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Le 20 migliori canzoni di Gazzelle: un viaggio tra malinconia, amore e verità

Ci sono artisti che scrivono canzoni, e poi c’è Gazzelle. Le sue parole non cercano di spiegare, ma di far sentire. Ogni brano è una piccola ferita che si illumina, una confessione che suona come la nostra. Da Una canzone che non so a Tutta la vita, Gazzelle ha costruito un universo di fragilità, dolcezza e sincerità. Un mondo dove la malinconia non è una debolezza, ma un modo bellissimo di essere vivi.

Ecco le migliori 20 canzoni di Gazzelle.


gazzelle canzoni

1 - UNA CANZONE CHE NON SO

Come quando ti spogli vado fuori di testa

Ma vorrei sparire un po'

Come quando ti arrabbi e strilli dalla finestra

Una canzone che non so

Una canzone che non so

Che ti innamori di me però

Soltanto quando non ti calcolo

Che vado sempre di fretta mo

Ma almeno non ci prenderanno amo'

Quando la luce si infrange sopra alle tue guance

Mi ricordi il Messico

E i tuoi occhi, le spiagge

Le tue gambe, due piante

Che vorrei innaffiare un po'

È la prima lettera mai spedita. Una canzone che non so è il punto da cui tutto parte: l’amore che non sai dire, ma che senti dentro fino a farti tremare. Una dichiarazione mancata, una dolce incertezza che diventa poesia.

2 - TUTTO QUI

Ma chiamami quando ripasserai da casa mia

Che scendo un po' o sali tu da me

Vorrei guardare il passato con te

Addosso al muro col proiettore

Viverlo insieme un minuto, anche tre

Scappare per un po' da Roma Nord

(Da Roma Nord)

In due parole, Gazzelle racchiude l’universo della fine. “Tutto qui”, dice lui, e noi sentiamo tutto: la rassegnazione, il rimpianto, la voglia di trattenere un momento che non tornerà più.

3 - POLYNESIA

Delle cose che dici ne conosco la metà

E di tutti i tuoi amici me ne importa la metà

E di quello che ho dentro te ne ho dato la metà

E di quello che ho perso, tu ne hai vinto la metà

E cos'è che ti guardi, non mi riconosci più?

E però quella faccia me l'hai regalata tu

Come faccio a spiegarti che oramai non ti odio più?

Come faccio a aggrapparmi al fatto che non ti amo più?

Non serve un aereo per scappare. Polynesia è un viaggio mentale, una fuga dolce e malinconica verso un altrove che esiste solo nei ricordi.

4 - LA PRIMA CANZONE D'AMORE

Eccomi qua

A non capire niente e avere il capogiro

Perché non sono mica abituato, sai

A stare così bene che fa quasi schifo

Tutta la vita prima in cui non c'eri mai

Che mi hai portato via da un lago nero e denso

Ma era soltanto un brutto sogno se ci penso

Che stare insieme a te è come stare sul tetto

Dell'universo

E sei stupenda quando parli, quando ridi e piangi

E sei stupenda quando guardi con quegli occhi grandi

E tutto il resto sembra diventare piccolissimo

Piccolissimo

È la purezza dell’amore alla sua prima versione. La prima canzone d’amore è come un battito appena nato, fragile ma vero, come solo le prime volte sanno essere.

5 - PIANGO ANCHE IO

Ma ogni volta che piangi, piango anche io

E ogni volta che ridi, piango anche io

Uoh-oh-oh-oh, ogni volta che urli, urlo pur'io

Uoh-oh-oh-oh, ma ogni volta che dormi, piango anche io

Ogni tanto fa bene

E ogni tanto fa male

Questo vento gelato

Che ci sposta e ci prende

In un mondo che ci chiede sempre di essere forti, Gazzelle sceglie la vulnerabilità. Piango anche io è la confessione più sincera, quella che ci unisce tutti.

