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I 10 migliori libri italiani che raccontano la mafia

  • Immagine del redattore: Rudy Pesenti
    Rudy Pesenti
  • 17 apr
  • Tempo di lettura: 6 min

Aggiornamento: 18 apr

L'Italia, da che se ne ha memoria, ha sempre intrecciato la sua storia con bande criminali che hanno cercato di saccheggiarla, dominarla, rovinarla nell'onore e nel suo tessuto sociale più intrinseco. Ha ucciso persone innocenti e chi provava a combatterli. Ma in mezzo ci sono finiti anche donne e bambini che in tutto questo, non c'entravano nulla.

Non è più il tempo delle stragi, è il tempo di dominare i palazzi che contano. Così la mafia non è vero che non c'è più: si è solo spostata. La mafia segue i soldi. È solo questo il suo interesse.

Così, ecco i migliori dieci libri italiani che raccontano la mafia, per chi vuole capirne un po' di più, o fare una lettura impegnata e non banale.

libri mafia

1 - PER QUESTO MI CHIAMO GIOVANNI - LUIGI GARLANDO

Una scrittura semplice ma di una potenza impossibile da pareggiare: questo è un grande capolavoro impossibile da perdere, sia per i ragazzi che per gli adulti.

Una conversazione tra padre e figlio, raccontandogli il perché abbia scelto il nome Giovanni per lui.

Tappa dopo tappa, mentre prende vita il racconto, padre e figlio esplorano Palermo, e la storia di Giovanni Falcone, rievocata nei suoi momenti chiave, s'intreccia al presente di una città che lotta per cambiare. Giovanni scopre che il papà non parla di cose astratte: la mafia c'è anche a scuola, nelle piccole prepotenze dei compagni di classe, ed è una nemica da combattere subito, senza aspettare di diventare grandi.

Provate ad arrivare in fondo senza commuovervi.

2 - CIÒ CHE INFERNO NON È - ALESSANDRO D'AVENIA

Il quartiere di Brancaccio, uno dei più difficili di Palermo e una storia da raccontare. Quella dell'ultima estate di Don Pino Puglisi, ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993, giorno del suo compleanno. Il tutto è raccontato in modo poetico ed emozionante, dal punto di vista di un ragazzo che quell'estate la passa aiutando il sacerdote.

Don Pino Puglisi toglieva i ragazzi dalla strada per dargli un futuro. E questo alla mafia, non andava per niente bene.

Un libro che vi lascerà a bocca aperta per la dolcezza della scrittura e la narrazione dedicata a questo grande personaggio.

3 - ROMANZO CRIMINALE - GIANCARLO DE CATALDO

Ve li ricorderete sicuramente per la serie TV di Stefano Sollima: il Freddo, il Libanese e il Dandy. Ma Romanzo Criminale è prima di tutto un grandissimo libro di Giancarlo De Cataldo, basato sulla vera storia della banda della Magliana, che dal finire degli '70 ha cercato di dominare l'intera città di Roma, facendo alleanze ed espandendo il loro potere in modo rapido e violento.

Ma si sa che quando si inizia una guerra, un vero vincitore, alla fine, non c'è mai.

4 - È STATO LA MAFIA - MARCO TRAVAGLIO

Da ventidue anni uomini delle istituzioni, della politica, delle forze dell’ordine, dei servizi e degli apparati di sicurezza custodiscono gelosamente, anzi omertosamente, i segreti di trattative immonde, condotte con i boss mafiosi le cui mani grondavano del sangue appena versato da Giovanni Falcone, da Francesca Morvillo, da Paolo Borsellino, dagli uomini delle loro scorte, dai tanti cittadini innocenti falciati o deturpati dalle stragi di Palermo, Firenze, Milano e Roma. E su quei segreti e su quei silenzi hanno costruito carriere inossidabili, che durano tutt’oggi.

Questo il succo del libro che ci propone Marco Travaglio, con aneddoti interessanti e davvero importanti per chi vuole conoscere di più sulla società in cui ci troviamo a vivere oggi.


5 - LA PARANZA DEI BAMBINI - ROBERTO SAVIANO

La paranza dei bambini è la storia di un gruppo di adolescenti decisi a conquistare Napoli. Un gruppo di fuoco – una paranza, appunto. Ragazzini che sfrecciando sugli scooter e sparando all’impazzata con pistole semiautomatiche e AK47 controllano strade e quartieri. Ragazzini che non hanno paura né del carcere né della morte, perché sanno che l’unica possibilità a loro disposizione è giocarsi subito la vita. “I soldi li ha chi se li prende, non chi sta ad aspettare che qualcuno glieli dia.” Paranza è nome che viene dal mare: sono “le barche che vanno a caccia di pesci da ingannare con la luce”. E come nella pesca a strascico la paranza va a pescare persone da ammazzare. Qui si racconta di ragazzini guizzanti di vita come pesci, di adolescenze “ingannate dalla luce”, e di morti che producono morti. Roberto Saviano dà vita a un grande romanzo di innocenza e sopraffazione: crudo, violento, senza scampo.


