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Sei vivo, cretino!

Immagine del redattore: Ivana FerriolIvana Ferriol

Aggiornamento: 18 dic 2024

Siamo così.

Vogliamo che siano gli altri a cambiare.

Ma noi non cambiamo mai.

ragazza sui canali di venezia


Cerchiamo una routine, un lavoro stabile, un tetto, amici fedeli, una donna, dei figli.

Quella routine che ci fa dimenticare la nostra angoscia esistenziale di essere mortali, quella routine che ci fa vivere nell’illusione che tutto durerà per sempre.

Ma poi l’immortalità la vogliamo. E non facciamo nulla per tenercela stretta, questa routine.

Non curiamo i rapporti.

Vogliamo che chi è vicino a noi, si plasmi a nostro piacimento. Perché siamo così e ci riempiamo di belle parole, ma siamo veramente disposti al confronto? Su cento persone quante davvero sono aperte e disposte a mettersi in discussione?

Nessuno.

Siamo nell’Era del narcisismo cronico. Tutti fermi sul piedistallo IO. E ci guardiamo allo specchio solo se ha filtri incorporati, perché senza non vedremmo più nulla.

Siamo nell’Era in cui nessuno fa fatica fisica perché ogni giorno inventano mezzi che fanno sforzi per noi.

E ci impigriamo.

Siamo nell’Era dove non ci forziamo di ricordare o pensare. Perché abbiamo telefoni a portata di mano. Non ricordiamo più a memoria nessun numero della nostra rubrica. Nemmeno una data di compleanno. È tutto proiettato in macchine e mezzi al di fuori di noi. E dentro cosa ci è rimasto?

Un grande vuoto. In cui naufraghiamo ogni giorno e, per sentirci vivi, per sentire di avere un posto in questo mondo, cerchiamo un qualcosa che ci faccia da defibrillatore.

all'improvviso un fiore

Vogliamo tutti quell’emozione forte, quel brivido come fossimo sulle montagne russe, ma poi siamo incapaci di vivere il quotidiano nella sua semplicità, non siamo più abituati alla noia.

Eppure è dalla noia che nasce la creatività.


Dicono che anche l’amore è solo chimica di un sistema più grande di noi che ci ricorda che dobbiamo procreare e portare avanti la nostra specie. E allora che facciamo? Non ci innamoriamo più? Eppure siamo fatti di carne e siamo natura e non c’è niente di banale o sbagliato nel far parte di tutto questo. Ma forse vogliamo diventare resilienti, come materiale freddo e insensibile a ogni tipo di dolore.

Sarebbe comodo.

E noi vogliamo solo stare comodi e non accettiamo più sforzi, né qualsiasi tipo di impegno. Ci circondiamo di animali perché ci restano fedeli e ci accettano nel bene e nel male, non parlano, non obiettano. E sappiamo stare sempre meno con i nostri simili. Perché non sappiamo confrontarci.

Per giustificare le nostre mancanze inventiamo ideologie e le esasperiamo fino a renderle estremiste. E ci restiamo coerenti, perché sentiamo di avere un posto, intorno a idee malate che creano confini con l’altro. Ma è proprio sulle linee di confine che si crea violenza.

Voglio essere incoerente, sbagliare nella mia banalità di essere umano. Credere in qualcosa e poi scappare se mi accorgo che degenera.

colline bergamo

Ma noi Cosa vogliamo? Cosa rincorriamo?

Non ci basta mai niente.


Facciamo riflessioni profonde ma poi distruggiamo la nostra vita con la pesantezza della nostra superficialità.

Siamo prodotti di un’Era che va veloce e vuole sfiorare le cose e le persone, prendere il bello, il facile e il veloce.

Le cose difficili, l’impegno, la costanza, i lavori e le relazioni durevoli riempiono solo le nostre bocche e i nostri fogli. Ne parliamo per sentirci intellettuali. Forse anche mentre scrivo mi sto illudendo di esserlo ma sono solo una stupida che vuole controllare la sua vita, senza capire che non sempre si può.

Sempre più convinta che tutte le cose della vita durano se ognuno fa un passo verso l’altro, rompe i confini e smonta gli alibi che ci creiamo per non ammettere i nostri errori.

Se i fatti costruiscono una realtà fatta di piccole cose allora, restiamo in silenzio e proviamo a comunicare e soprattutto a dimostrare, con azioni concrete.

brusaporto

Siamo una generazione rotta. Che insegue rotte lontane. Alla ricerca di forti emozioni che possono scuotere un’anima irrigidita dall’insoddisfazione e la noia.

Ma il nostro cervello e il nostro cuore non potrebbero vivere con emozioni a loop, come se fossimo fatti di cocaina. Non siamo fatti per sopravvivere in questo modo.


Sii eroe del tuo quotidiano.

Sorridi e rendi ogni tua giornata la più bella di sempre. E non ti sto dicendo di buttarti con il paracadute o andare su un ponte tibetano. Non devi per forza andare in chiesa o finire in gruppi yoga.

Sii spirituale: ogni mattina quando ti svegli, prova a dire grazie Vita.

Grazie alla vita per quello che ci dà ogni giorno.

Perché potrei anche non averlo. E invece è ancora tutto qui.


E poi: smetti di pensare che domani c’è ancora tempo.


E ora ti chiedo: se avessi un solo giorno da vivere, cosa faresti? Da chi andresti e cosa gli diresti?


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sei vivo cretino

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Scrittore, viaggiatore, sognatore. 

Entra nel mio mondo, ascolta con me il respiro delle stelle, e scopri perché credo nel fatto che in fondo, in ogni istante, è tutto perfetto.

 

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