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Tutte le più belle frasi tratte dai film di Aldo Giovanni e Giacomo

  • Immagine del redattore: Rudy Pesenti
    Rudy Pesenti
  • 31 mag
  • Tempo di lettura: 9 min

Aggiornamento: 3 giu

Abbiamo imparato a conoscerli dagli anni '90 attraverso la televisione, soprattutto quando Mai Dire Gol ha deciso di dargli spazio. Poi gli spettacoli teatrali e il loro primo film, successo di pubblico inaspettato: Tre uomini e una gamba. Da lì una serie di incredibili performance passate alla storia: ci hanno regalato tante risate e sono riusciti anche ad emozionarci con le loro storie, sempre pregne di amori, viaggi e amicizie da salvare.

Per qualcuno questo trio è una specie di religione e magari conoscerà già tutte le frasi proposte di seguito, ma un ripasso non fa mai male.

Ecco le più belle frasi tratte dai film di Aldo Giovanni e Giacomo, tra risate e momenti più profondi.

frasi aldo giovanni giacomo

TRE UOMINI E UNA GAMBA - 1997

"E così domani ti sposi..."

"Sì ma...niente di serio!"


"Vuole una sigaretta?"

"Sta cercando di corrompermi con una sigaretta?!"

"No… vuole il pacchetto?"


"A volte dorme più lo sveglio del dormiente"


"Lo sai che con 20 milioni si può comprare un bar in Costa Rica? Sulla spiaggia. Sole, mare, un sacco di palme."

"Tutto l'anno in costume."

"Tutto l'anno in costume. Nessuno che ti rompe le palle; che ti dice quello che devi fare. Certo, ci vuole coraggio. Bisogna abbandonare tutto."

"E se ti va male?"

"Be', il rischio c'è. Del resto, se non rischi. Tu hai mai rischiato?"

"Una volta; una volta ho messo 2 fisso a Inter-Cagliari."


"Anche il capitano del Titanic lo diceva: Ma no, ma no, è solo un rumorino da niente!"



"Sì, però anche tu: ti sembra il caso di dormire con la maglietta di Sforza?"

"Eh, quella di Ronaldo era finita!"


"È un film di Garpelli, neorealista. Non lo proiettano da trent'anni!"

"Ci sarà il suo motivo, dai!"


"Ma non è solo carina, c'ha anche quell'aria lì un po' particolare; un po', eh..."

"Sì, c'ha quella roba lì, però calcola che tra due giorni ti sposi."

"Questo è un Garpez!"

"Ma scusa, ma come hai fatto così al volo?"

"Per forza, è una merda, è un Garpez!"


"A te bisogna portarti in giro legato..."


"Fino a quando si ostina a schierare la squadra a zona, è chiaro che si perde. Va che il Marocco è forte fisicamente, non puoi mettere la difesa alta, quelli lì ti rifilano in contropiede, dai!"


"Chi le sto Schillaci?"

"Schillaci es El gran visir de tucc i terun"


"Allora, secondo Platone l'uomo una volta era così, come questa mela: perfetto, bastava se stesso ed era felice. Non c'erano distinzioni tra uomini e donne, c'erano soltanto questi individui perfetti e felici. Solo che un giorno Zeus, che era geloso della loro perfezione... e da quel giorno l'uomo ha incominciato a cercare disperatamente la sua metà, perché senza di lei si sentiva incompleto, infelice, solo che per quanti tentativi facesse non riusciva mai a trovare la sua metà esatta e non ce la fa tuttora... no, perché è praticamente impossibile trovare la propria metà e riconoscerla... ci vorrebbe un miracolo."

COSÌ È LA VITA - 1998

"Crapanzano, meno male che oggi esci, avrò dormito un'ora in due anni!"


"Crapanzano, mettiti la maglietta! Porca miseria... Sei così un bel ragazzo, non vedo perché ti devi buttare via in questo modo!"


"L'arte è un lavoro sporco, qualcuno deve pur farlo."


"E il settimo giorno Dio creò il cheeseburger!"


"Dove hai preso la patente, alla sala giochi?"


"Sento che sta per succedere qualcosa... Guarda lì, due condor. Presagio di sventura."

"Ma che condor, non siamo mica nello Utah qua, son cornacchie! "Presagio"


"In Africa, tutte le mattine, quando sorge il sole, una gazzella muore."

"Muore?"

"Si sveglia già morta, perché si vede che non stava molto bene il giorno prima e allora... Comunque, sempre in Africa, no? Tutte le mattine, quando sorge il sole, un leone, appena si sveglia, comincia a correre per evitare di fare la fine della gazzella che è morta il giorno prima. E poi, correndo, vede che c'è la gazzella morta il giorno prima lì e visto che... "Che cosa corro a fare? Mi fermo e gli do due mozzicate". Comunque, dove voglio arrivare? Non è importante che tu sei un crotalo o un pavone. L'importante è che se muori, me lo dici prima."


CHIEDIMI SE SONO FELICE - 2000

"No, non disturbatevi, restate sulla sedia,

Signori mi presento, sono la commedia.

