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Le migliori 15 canzoni italiane che parlano di cibo: un viaggio musicale tra sapori e ironia

Il cibo non è solo una necessità: in Italia è cultura, identità, convivialità. Non stupisce quindi che moltissimi artisti abbiano dedicato canzoni ai sapori della tradizione, trasformando piatti, ingredienti e ricette in metafore d’amore, ironia o pura leggerezza musicale. Dalla comicità irresistibile alle note più poetiche, passando per rock, pop e cantautorato, il panorama italiano è ricchissimo di brani che celebrano la tavola. In questo articolo scopriamo alcune delle canzoni più iconiche dedicate al cibo, da Mina ai Pinguini Tattici Nucleari, da De Gregori a Van De Sfroos, senza dimenticare perle introvabili e hit contemporanee. Pronti ad aprire l’appetito musicale?


canzoni cibo

IL BABÀ È UNA COSA SERIA - MARISA LAURITO

A me quello che mi consola

è l'addore d'a pummarola

perché ciò che mi tira su

songo 'e zite con il ragù. 

La fortuna è fugace, si sa

l'amor, l'amor, l'ammore viene e va

ma il maccherone resta

non c'è sta niente 'a fa.'

Il celebre brano portato al successo da Marisa Laurito è un inno ironico e verace alla tradizione napoletana. Con toni colorati e teatrali, la canzone celebra il babà come un simbolo culturale, capace di racchiudere storia e orgoglio partenopeo. Il ritmo allegro e il testo vivace lo rendono un pezzo amatissimo dal pubblico, perfetto per trasmettere la leggerezza tipica della canzone popolare. L’interpretazione di Laurito aggiunge una forte componente scenica, trasformando il brano quasi in uno sketch. È una canzone che fa sorridere e, inevitabilmente, mette fame.

FATTE NA PIZZA  - PINO DANIELE

Fatte 'na pizza

c'a pummarola 'ncoppa

vedrai che il mondo

poi ti sorriderà

Fatte 'na pizzae crescerai più forte

nessuno

nessuno più ti fermerà

“Fatte ‘na pizza” è uno di quei brani che incarnano perfettamente lo spirito popolare napoletano. La pizza diventa metafora di felicità, di condivisione e di semplicità: basta poco per godersi la vita. Il testo gioca su espressioni iconiche e sull’immediatezza, creando un’alchimia irresistibile tra musica e gastronomia. Il brano è spesso riproposto in spettacoli e feste, proprio perché immediato e trascinante. In fondo, chi non sorride al richiamo universale della pizza? È la dimostrazione che la musica popolare resta viva proprio perché racconta ciò che viviamo ogni giorno.

VIVA LA PAPPA COL POMODORO – RITA PAVONE

La storia del passato

ormai ce l'ha insegnato

che un popolo affamato

fa la rivoluzion

ragion per cui affamati

abbiamo combattuto

perciò buon appetito

facciamo colazion

Viva la pa-pa-pa-ppacol po-po-po-po-po-po-pomodoro

Resa celebre da Rita Pavone, questa canzone è un classico intramontabile che parla di cibo come energia e gioia di vivere. La pappa col pomodoro diventa simbolo di rivincita, di freschezza, di riscatto dei più piccoli contro i più forti. Musicalmente allegra e teatrale, resta ancora oggi un’icona della televisione italiana degli anni ’60. Il ritornello è talmente orecchiabile da essere tramandato di generazione in generazione. È un perfetto esempio di come un piatto povero possa diventare cultura pop.

LA POLENTA TARAGNAROCK - NANOWAR OF STEEL feat. GIORGIO MASTROTA

Impugnerò il paiolo magico

Impasterò il dorato amido

Nel Formai de Mut!

La POLENTA TARAGNAROCK

La POLENTA TARAGNAROCK

Orgoglio dei paioli della Valhaltellina

La POLENTA TARAGNAROCK

Il brano unisce la tradizione culinaria valtellinese con sonorità rock, creando un mix tanto bizzarro quanto efficace. La polenta taragna diventa la vera protagonista, celebrata con energia e divertimento. Il brano è perfetto per sagre, feste di paese e serate in compagnia, dove l’ironia legata al cibo conquista sempre. Il ritmo vivace accompagna un testo che esalta la semplicità e la bontà dei piatti rustici. Un esempio perfetto di come anche un piatto montanaro possa diventare musica.

UNA FETTA DI LIMONE - GIORGIO GABER

Dimmi che vuoi da me

Ma visto che tu insisti

Nel farmi le proposte

Ti dirò, qualcosa c'è

Che desidero da te

Una fetta di limone

Una fetta di limone

Una fetta di limone

Una fetta di limone nel tè

Una fetta di limone" è una canzone di Giorgio Gaber che, attraverso l'uso dell'ironia, descrive la delusione e la successiva rinascita dopo la fine di un amore. La "fetta di limone" simboleggia la vita che sembrava essere arrivata alla sua fine, ma il cui significato evolve nel brano, portando il protagonista a un nuovo inizio. 


