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Le 10 canzoni imperdibili dei 99 Posse

I 99 Posse sono una delle band più importanti della scena rap e reggae italiana, noti per il loro impegno politico e sociale. Nati a Napoli all’inizio degli anni ’90, hanno sempre usato la musica come strumento di lotta e denuncia. In questo articolo esploriamo dieci tra i brani più significativi, con una breve descrizione e il link diretto per ascoltarli.

Ecco le migliori canzoni dei 99 Posse.


99 posse

1 - RIGURGITO ANTIFASCISTA

20 a 1 la tua forza fascio infame

ti nascondi ed alle spalle mi colpisci con le lame

non ti fai vedere in faccia, non serve a niente

con la tua puzza di m*** ti distinguo tra la gente

C’ho un rigurgito antifascista

se vedo un punto nero ci *** a vista

Un vero manifesto dell’identità politica dei 99 Posse. La canzone è diretta, rabbiosa e senza compromessi, un grido contro ogni forma di fascismo e razzismo. Il ritmo incalzante, il rap serrato di Zulù e il linguaggio crudo ne fanno un brano ancora oggi attuale. È diventata un inno delle piazze, spesso cantata durante manifestazioni e cortei. Ancora oggi viene ricordata come una delle loro tracce più iconiche.

2 - VOCAZIONE RIVOLUZIONARIA

Pronti per attraversare il fiume

Che sa di sale come il pane altrui

Bocche tremanti per il freddo

Pugni chiusi del pianto muro

E poi negli occhi il sorriso

E dopo il fondo una via d'uscita

E poi negli occhi il sorriso

E dopo il fondo una via d'uscita

No non puoi capire, proverò a spiegare mo'

Quando quello che ho da dire è libero di andare

Provo solo a far sentire il gusto ed il colore, no

Di fronte allo stupore ti puoi solo

Ce l'hai dentro e quando chiama, chiama

Vocazione rivoluzionaria

Un brano che racchiude tutto lo spirito del collettivo: la lotta, l’impegno politico e la fiducia in un cambiamento possibile. Con un ritmo potente e un testo diretto, parla a chi crede ancora nella trasformazione sociale. È una canzone che unisce rabbia e speranza, rivolgendosi soprattutto ai giovani. La musicalità mescola rap e reggae in perfetto stile 99 Posse. Un pezzo che motiva e incita a non arrendersi.

3 - QUELLO CHE

È inutile cercare un perché

Non c'è mai stato niente di spiegabile

Tutto doveva succedere

Niente sembrava possibile

Un imprevisto prevedibile

E la mente si fa labile

Ma saprò rispondere

Se mi vorrai chiedere

Qual è la versione integrale dei tuoi pensieri

Qual è la traccia nascosta dei tuoi desideri

Lo so

Quello che sei per me

È inutile spiegarlo con parole

Con le note proverò

Cercando nuovi accordi e nuove scale

Un brano dal tono più riflessivo, ma ugualmente incisivo. Il testo esplora l’identità individuale e collettiva, chiedendosi “quello che siamo” e “quello che vogliamo diventare”. Musicalmente alterna momenti intensi a passaggi più morbidi, mantenendo sempre un forte groove. È una canzone che invita alla consapevolezza, ma senza perdere energia. Perfetta per chi ama i 99 Posse nella loro dimensione più introspettiva.

4 - STATO D'EMERGENZA

La vita a volte è strana, lo sai com'è che va

Chi è incudine le prende

Chi è martello le dà

E non conta se sei parte di una grande moltitudine

Chi è incudine le prende, anche se non lo sa

Dici strano non sapere che stai prendendo botte ma

Se ci pensi non è meno strano di votare chi ti forte e tu l'hai fatto Bret

Una denuncia potente contro il controllo sociale e le misure repressive che limitano la libertà dei cittadini. Il brano si scaglia contro l’uso strumentale della paura da parte della politica. Con il suo ritmo incalzante e un testo serrato, diventa un atto di accusa collettivo. È uno dei pezzi più militanti della loro produzione. Ancora oggi, il titolo richiama situazioni molto attuali.


5 - PROSPERANO I MOSTRI

Conta poco se qualcuno è maggioranza o marginale

non contano nemmeno i mostri che devi affrontare..

conta solo che anche solo, non mi voglio rassegnare

conta su di te, conta su quello che puoi fare

per tutte le domande che nessuno si farà

per tutte le risposte che non arriveranno

per tutte le parole che nessuno ascolterà

per tutti quei destini persi tra la beffa e il danno

per tutta l'incoscienza e tutta la stupidità

per la cieca ottusità che inibisce il cambiamento

per la nuova stagione che nessuno girerà

Un pezzo che affronta la crescita di nuove forme di odio e violenza nella società. I “mostri” sono metafora di razzismo, fascismo e ingiustizie che si rafforzano quando manca solidarietà. Il ritmo cupo accompagna un testo tagliente e critico. È una canzone che stimola alla resistenza culturale. Ancora oggi, il messaggio risuona con forza nel contesto politico italiano ed europeo.