Non son fatto di ossa ma di atti

Che vi lascino rimborsati o soddisfatti

Il mio cuore è chiamato trama

Gente che si odia e che si ama,

Il mio sangue è tutto ciò che accade

Dal bacio, al duello con le spade,

Il mio cibo è il vostro battimani,

Il veleno, gli attori cani.

Io sono la commedia e mi divido in atti

Per raccontare a voi gli straordinari fatti

Di questi cavalieri e della loro dama

Di chi crede di amar

E di chi invece ama.

Si narrerà del poeta Cyrano e del suo naso

Che pare modellato con lo stucco;

ma non ditelo all'attore, non è il caso, perché ce l'ha davvero, mica è un trucco

E di Cristiano, giovane cadetto, che si esprime poco meglio di un gibbone

ma ha fascino ed è di bell'aspetto. Un po' di fantasia questa è finzione,

Entrambi ardon d'amore, questo è il bello

Per Rossana, cugina di Cyrano

Di quest'ultimo ama cuore e cervello

ma ama corpo e viso di Cristiano.

Ma l'ora dei preamboli è finita

È l'ora che si vada ad incominciare

A tessere la trama e poi l'ordito

A svolgere, cucire e ricamare;

Che squillino le trombe signori spettatori

Inizia la commedia, che parlino gli attori"


"Avete mai sentito di qualcuno che era felice mentre stava morendo? Forse quell'alpinista, l'ho letto sul giornale, che è arrivato su e non è più tornato giù. Ha raggiunto il suo scopo. Oppure quel sub che è andato giù e non è più tornato su. Ha fatto il suo record personale. Forse un sorriso gli è scappato. E poi ci sono io alla fine di questa storia... eccomi. Vi sembrerà strano ma, anche se sto per morire, sono felice!"


"Va' che non ci vuole niente a scaricare le donne degli altri. L'unica cosa veramente importante è che non la lasci parlare: non deve avere il tempo di parlare. Devi essere lucido, freddo, distaccato."

"Tipo Zoff?"

"Mmh, tipo Zoff."



"Ma cosa ne vuoi capire tu, Giacomo? Non sai neanche cos'è una pialla!"

"Ma cosa c'entra?! Non è che uno deve costruire i mobili per saperli apprezzare!"

"Eh no, caro! Chi sa fare sa capire!"

"Ma che cazzo di proverbio è?"

"Non è un proverbio: è la vita, Giacomo."


"Però... Albertazzi... il grande Albertazzi... il grande e irreprensibile Albertazzi! Mamma mia, non sapevo che facesse anche teatro."


"Avete presente la teoria del piano inclinato? No? Ve la spiego. Se mettete una pallina su un piano inclinato la pallina comincia a scendere, e per quanto impercettibile sia l'inclinazione, inizia correre e correre sempre più veloce. Fermarla, è impossibile. Ma per fortuna gli uomini non sono palline: basta un gesto, un'occhiata, una frase qualsiasi a fermare il corso delle cose."


"Perché l'amore, quando ci si mette, è veramente bastardo"


"Mio nonno diceva sempre: è meglio una bugia detta a fin di bene che 500 verità"


"Sarà anche logorroico… ma parla troppo!"


"Certo che questa è una situazione kafkiana..."

"ma precisamente questo kafkian... chi è?"


"Ma possibile che come ti muovi pesti una merda? In un colpo solo gli hai fatto fuori il lavoro e la fidanzata! Adesso prendi una macchina, gli metti sotto la madre e finisci il lavoro. E comunque Giacomino se ti chiedo un favore, domani, non farmelo!"


"Speriamo di sentire presto gli zoccoli del cavallo di San Bartolomeo."

"Eh sì."

"Che venga a pigghiasselo col suo sacco nero! Così smette di soffrire!"

"Signora un po' di ottimismo però."

"Eh questo ottimismo è"


"Cosa aggiungere potrebbe un narratore

a quanto già narrato dall'attore;

a me non resta altro che sparire,

fare un bell'inchino e poi svanire.

Come Cyrano che confessa e muore a piedi del suo grande eterno amore,

anch'io finito il mio cammino mi accascio e vado verso il mio destino.

Che è quello di chi inizia e già finisce,

sboccia e dopo un attimo appassisce,

di chi vive soltanto un paio d'ore,

sperando in un applauso e dopo muore"


LA LEGGENDA DI AL, JOHN E JACK - 2002

"Johnny, ti dovrebbero dare il premio Nobel per la mafia, e se non te lo danno è perché è tutto un magna magna"


"Johnny stai calmo che con la calma si ottiene tutto... allora Al: adesso tu esci sul cornicione, ti arrampichi sul traliccio ed entri nella stanza."

"Cornicione, finestra stanza... questo l'ho imparato."

"Ecco è un gioco da ragazzi per te no?! poi..."

"Scusa una cosa Jack: ma perché non entriamo dalla porta come fanno tutti?"