6 - COME IL PANE

Ogni tanto guardo te

Che hai due occhi come il pane

Troppo buoni da sprecare

Ma adesso

Ma adesso non c'è niente che cambierei

Ed ogni sbaglio lo rifarei

Ed ogni notte io dormirei

Accanto ai tuoi occhi lucidi

Ma poi di nuovo non capirei

E tu diresti che è tutto ok

E io farei ancora finta

Di stare bene comunque, comunque

Amare è come il pane: semplice, indispensabile, e quando manca, ti accorgi di quanto ne avevi bisogno. Gazzelle canta l’amore dei gesti piccoli, quello che nutre davvero.

7 - QUELLA TE

Mi ricorderò dei giorni stupidi

Quando pioveranno venerdì

E volerò come l'inverno del 2006

Noi a Londra in un locale gay

E passeranno gli anni prima che tu ammetta che

Che di me volevi solo te

Solo te, solo te, solo te

Solo te, solo te, solo te

Quella te è una dedica sospesa nel tempo, un ricordo che torna con dolcezza e fa ancora un po’ male. È la prova che alcune persone restano anche quando vanno via.


8 - ZUCCHERO FILATO

Te lo ricordi lo zucchero filato?

Te lo ricordi? Te lo ricordi? Te lo ricordi?

E poi andremo sopra un monte

E costruiremo per noi

La notte che vuoi, la notte che vuoi

E poi andremo sopra un monte

E costruiremo per noi

La notte che vuoi

Un amore che sa di infanzia, di sogni che finiscono in fretta. Zucchero Filato è un brano che lascia il sapore dolceamaro delle cose belle e fragili.

9 - SMPP

E tu corri per il viale

Inseguendo una cartina

Che non smette di volare

Ma tu hai smesso di fumare

E ogni volta che stai male

Svuoti tutta la cucina

Come mai, come mai

Non ti perdi più per strada?

Come mai, come mai

Non sei più partita?

L’amore ai tempi dei messaggi non inviati. SMPP parla del linguaggio digitale dei sentimenti, dove anche un “visualizzato” può spezzare il cuore.

10 - IDEM

E ho ritrovato me stesso, da solo in un cesso,

davanti allo specchio ho capito che

che tutto si intreccia e alla fine si spezza

ma se non si spezza hai ragione te

che è tutte le notti che faccio le 3

e fare a cazzotti per stare con te

e tu ammazzeresti per stare con me

è assurdo ma anch'io

idem

La ripetizione, i giorni uguali, gli amori che restano per abitudine. In Idem, Gazzelle racconta il vuoto che si riempie solo di silenzi.

11 - NON SEI TU

E i giorni restano, restano, restano

E tu non torni più

E ho preso un sacco di stupidi lividi

Sopra la pelle, sotto la pelle, sotto alle stelle

E la voglia di, voglia di, voglia di

Voglia di andarmene via da qui

Per non vederti più dentro gli occhi blu

Di una sconosciuta che sta al posto tuo e che non sei tu

Che non sei tu

A volte per salvarsi bisogna mentire un po’. “Non sei tu” è quella bugia dolce che serve per respirare ancora.

12 - NON LO DIRE A NESSUNO

Non lo dire a nessuno

Quando sei felice e ti gira la testa

Che non importa a nessuno

Se tutto va bene e ti senti leggero

Che non ti prende nessuno

Se cadi a duecento chilometri a terra

Dal tuo pezzo di cielo

Né il tuo amico più vero

Né le foglie di un albero che sfiorano tutto

Un amore nascosto, un sentimento che vive solo tra due sguardi. Gazzelle sussurra, e noi ascoltiamo come se fosse un segreto anche nostro.


13 - MEGLIO COSÌ

Il sole non splendeva

Non c'era luna piena

Il tuo cane mi mordeva

La radio non cantava

La droga non bastava

Meglio così

E quindi cin cin mentre affogo nel Jim Beam

E tu domani parti per Medellín

Con uno stronzo, un pezzo di fango

Io piango, ora io piango

E quindi cin cin mentre affogo nei tuoi jeans

E tu domani parti davvero, sì

Con uno stronzo, un pezzo di fango

Io piango, ora io piango

Lasciare andare non è sempre triste. In Meglio così, Gazzelle ci insegna che la pace può nascere anche dalla resa.