6 - L'ABUSIVO - ANTONIO FRANCHINI

Non so se hai mai visto Fortapàsc, il film diretto da Marco Risi sulla vita e la fine di Giancarlo Siani, giornalista campano ucciso dalla camorra perché stava indagando su alcuni dei suoi traffici loschi.

Il libro di Antonio Franchini è ciò che fa nascere questo film, assolutamente da recuperare.

Una storia importante di chi ha deciso di non stare in silenzio, nonostante la pericolosità di ciò che stava provando a fare. Il coraggio di chi non si è mai arreso nel provare a cambiare le cose.

7 - OLTRE I CENTO PASSI - GIOVANNI IMPASTATO

È la primavera del 1977 quando Peppino Impastato, insieme a un gruppo di amici, inaugura Radio Aut, una radio libera nel vero senso della parola. Da Cinisi, feudo del boss Tano Badalamenti, e dall'interno di una famiglia mafiosa, Peppino scuote la Sicilia denunciando i reati della mafia e l'omertà dei suoi compaesani. Una voce talmente potente che poco più di un anno dopo, la notte tra l'8 e il 9 maggio, viene fatta tacere per sempre. Ma pure questo è uno degli errori della mafia: pensare corto. Perché, anche se non era scontato, la voce di Peppino da allora non ha mai smesso di parlare, di lottare per la dignità delle persone, di illuminare la strada. È una strada lunga, se si pensa che ancora oggi chi ha depistato le indagini sull'omicidio di Peppino ha fatto carriera, mentre chi invocava la verità non c'è più. Ma è una strada percorsa ormai da migliaia di persone.

Siete mai stati a Cinisi alla Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato? Se siete a Palermo, una tappa obbligatoria. Se siete fortunati, conoscerete anche Giovanni che vi racconterà tutto ciò che vorrete sapere.

8 - COLLUSI - NINO DI MATTEO

Da oltre vent'anni Nino Di Matteo è in prima linea nella lotta a Cosa nostra. Titolare di un'inchiesta che fa paura a tanti - quella sulla trattativa Stato-mafia, che si sviluppa nel solco del lavoro di Chinnici, Falcone e Borsellino - è lui il magistrato più a rischio del nostro Paese. Le indagini che ha diretto e continua a dirigere, ritenute scomode persino da alcuni uomini delle istituzioni, lo hanno reso il bersaglio numero uno dei boss più influenti: Totò Riina e Matteo Messina Denaro. Le parole del pm, raccolte dal giornalista Salvo Palazzolo, offrono una testimonianza diretta e autorevole sulle strade più efficaci per contrastare lo strapotere dei clan. E lanciano un grido d'allarme: Cosa nostra non è sconfitta, ha solo cambiato faccia.


9 - IL GIORNO DELLA CIVETTA - LEONARDO SCIASCIA

Un classico, uno dei primi libri a trattare questo tema così scomodo.

Di questo romanzo breve sulla mafia, apparso per la prima volta nel 1961, ha scritto Leonardo Sciascia: "... ho impiegato addirittura un anno, da un'estate all'altra, per far più corto questo racconto. Ma il risultato cui questo mio lavoro di 'cavare' voleva giungere era rivolto più che a dare misura, essenzialità e ritmo, al racconto, a parare le eventuali e possibili intolleranze di coloro che dalla mia rappresentazione potessero ritenersi, più o meno direttamente, colpiti. Perché in Italia, si sa, non si può scherzare né coi santi né coi fanti: e figuriamoci se, invece che scherzare, si vuole fare sul serio"

10 - NON CHIAMATELI EROI - ANTONIO NICASO E NICOLA GRATTERI

Il 23 maggio del 1992 Giovanni Falcone, la scorta e sua moglie vengono uccisi nella Strage di Capaci. Pochi mesi dopo, il 19 luglio, Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta perdono la vita nella Strage di via D'Amelio. A 30 anni dalla loro morte, una raccolta di storie e personaggi per raccontare ai ragazzi il loro coraggio e per continuare lottare contro le mafie nel loro nome. Nicola Gratteri e Antonio Nicaso ricordano le vite di chi, guardando la mafia negli occhi, ha deciso di difendere le proprie idee, la propria dignità: gli occhi di Giuseppe Letizia che, nel buio, assistono spaventati allo svolgersi di un feroce assassinio; le parole "pericolose" di Peppino Impastato che ridicolizzano quegli uomini considerati intoccabili; i saldi principi di Giorgio Ambrosoli; la lotta solitaria del generale dalla Chiesa; la missione contro la mafia di Rosario Livatino, il "giudice ragazzino"; la determinazione di Libero Grassi a non cedere ai tentativi di estorsione; l'alternativa alla mafia e la possibilità di una vita diversa offerta ai giovani da don Pino Puglisi; il diritto a vivere libera rivendicato da Lea Garofalo. I loro sogni, la loro speranza, il loro coraggio sono un modo per non dimenticare: "Si può fare qualcosa, e se ognuno lo fa, allora si può fare molto".

Se vuoi contattarmi, scrivimi a info@ilrespirodellestelle.com


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