6 - RESTO UMANO

Io non credo nei confini, nelle barriere, nelle bandiere

credo che apparteniamo tutti ad una stessa famiglia

che è la famiglia umana

che tipo di pace, democrazia viene esportata tramite

quegli stessi elicotteri Apache? La pace del fosforo

bianco, delle cluster bomb, delle centinaia di vittime civili

Siamo vivi ma siamo messi molto male!

Restiamo umani

Una canzone che mette al centro la dignità e l’umanità, in un mondo sempre più disumanizzante. Il testo è un invito a non lasciarsi sopraffare dal cinismo e dall’indifferenza. Musicalmente alterna momenti intensi a linee più melodiche, creando un equilibrio emotivo molto forte. È una traccia che tocca corde profonde e che si distingue per il messaggio universale. Restare umani diventa un atto rivoluzionario.

7 - VILIPENDIO

C 'è vento di regime

nel nostro bel paese

e chi ne fa le spese per primo è il libero pensiero

possibile ca dint'a 'stu sfaccimm 'e paese addò campammo

t'hanna mettere 'nu bavaglio 'mmocca ancora primma

ca parli

'sti fatti 'e ffa 'a camorra: faje 'o bbravo e statte accorto

ma si 'e fa 'nu Prefetto, o staje a Minority Report e nun

te ne ire accort'

oppure il venticello di regime si è fatto un pochettino

troppo fort' e allora je

 Un brano provocatorio e ironico, che gioca con il concetto di “vilipendio” delle istituzioni. I 99 Posse qui si divertono a rovesciare il linguaggio del potere, trasformandolo in arma contro chi lo detiene. È una canzone che unisce denuncia e sarcasmo, con un ritmo incalzante che la rende molto efficace dal vivo. Rimane uno dei pezzi più corrosivi della loro discografia.

8 - ANTIFA 2.0

Il fascismo non è libertà il fascismo è una minaccia

e si uno ce minaccia fratellì nuje o damm ‘nfaccia

liberi di comandare di fare e disfare

liberi di violentare uccidere e rubare

liberi di snaturare uomini e culture

liberi di abbaiare al comando del padrone

liberi di grugnire di farsi calpestare

queste le libertà del vostro bel regime

chi dice no al regime delle vostre libertà

chi dice non al regime grida in coro antifa

Una versione moderna della loro storica militanza antifascista. Il testo è un atto d’accusa verso le nuove forme di fascismo e discriminazione, aggiornate ai tempi digitali. La canzone ha un suono più contemporaneo, con produzioni elettroniche che arricchiscono il classico stile del gruppo. È un brano che ribadisce la continuità del loro impegno politico. Un ponte tra vecchie e nuove generazioni militanti.


9 - CANZONE NELL'ERA DELLA CONFUSIONE SEMIOTICA

Dalla politica al mestiere spara l’intellettuale

che ha le palle per dire sempre quello che pensa

tra le pubblicità che gli riempion la dispensa

ho le palle piene di te, ne ho abbastanza:

non merita attenzione

chi si piglia una questione

sopra a un fatto di cui non è a conoscenza

che non ha capito e che non gli riguarda

’e bbattaglie vanno fatte pe risolvere i problemi materiali della vita

e so’ bbattaglie sporche ’e mmerda

’e bbattaglie pulite

stanno sulo rint’â capa ’e chi stà sempe c’ ’o culo aparato

Un titolo complesso per una canzone che riflette sull’uso del linguaggio e sulla manipolazione dei media. Il brano invita a non cadere nelle trappole della propaganda e della comunicazione distorta. È una delle tracce più “intellettuali” dei 99 Posse, ma sempre accessibile grazie al ritmo coinvolgente. Mostra il lato più sperimentale della band. Una critica attualissima all’epoca della disinformazione.

10 - LETTERA AL PRESIDENTE

Il concetto, presidente

è che ncuorpo tengo a guerra santa

e ncapa nu pruggetto assaie distante

a chello ca pienze tu e a chello ca penza tutt’a ggente

che t’ha fatto presidente

Io nun t’aggi’a spiegà niente

io faccio o musicante

Cerco nei miei pensierie vedo di capire se

ho bisogno di tema la risposta ?

...stai lontano da me / vutte ‘o sciato a pp

Una delle canzoni più dirette e polemiche della loro produzione. Il testo si rivolge al presidente della Repubblica e, più in generale, alle istituzioni, accusandole di ipocrisia e distanza dal popolo. È un brano che non fa sconti, un atto di ribellione musicale. Il ritmo deciso e il linguaggio senza filtri lo rendono uno dei pezzi più rappresentativi della loro rabbia politica. Una vera denuncia sociale.


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