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Ricorda: non sei straniero, sei solo povero. Se fossi ricco non saresti straniero in nessun luogo

Immagine del redattore: Rudy PesentiRudy Pesenti

Aggiornamento: 22 dic 2024

Può scoppiare una guerra, esserci una calamità naturale o un qualsiasi evento che rende un luogo inabitabile: se hai soldi puoi scappare, se non li hai, sei destinato a morire. Questa è la distinzione attuale della società, sopravvive solo chi ha più denaro.



ricorda non sei straniero sei solo povero

Ho visto qualche giorno fa la notizia che il figlio di Netanyahu, il presidente d'Israele, se ne sta comodo a Miami, in Florida, mentre il suo paese è in guerra. Certo: perché la guerra è sempre tra persone che hanno il potere, ma dove combattono i più poveri. Dove a morire sono i figli dei ceti più bassi, le donne, gli anziani, le persone che già normalmente avevano una vita che non gli aveva mai regalato niente.

Perché se sei ricco prendi un'aereo e ti puoi spostare dove vuoi, qualsiasi paese è pronto ad accoglierti. Se sei povero, invece, sei uno straniero e non puoi varcare alcun confine. Semplice no?

Il fatto è che per secoli ci hanno fatto credere da una parte ci sono i buoni e dall'altra parte ci sono i cattivi: il fatto è che da una parte ci sono i ricchi che stanno giocando a scacchi con delle persone in carne e ossa, dall'altra parte c'è gente che soffre, a cui viene distrutta la vita, che spesso muore. E non può andare da nessuna parte. Non perché è straniero, ma perché è povero. Se fosse ricco, non sarebbe straniero da nessuna parte.

rudy pesenti africa volontariato

Ho sentito anche dire che non si dovrebbe consentire di migrare a chi vive in zone in cui non c'è la guerra. In una società dove non c'è più cibo per la siccità estrema dovuta ai cambiamenti climatici, in una società che prevede sistematicamente la vendita di bambine in cambio di tre mucche, dove una ragazza su tre viene stuprata e spesso muore o ha segni permanenti per tutta la vita... Uno non può voler cambiare vita?

Ho sentito dire: 'Aiutiamoli a casa loro' a gente che non sa nemmeno posizionare l'Africa su un mappamondo. Io ci sono andato ad aiutarli a casa loro, loro dove erano? Perché proprio non li ho visti.

La povertà è una cosa che non si sceglie, ci si nasce, o ci si ritrova, ma nessuno vorrebbe mai essere povero. Eppure chi emarginiamo? Chi allontaniamo sempre il più possibile dalla nostra società?

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Io dico che chi ama il potere, chi vuole il potere, chi vuole comandare sugli altri, sia un animale che a un certo punto ha smesso di evolversi. Perché l'istinto di territorialità, il capobranco, sono cose da animali, non certo da uomini. L'uomo si è evoluto per pensare, per ragionare, per provare a rendere il mondo un posto migliore in cui stare, perché quella è la nostra casa. Stare tutti bene per far crescere una società sana e piena di valori.

Credo che qualcosa a un certo punto sia andato storto e le menti meno sviluppate siano finite al potere. Non c'è altra spiegazione a ciò che stiamo vivendo.

Perciò il mio mondo lo trovo sempre là, in Africa, in mezzo al niente. Dove la povertà regna, dove anche l'umanità non ha ancora perso del tutto il suo sorriso. Dove il niente viene condiviso, dove un uomo che arriva da lontano è soltanto una persona, non uno straniero.


Almeno chi non è ricco non perda l'umanità. Si ricordi che non dobbiamo tifare per una o per l'altra parte durante una guerra tra poveri inventata dai ricchi: dobbiamo solo tifare per la pace. Perché il dolore della Terra è il dolore di tutti. Perché il sangue versato di un bambino non si trovi anche sulla nostra bocca.


Ricorda: non sei straniero, sei solo povero. Se fossi ricco non saresti straniero in nessun luogo.


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Scrittore, viaggiatore, sognatore. 

Entra nel mio mondo, ascolta con me il respiro delle stelle, e scopri perché credo nel fatto che in fondo, in ogni istante, è tutto perfetto.

 

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