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Le dieci migliori canzoni italiane che trattano la sfiducia verso la nostra classe politica

  • Immagine del redattore: Rudy Pesenti
    Rudy Pesenti
  • 16 apr
  • Tempo di lettura: 6 min

Aggiornamento: 17 apr

Da quando è nata la nostra Repubblica, la sfiducia sulla nostra classe politica è aumentata di decennio in decennio, con dei picchi sempre più alti che si possono riscontrare nella non partecipazione alle votazioni da parte dei cittadini.

Promesse non rispettate, popolazione messa alla fame, tasse sempre più alte, gara a chi urla più forte e mai un'idea innovativa. Sarà per questo che l'Italia è tra i paesi europei messi peggio a livello economico e sociale in qualsiasi classifica venga stilata?

E i privilegi che continuano ad aumentarsi mentre noi dobbiamo stare attenti anche alla spesa con cui dobbiamo mangiare?

Ecco le dieci migliori canzoni italiane che parlano della sfiducia verso la nostra classe politica.

canzoni politica

1 - IO NON MI SENTO ITALIANO - GIORGIO GABER

Mi scusi Presidente

Lo so che non gioite

Se il grido "Italia, Italia"

C'è solo alle partite

Ma un po' per non morire

O forse un po' per celia

Abbiam fatto l'Europa

Facciamo anche l'Italia

Una lettera al nostro Presidente della Repubblica in cui il mitico Giorgio Gaber, poco prima di lasciarci, elenca tutte le cose che non vanno nel nostro paese. Perché anche lui, come molti di noi, si trova nella situazione di amare il nostro Bel Paese, ma di non sentirsi italiani per la classe politica che ci rappresenta nel mondo.


2 - QUALI ALIBI - DANIELE SILVESTRI

Mi era sembrato di notare un fatto poco chiaro

come una specie di governo ma di terza mano

con un programma mai approvato che però seguiamo

e neanche posso non votare

perché non votiamo

Le grandi ipocrisie di chi ci comanda nel nostro paese: questo è ciò che canta Daniele Silvestri con Quali Alibi.

Un ritratto della società italiana e anche della nostra politica: la prima a non dare l'esempio di integrità morale, ma che vuole che la gente segua perfettamente le regole.


3 - 'NA TAZZULELLA E CAFE' - PINO DANIELE

'Na tazzulella 'e cafè, acconcia a vocca a chi nun po' sapè

E nui tirammo annanz che rulore è panze

E invece e c'aiutà c'abboffano 'e cafè

'Na tazzulella 'e cafè ca' sigaretta acoppa pè nun verè

S'aizano 'e palazze, fanno cose e pazze

Ci girano, c'avotano, ci regnono e tasse

Na tazzulella e cafè rappresenta una denuncia contro i poteri forti che troppo spesso si dimenticano del popolo e lo lasciano nell’ignoranza con un contentino per tenerli “buoni”. Così la tazzina di caffè diventa l’emblema dell’oppio dei popoli, l’illusione di benessere e libertà in una società piena di lacune e disfunzioni.

Pino Daniele che amava farsi definire musicante attraverso il dialetto misto al blues, denuncia i soprusi e le ingiustizie che ogni giorno la popolazione deve mal digerire.

Racconta del sistema di potere che prova a celare soprusi e ingiustizie dietro contentini elargiti alla popolazione.

Pino accusa quella politica italiana che sin dai tempi della Roma imperiale (panem et circenses: il pane e i giochi circensi) fa i propri comodi stordendo il popolo con contentini al fine di tenere bassa la tensione sociale e aumentare il consenso popolare.



4 - ROSSO COLORE - PIERANGELO BERTOLI

Caro amico, la mia lettera ti giunge da lontano,

dal paese dove sono a lavorare,

dove son stato cacciato da un governo spaventoso

che non mi forniva i mezzi per campare;

ho passato la frontiera con un peso in fondo al cuore

e una voglia prepotente di tornare

Una lettera di un uomo costretto ad emigrare pur di portare a casa da mangiare. Pierangelo Bertoli non si è mai distaccato dalle priorità sociali all'interno dei suoi testi e questo ne è un altro chiaro esempio. E se pensiamo che stia parlando di un'epoca lontana, proviamo a pensare a quanti ragazzi ancora oggi sono costretti ad emigrare per trovare un futuro per loro... È facile andarsene dal luogo in cui si è nati e abbandonare i propri cari? Assolutamente no. Ma ai nostri parlamentari, questo, davvero non interessa.