"E anche Al c'ha ragione! perché non entriamo dalla porta? e magari ci presentiamo con due sandwich due birrette, portiamo anche la fanfara! e che credi che se si poteva entrare dalla porta io e lui non ci pensavamo? che siamo due cretini? è arrivato Sherlock Holmes è arrivato!!"


"Preferisci essere sciolto nell'acido?"

"Certo che no John, lo sai che sono allergico!"


"Johnny non piangere che diventi brutto!"



"Jack, noi stiamo mettendo la nostra vita nelle sue mani e questo non sa neanche come si chiama!"


"Miii che clima... ma come si può ammazzare la gente con questo clima?"


"E allora basta, non facciamo più niente. Lascia la lampadina e andiamo tutti a casa. Vorrà dire che ci faremo, per colpa tua, una bella nuotata nell'acido."

"Quattro bracciate a dorso... finché ce l'avrai un dorso."


"Ecco, allora dimmi: qual è la capitale della Birmania?"

"Ma... come... la..."

"La capitale della Birmania, Frankie!"

"Ragazzi, ma perché fate così, come faccio a sapere la capitale della Birmania?"

"Ahi, ahi, ahi, che peccato, che peccato, che peccato, Frankie! Tra l'altro potevi dire una cosa qualsiasi che a noi andava bene! Chi minchia la sa la capitale della Birmania, Frankie?!"


TU LA CONOSCI CLAUDIA? - 2004

"Avete presente il luogo comune trito e ritrito dell’uomo che ha superato i quarant’anni e comincia a sentire lontano lontano l’odorino della morte? E allora si mette lì a fare un bilancio della sua vita, di quello che ha e di quello che non ha, di quello che ha fatto e di quello che non ha fatto e di quello che gli resta da fare? Ecco, quel luogo comune lì, solo un po’ più basso, è Giacomo."


"Se la casa, al posto di averla presa in Sud Africa, la prendevi in Mozambico eravamo già arrivati"


"C'è un posto dove posso vomitare un attimo? Un posto specifico per il vomito, insomma: un vomituario, anche di modeste proporzioni."


"Oh, è alta stagione esagerata! Ma lo sapete come si dice dalle mie parti? «Chi per la fretta caca nell'ortica, spesso il culo gli formica»"


IL COSMO SUL COMÒ - 2008

"A volte è così difficile chiedere: abbiamo paura che ci venga rifiutato quello di cui abbiamo bisogno."


"Uh... non fare caso alla confusione: vivo qui dal '700."

"Figurati: mi sono sempre piaciute le tardone!”


"La vita è come un respiro: non c'è passato... non c'è futuro; c'è solo l'attimo presente."


"L'occhio indiscreto non dorme mai."


LA BANDA DEI BABBI NATALE - 2010

"Libera il mio amico dal sortilegio!"

"Lo farò solo se supererai questa prova".

"Una prova di forza?!"

"No… è una prova di intelligenza".

"Maria, siamo spacciati!"

"Come diceva Winston Churchill: «Non c'è bisogno di inasprire le pene per bigamia, un bigamo ha due suocere e come punizione mi pare che basti.»"


"C'è qualche terrone qui?"

"Effettivamente sono nato a Palermo... però come ben può vedere ho delle forti contaminazioni normanne... poi mio papà mi ha iscritto qui, a metà strada tra le due culture..."

"Ma che cazzo stai dicendo?!"


IL RICCO, IL POVERO E IL MAGGIORDOMO - 2014

"Cos'è un vincitore senza lo sconfitto? Il vinto è l'altra faccia della medaglia, l'eroe nell'ombra che brama la luce."

FUGA DA REUMA PARK - 2016

"Ma sei incontinente?"

"No, sono sempre stato qua..."


"Aldo: Ma siamo ancora di qua o siamo già di là?"

"Giacomo: Dipende da dove guardi!"

ODIO L'ESTATE - 2020

"La scuola italiana è completamente allo sbando! Ma veramente non ti fanno studiare Massimo Ranieri?"


"Io non ho mai temuto la prova costume, è il costume che teme me!"

"Ecco, se c’è una cosa che odio dell’estate è proprio questa, che prima o poi finisce. Però quest’estate mi sa che almeno ho capito una cosa importante, e cioè che le cose brutte, ma anche quelle brutte brutte, se non sei da solo, fanno meno paura. Che vi avevo detto? L’importante è scegliersi le persone giuste, ed io in questo, modestamente, sono un campione…"


IL GRANDE GIORNO - 2022

"Ripassone"

"Ma siamo professionisti"

"Anche il capitano del Titanic era un professionista eppure"


"Quell’uomo li non è a posto. Tutta quella euforia non è in buon segno."


"Il matrimonio è come uno spiedino di maiale. Idda ci mette la carna e iddo lo spiedino."


"L’abisso gli piace. È esattamente quello che vogliono. Ci abbiamo costruito una nazione intera."


"Anche mio marito era un terrone. Non c’è niente da fare hanno una marcia in più."


"Chissà perché ci piacciono così tanto l’inizio e poco la fine. Ma la fine è la cosa più importante, perché e da li che si riparte."

Se vuoi contattarmi, scrivimi a info@ilrespirodellestelle.com





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