14 - SCINTILLE

Momenti in cui vorrei

Non morire mai

Momenti che, lo sai

Fermano il tempo

Momenti che

Non basta neanche un momento per vivere

È come fossimo ancora in due

Anche se siamo lontani, divisi in due

C’è sempre una luce, anche nelle notti più buie. Scintille è quella speranza che resta dopo il dolore, la fiamma che non si spegne.

15 - PUNK

Tu sapevi un po' di punk

Di fissa coi Nirvana

Di metropolitana a mezzanotte e mezzo

Un'occhiata dentro casa

Un bacio senza pausa, sapeva di Long Island

Io sapevo un po' di tour

Di maledetto me, del tempo che ho sprecato

E in fondo dimmi "ehi, ma quante cose brutte

Che devo aver passato"

Palato nel palato, ora sembra di capirci

Sembriamo buoni amici

Dietro la dolcezza, Gazzelle nasconde un’anima punk. Un modo per dire “non mi adeguo”, anche quando il cuore è pieno di crepe.

16 - NERO

Sono stufo di uscire la sera

Di andare al solito posto di merda

Le solite facce noiose

La solita superficialità

E gli occhi di lei che mi guardano

Ed io che come al solito fraintendo

Lei che fugge lontano pure stavolta

E io pure stavolta che la perdo

In Nero, l’amore diventa tormento. È un viaggio nelle ombre, ma anche la prova che solo chi sente davvero può cadere così in profondità.

17 - DEMODÈ

Non ho più paura dell'aereo

Ma non volo più

E tuo padre che

Mi parla di quand'era giovane

Mi fa stare giù

Che non esce più

E mi fa stare giù

Che non esco più

Ma andare via di qua non ci aiuterà

E guardare un film non ci aiuterà

Meglio essere sinceri che perfetti. Démodé è una dichiarazione d’identità, un manifesto per chi non vuole cambiare solo per piacere.


18 - DESTRI

Te l'ho già detto una volta

Mi ricordavi il mare, le luci di Natale

Gli schiaffi sul sedere e lo spazzolino uguale

La Panda manuale, bruciare in una notte

Come una cattedrale

La più iconica. Destri è dolore puro, universale, umano.

È quella canzone che ascolti di notte e ti fa sentire meno solo.

19 - SOPRA

E poi, e poi, e poi

Ci ritroveremo ancora

E poi, e poi, e poi

Come quando mi stai sopra

Sotto-sotto-sotto sto bene

Sotto-sotto-sotto sto bene, oh-oh-oh

Dopo tanto buio, arriva il bisogno di respirare. Sopra è la rinascita, la luce che filtra piano, il ritorno alla vita.

20 - TUTTA LA VITA

È quasi sera, la tua bocca sa di Roma centro

E mi sento acceso come le cose che non mi hanno spento

E cerco nel fiume una foto buona da scattare

E dentro la tasca una mano da dimenticare

Ma non se ne va

E neppure rimane

Mi stringe più forte di quattro anni fa

Ma abbiamo tutta la vita davanti

Sì, davanti a un bar

Mentre la notte ci mangia la pelle fermatela

Un addio e una promessa insieme. Tutta la vita è la sintesi del mondo di Gazzelle: amare, soffrire, vivere. Sempre e comunque.

CONCLUSIONE

Ascoltare Gazzelle è come guardarsi allo specchio e riconoscersi, con tutte le cicatrici. Ogni canzone è una piccola verità che ci accompagna, una carezza che ci fa male e bene allo stesso tempo. E forse è proprio per questo che le sue parole restano: perché parlano di noi, anche quando non sappiamo dirlo.


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