BACCALÀ - SERENA BRACALE

Pinz a tutt' l mgghier

Stonn a cosc' u baccalà

Cazz è cald mezz' aller

Vid mò comamma

Pinz a tutt' l mgghier

Stonn a cosc' u baccalà

Cazz è cald mezz' aller

Vid mò comammafà, fà, fà fà, fà, fa

La voce raffinata di Serena Brancale trasforma il baccalà in un simbolo di appartenenza e radici meridionali. La canzone combina soul e jazz, creando un’atmosfera elegante e intensa. Il testo gioca tra ironia, sensualità e ricordi familiari, mostrando come il cibo sia spesso un ponte emotivo. Brancale riesce a rendere speciale anche un piatto semplice, grazie alla sua interpretazione calda e magnetica. Un brano che unisce tradizione e modernità con gusto impeccabile. Questo brano è diventato virale grazie a TIKTOK

SASHIMI - PINGUINI TATTICI NUCLEARI

So che ti senti vivo solo quando vieni al sushi

Ma non vorrei finissi proprio come John Belushi

Monsters & Co. c'ha insegnato tutto sulla vita

Cioè che una risata è più forte di un milione di grida, yeh

E se le stelle fossero brufoli

Di un Dio adolescente che gioca a The Sims di sera

E l'apocalisse non fosse altro che

Sua mamma che dall'altra stanza lo chiama per cena

Tutto finisce, tutto finisce

Anche il sashimi al Sushiko

I Pinguini Tattici Nucleari portano nel loro stile ironico e pop il mondo della cucina giapponese. “Sashimi” parla di relazioni moderne, di fragilità e contraddizioni, usando il cibo orientale come metafora. Il ritmo è accattivante e il testo intelligente, tipico della band bergamasca. Il sashimi diventa simbolo di freschezza ma anche di delicatezza emotiva, in un gioco di immagini molto riuscito. Una canzone che unisce globalizzazione e sentimento con leggerezza.

PANE E CASTAGNE – FRANCESCO DE GREGORI

Mangiamo pane e castagne, come una poesia

Perduta nella memoria dai tempi di scuola

Domani ce lo diranno, cosa vorranno che sia

Ce lo diranno domani, prima di andare via

Aspettami ogni sera davanti a quel portone

E se verrai stasera ti chiamerò per nome

Il brano simboleggia un ritorno alla semplicità e alla quotidianità, un'immagine di normalità dopo un periodo difficile o un'esperienza che ha segnato. La strofa "Mangiamo pane e castagne, come una poesia, perduta nella memoria dai tempi di scuola" evoca la nostalgia per un'innocenza e una purezza passate, legate alla vita semplice. Il brano sembra esprimere un desiderio di autenticità e una speranza in un futuro migliore, rappresentato dalla promessa di ritrovarsi e riconoscersi ("se mi chiami amore, ti riconoscerò"). 

FRAGOLE - ACHILLE LAURO

Fragole, panna e champagne

Fragole sotto la luna

Stanotte un altro dirà

"Non l'ho mai detto a nessuna"

Bambolina, domani torno da te

Con una nuova bugia

Tanto non ti importa di me

Con “Fragole”, Achille Lauro propone un brano pop fresco, sensuale e leggero. La fragola è simbolo di dolcezza, desiderio e leggerezza primaverile. Il ritmo orecchiabile e la produzione moderna rendono la canzone perfetta per le classifiche estive. Il testo gioca con immagini colorate e un po’ romantiche, tipiche dello stile iconico dell’artista. È una hit che rimane in testa, proprio come il gusto della frutta che cita.

MIELE - GIGI D ALESSIO

Miele, resta il tuo sapore

Quando devi andare

Quando non ci sei

Miele, sei bella da morire

M'hai fatto innamorare

Col gusto che c'è in te, te

Gigi D’Alessio usa il miele come metafora della dolcezza di un amore che cura e nutre. Il brano unisce melodia napoletana e pop contemporaneo, creando un’atmosfera romantica. Il testo parla di dolcezza ma anche di fragilità, con il cibo come linguaggio affettivo. La voce dell’artista rende il brano particolarmente emotivo. È una canzone ideale per chi cerca musica sentimentale con un tocco gastronomico.


