ho riflettuto, ci ho pensato molto. E sono arrivato infine a una conclusione: all'improvviso, è vero, l'unica strada che conoscevo prima e che continuavo a seguire per abitudine, non esisteva più.

Ma cosa appariva ora? Che cosa avevo realmente davanti a me?

La risposta è che nel mio futuro c'era una rete infinite di strade da poter scegliere, da poter vivere, da poter creare, da poter inventare. Potevo ripartire e fare del mio domani ciò che volevo: è così che ho ricominciato a vivere, prendendo in mano la mia esistenza e trasformandola in qualcosa di completamente nuovo.

Bergamo, Città Alta
Bergamo, Città Alta

Così ora sono consapevole di non voler più soltanto una strada, ma di voler prendere le migliori direzioni che la vita mi offrirà. Perché sì, è giusto avere un'idea di traiettoria e fare di tutto per inseguire i tuoi sogni, ma devi anche essere consapevole degli eventi inaspettati che verranno e che mineranno in qualche modo le tue sicurezze. Perché quelli, ci sono sempre. E non li puoi controllare.

Perciò, sentire di avere una strada non m'interessa più. Voglio essere aperto a ciò che il mondo ha da offrirmi, alle persone che mi tenderanno la mano, alle occasioni che verranno e che non voglio essere troppo occupato per perdermele.

Ogni tanto sulla mia strada mi fermo ad ammirare il panorama, a vedere ciò che ho ricostruito da quel 2019 in poi, anno in cui ho rimesso in discussione tutto. Succede che respiro forte, e sento un'aria che è esattamente quella che avrei sempre voluto con me. Il tutto, soltanto rendendomi conto che non avere più una strada, voleva dire avere un'infinità di strade. Dovevo soltanto scegliere su quali decidere di tornare a camminare.


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Su di me

Scrittore, viaggiatore, sognatore. 

Entra nel mio mondo, ascolta con me il respiro delle stelle, e scopri perché credo nel fatto che in fondo, in ogni istante, è tutto perfetto.

 

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