5 - ENZO JANNACCI - HO VISTO UN RE

E sempre allegri bisogna stare

Che il nostro piangere fa male al re

Fa male al ricco e al cardinale

Diventan tristi se noi piangiam

E sempre allegri bisogna stare

Che il nostro piangere fa male al re

Fa male al ricco e al cardinale

Diventan tristi se noi piangiam

Un vero capolavoro di Enzo Jannacci.

Il testo sono una serie di storie in cui si ci si prende gioco dei potenti che ci comandano.

Il finale, è che noi dobbiamo continuare a ridere in mezzo ad ogni tipo di disavventura portata da chi sta sopra di noi: per non farli piangere, per fare in modo che loro siano sempre allegri.

Una delle più belle e rappresentative canzoni di Enzo Jannacci, che con la sua abilità di far coesistere serio e faceto, ci ha regalato un pezzo immortale.



6 - FACCIAMO FINTA CHE SIA VERO - ADRIANO CELENTANO

Facciamo finta che sia vero quello che vi dico

Ma è giusto essere per forza governati

Siamo nelle mani del peggiore stile di vita

Nelle mani di insensati governanti

Che si danno il turno

Mentre navighiamo senza più comando

In preda alla tempesta

Brano del 2011 di Adriano Celentano che mostra tutta la sua rabbia in questi versi nei confronti di una politica che ci ha abbandonati, cercando sostegno nel ribellarsi per ristabilire la giustizia e l'ordine sociale.



7 - NUNTEREGGAE PIÙ - RINO GAETANO

I ministri puliti, i buffoni di corte

Ladri di polli

Super pensioni (nun te reggae più)

Ladri di stato e stupratori

Il grasso ventre dei commendatori

Diete politicizzate

Evasori legalizzati (nun te reggae più)

Auto blu

Un grande genio della musica italiana, un uomo libero innanzitutto, che se ne è andato troppo presto.

In questo brano Rino Gaetano se la prende con tutti quelli che non sopporta più. E la politica è presente in vari versi del testo.

Si parla di immunità parlamentare, serietà dei partiti, auto blu, ladri di stato...


8 - L'UOMO NERO - BRUNORI SAS

Hai notato che gli argomenti

Sono sempre più o meno quelli

"Rubano, sporcano, puzzano e allora

Olio di ricino e manganelli"

Hai notato che parla ancora

Di razza pura, di razza ariana

Ma poi spesso è un po' meno ortodosso

Quando si tratta di una puttana

L'uomo nero e le sue contraddizioni. Si parla di chi quotidianamente semina odio alla televisione, sui giornali, ovunque. I politici di casa nostra che ci fanno tornare a tempi passati che sicuramente non sono stati dei grandi anni per il nostro Paese.

Verrà un giorno, che tutto questo odio che ogni giorno piantano, gli tornerà indietro con gli interessi?



9 - IL NUOVO CIRCO - PICCOLA ORCHESTRA KARASCIÒ

Nani domatori mangiafuoco e ballerine,

fanno parte della vecchia tradizione

Adesso un nuovo circo che ha per sede il parlamento

ha preso il posto di quel vecchio baraccone

Non son più i pagliacci dalla faccia pitturata,

i veri maestri di risata

Perché han lasciato posto con inchino... al politico italiano

La band bergamasca e il suo folk cantautorale colpiscono ancora con un pezzo tutto da ballare e da ascoltare. Il nuovo circo è il riferimento al nostro parlamento, senza distinzioni tra destra e sinistra: fanno tutti ridere allo stesso modo. Ma non dovrebbero essere garanti della nostra costituzione più che mettersi a sostituire i lavori circensi?



10 - DESTRA SINISTRA - GIORGIO GABER

Una donna emancipata è di sinistra

Riservata è già un po' più di destra

Ma un figone resta sempre un'attrazione

Che va bene per sinistra e destra

Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra?

Tutti noi ce la prendiamo con la storia

Ma io dico che la colpa è nostra

È evidente che la gente è poco seria

Quando parla di sinistra o destra

Di nuovo Giorgio Gaber. In questa lista con la prima e l'ultima canzone.

Destra Sinistra ha avuto un notevole successo sul finire degli anni '90 in Italia: è un brano ironico su ciò che è diventata la politica. Niente di serio, niente più viene preso sul serio. Perciò lui gioca su queste due parole, mettendo in ridicolo e in imbarazzo entrambe le fazioni politiche di quegli anni.



Se vuoi contattarmi, scrivimi a info@ilrespirodellestelle.com


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