FRAGOLE, CILIEGIE E MIELE – LUCA DIRISIO

Scrivo scrivo e non ti prendo

fragole, ciliegie e miele

dove andremo regna il sole

serve solo un po' d'amore per placare il dolore

prendi tutto ciò che hai

e porta tutto a casa mia

vorrei dirti da domani la mia vita è anche la tua

Un brano fresco e allegro che gioca con due frutti simbolo di estate, leggerezza e primi amori. Il ritmo vivace accompagna un testo semplice e solare, perfetto per atmosfere spensierate. Fragole e ciliegie diventano immagine di dolcezza e di momenti felici. È una canzone ideale per playlist estive e giornate all’aria aperta. Una piccola gemma pop che mette buonumore fin dal primo ascolto.

MA CHE BONTÀ - MINA

Bello questo vino,

vino di una volta,

fai assaggiare un goccettino?

ma che bontà, ma che bontà,

ma che cos'è questa robina qua,

ma che bontà, ma che bontà

Uno dei brani più iconici della musica leggera italiana, dove Mina elenca delizie culinarie con ironia irresistibile. La sua interpretazione rende ogni strofa un piccolo sketch comico, pur mantenendo eleganza e stile. Il cibo diventa gioco, sorpresa, curiosità verso il mondo. La canzone è un viaggio divertente tra ingredienti e sapori, perfetto per rappresentare l’Italia golosa. Ancora oggi è un successo intramontabile, conosciuto da tutte le generazioni.

PULENTA E GALENA FREGIA – DAVIDE VAN DE SFROOS

Pulenta e galena frègia,

e un fantasma in sö la veranda.

Barbera cumé petròli,

e anca la löna me pâr che sbanda

Cadrega che fa frecàss,

e buca vèrta che dîs nagót

dumà la radio sgrafigna l’aria,

e i pensée fan un gran casòt

Uno dei brani più iconici di Davide Bernasconi, in arte Van De Sfroos (in dialetto laghé: di contrabbando).

Il ricordo d'infanzia della polenta con la gallina fredda mangiata la domenica sera, gli avanzi di chi si arrangiava col poco che aveva. I pensieri fluttuano intorno a questa scena rimasta impressa all'autore, insieme ai fantasmi del passato che tornano a trovarlo.

Nostalgia e sapori antichi per un brano imperdibile.

A CIMMA - FABRIZIO DE ANDRÈ

Àia de lûn-a végia de ciaêu de négia

Ch'ou cégu ou pèrde 'a tèsta l'âse ou senté

Ondú de mâ miscióu de pèrsa légia

Cos'âtru fâ cos'âtru dàghe a ou çé

Çé serén tèra scûa

Carne ténia nu fàte néigra

Nu turnâ dûa

E 'nt'ou núme de Maria

Tûtti diài da sta pûgnatta

Anène via

“A cimma” è un capolavoro culturale: De André racconta la tradizione ligure della cima attraverso una poesia musicale estremamente raffinata. Il piatto diventa simbolo di storia, famiglia e identità territoriale. Come sempre, l’artista riesce a trasformare un elemento quotidiano in racconto universale. Il testo è ricco di immagini e significati profondi. Un inno alla cucina come cultura viva. Questo brano può sembrare una semplice ricetta, in realtà la Cimma è una canzone sulla ribellione degli emarginati sociali. L'espressione “no sei chi pe mangiâ” contiene tutta l'amarezza di chi vede il proprio lavoro, fatto con amore, scomparire divorato da affamati commensali.

FAGIOLI - SKIANTOS

I fagioli non posso più mangiare

I fagioli mi fanno vomitare

I fagioli non riesco a digerire

I fagioli mi fanno soffrire

Fagioli, fagioli, fagioli, fagioli

I fagioli son la mia rovina

I fagioli li mangiavo in cantina

I fagioli son la mia disperazion

Gli Skiantos, pionieri del rock demenziale italiano, trasformano i fagioli in un simbolo di anarchia e irriverenza. Il brano gioca sull’effetto comico del cibo più “popolare” di tutti, elevandolo a manifesto della loro poetica surreale. Il ritmo punk e il testo volutamente esagerato rendono la canzone memorabile e irresistibile. L’umorismo è diretto, spontaneo, senza filtri, come il gruppo ci ha sempre abituati. “Fagioli” è un inno alle piccole cose che diventano grandi grazie alla follia creativa. Un pezzo essenziale per capire la vena più anticonvenzionale della musica italiana.

CONCLUSIONE

Le canzoni che parlano di cibo non sono semplici curiosità musicali: raccontano storie, emozioni, tradizioni e identità. Dal dolce al salato, dal pop al cantautorato, ogni brano usa la gastronomia come linguaggio universale capace di evocare ricordi e sensazioni. Questo viaggio musicale dimostra quanto il cibo sia radicato nella cultura italiana, al punto da diventare protagonista anche delle nostre colonne sonore. Che si tratti di un babà, di una fetta di limone o di una marmellata sentimentale, ogni canzone è un assaggio della nostra vita quotidiana.


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