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Le migliori canzoni italiane che parlano di montagna

  • Immagine del redattore: Rudy Pesenti
    Rudy Pesenti
  • 26 mar
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 31 mar

La montagna è vita, è stare in mezzo alla natura, è sport, è aria pulita, è stare bene. La puoi vivere passeggiando, correndo, dormendo in tenda, in una casa o in uno chalet. È bella d'inverno, è bella d'estate e nelle mezze stagioni, è bella col sole e con la neve.

Ognuno la vive a modo suo: in solitudine, in presenza dei propri amici. La mia preferita è in silenzio, circondato soltanto dai suoni portati dal vento.

Ecco le migliori canzoni italiane dedicate alla montagna.

canzoni montagna


PGR - CRONACA MONTANA

Questo è un buon rifugio in campo aspro,

scosceso eroso ed addolcito d'acqua e vento

bastione naturale in prospettiva ariosa

terra di passo,

di sella, di slitta,

mal s'addice alla fretta

sa che tutto passa e tutto lascia traccia

PGR - Per Grazia Ricevuta, un gruppo comprendente tra gli altri Giovanni Lindo Ferretti, Ginevra Di Marco e Giorgio Canali.

Se mi chiedete una sola canzone sulla montagna indico questa, bella, intensa, intrisa di significati sulle alte vette e sulla vita. Davvero un capolavoro inestimabile, una perla rara della musica italiana.




LUCIO BATTISTI - UNA MONTAGNA

Una montagna può sembrare un uomo

-Se lo decidi-

Disteso calmo ad osservare il cielo

-Se tu vuoi così-

Il controluce di un gabbiano in volo

-Se lo decidi-

Può dissipare in un momento il velo

-Se tu vuoi così-

Brano poco conosciuto di Lucio Battisti, del 1982. Il paragone è tutto tra gli uomini e le montagne, ciò che li rende simili, in certe circostanze in cui ci si trova lungo la strada della vita.




MARCELLA BELLA - MONTAGNE VERDI

Quante volte ho cercato il sole

Quante volte ho mangiato sale

La città aveva mille sguardi

Io sognavo montagne verdi

I ricordi e la nostalgia di una ragazza che un tempo ha lasciato la montagna per trovarsi in città... Memorie che riaffiorano insieme alle sensazioni di un tempo, che forse un amore può tornare a far rivivere.




MARCO FERRADINI - WEEKEND

Che bel weekend abbiam passato in montagna

Senza le donne, senza la TV

Pini giganti su scarpate lavagna

Se c'è dell'altro amico, dillo tu

Le facce rosse per il sole

Ed i mirtilli, le labbra blu

Che bel weekend abbiam passato in montagna

Senza le donne, senza la TV

Un uomo ferito che si rifugia in montagna con gli amici per un weekend, per provare a tornare a stare bene. Questo è il senso del brano di Marco Ferradini: uno stacco da ciò che fa male con una montagna sempre pronta ad accogliere chiunque.




IL PAGANTE - SETTIMANA BIANCA

Arriverà dicembre

Milano sarà sul Montblanc

E ogni notte sarà sempre

Come il capodanno di Nainggolan

Ostriche e champagne, viene giù una valanga

Striscio lo ski pass, settimana bianca

Faccio il pieno al SUV, scende il mio conto in banca

Quando salgo su, settimana bianca

Canzone disco dance che tratta la montagna dei ricchi, di quella che si vede nei film di Vanzina. Un brano divertente ed iconico, che chiunque si è trovato a ballare sulle piste da sci.




DI MARTINO - LE MONTAGNE

Le montagne ci proteggeranno

Dalle società e dai loro affari

Dalle multinazionali

Dalle regole dei giochi

Livia aspetta, non te ne andare

Voglio vederti ancora qui

Tra l'ordine e il disordine

Di un borgo medievale

La montagna è più che un masso enorme esposto al vento, è qualcosa che se ti conosce da sempre, ti segue anche quando decidi di andartene. La montagna, una volta vissuta, rimane per sempre parte di te, ovunque tu decida di trasferirti.




VASCO BRONDI - 3000 METRI

Lì non cresce niente, né fiori né piante

Ma c'è qualcosa di importante

E le montagne ti mettono nella giusta proporzione

Insignificante

Cammini sulle creste, salti tra le rocce

Hai tutto il tempo per non fare niente

Hai tutto il tempo per guardare l'orizzonte

Ce l'avevi scritto in fronte

Primo dei due brani estratti dalle canzoni che hanno fatto da colonna sonora a Fiore Mio, docufilm di Paolo Cognetti a tema montagna. La delicatezza di Vasco Brondi si fa sentire, con un brano che parla al cuore e a chi ha deciso di viverci, all'altitudine dei tremila metri.



VASCO BRONDI/PAOLO COGNETTI - TORNARE A CASA

E poi tornavo alla baita e al mio giardino sfiorito.

Ti ricordi la fontana nel tronco di larice, quella dove tenevamo le birre in fresco e immergevamo i piedi dopo le corse sui sentieri?

E il canaletto che mi hai aiutato a scavare, dove ho posato i sassi del fiume Yukon.

E poi la cascatella e lo stagno delle rane.

Che ora è solo una buca nella terra ma un giorno, se Dio vuole, tornerà a riflettere il cielo, i miei pensieri e i volti dei miei amici.



Questa non è una canzone, premetto. È musica e parole, un racconto di cambiamenti climatici e attesa, di amicizia e amore.

Se non avete mai avuto l'occasione di sentire questo piccolo capolavoro, è il momento di fermarsi un istante per recuperarlo.



Se vuoi altre informazioni, scrivimi a info@ilrespirodellestelle.com

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Scrittore, viaggiatore, sognatore. 

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