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Le 10 migliori canzoni italiane che parlano della tecnologia e di come ha cambiato il mondo

La tecnologia è entrata a far parte della nostra vita quotidiana, influenzando il lavoro, i rapporti sociali e persino l’amore. Non poteva mancare, quindi, anche nelle canzoni. La musica italiana ha spesso raccontato le trasformazioni del nostro tempo, dalle prime rivoluzioni elettroniche fino all’era degli smartphone e dei social network. In questo articolo scopriremo le 10 migliori canzoni italiane che parlano di tecnologia, un viaggio tra testi ironici, critici e riflessivi che mostrano come il digitale abbia cambiato la nostra società e il nostro modo di comunicare.

Se cerchi le migliori canzoni che uniscono musica e tecnologia, qui troverai una selezione imperdibile.

CANZONI TECNOLOGIA

1 - M.I.A. - NICCOLÒ CARNESI

Sento le onde vibrare, gli stormi volare

E decido che questo non deve finire

E invece mi libero di tutto il male del mondo

Ci penso soltanto un secondo

E mi vedo su spiagge ed inverni lontani

Che a stento mi accorgo di aver superato

Il concetto di uomo

Raccolgo un millennio di libertà


"Quando ho scritto quella canzone ho immaginato una sorta di apocalisse in cui l'essere umano venisse eliminato. E mandavo messaggi, come tra l'altro abbiamo già fatto con la sonda Voyager 2 mandata nello spazio dalla NASA, che contiene al suo interno dialoghi, saluti in tutte le lingue, dischi e così via. Tra l'altro l'incipit della canzone è anche piena di questi messaggi che in questo momento sono nello spazio e sono disponibili sui siti della NASA. Questa sorta di macchina sviluppa una coscienza e comincia a interagire con sé stessa e con tutto quello che ha all'interno: tutte le invenzioni, le equazioni, le canzoni, la letteratura, la storia, i paesaggi, i profumi, le droghe… tutto. E comincia a rendersi conto che nonostante veda così tante cose, è destinata a una sofferenza continua. Allora cerca di crearsi la sua storia e lo fa nel finale della canzone, in cui distrugge parte di sé stessa, un po' come il protagonista di Fight Club che elimina una parte di sé sparandosi. Mi piaceva insomma l'idea di un mega lieto fine, con addirittura la creazione del bene assoluto, anche se solo nei ricordi, solo in quello che è rimasto."

-Da un'intervista di Carnesi a Rockit


2 - STO BENE QUI - MAX PEZZALI

Sono pieno di tecnologia

sfioro un tasto e so come tornare a casa mia

ho più musica di quanta si

possa mai ascoltare neanche in quattro secoli

L'universo è nel mio display

come una finestra di miliardi di puntini luminosi

vedo tutti i posti che vorrei

visitare più o meno esotici

Senza muovermi


Max Pezzali è maestro nel descrivere i cambiamenti sociali. In questo brano affronta il tema della tecnologia come rifugio: un mondo parallelo in cui rifugiarsi per sentirsi a proprio agio, ma che allo stesso tempo rischia di diventare alienante.

3 - IL PROGRESSO DA LONTANO - TIROMANCINO

Eppure noi viviamo nel progresso

Lo usiamo per ascoltarci

Per accomodarci, per salvare l'entusiasmo

E lo fraintendiamo con la cultura dell'immagine

Del corpo, dell'apparenza

Ne occupiamo le frequenze

E ci serviamo di certe sue estensioni

Fino a rimanerne abbronzati

Perché può sostituire anche la luce del sole

E la ricerca di un Dio


Un pezzo che riflette sul dualismo tra innovazione e perdita di autenticità. I Tiromancino cantano del progresso tecnologico che ci rende più connessi, ma forse meno presenti, spingendo a riflettere su quanto stiamo sacrificando in nome della modernità.

4 - COMPUTER CAPRICCIO - ALBERTO CAMERINI

Si alienano e giocano gli automatic kids

E crescono e vincono gli automatic kids

Si cercano, si aiutano, si contano

Il mondo sai, adesso già assomiglia a te, puoi vivere

Il tempo delle macchine ormai è qui

La macchina del tempo poi ti porterà

Se il futuro ti spaventa non puoi più farci niente

Ormai è qui


Negli anni ’80 Camerini fu tra i primi a raccontare la fascinazione per le macchine e l’elettronica. “Computer Capriccio” è un inno a quell’epoca in cui sintetizzatori e computer iniziavano a entrare nella cultura pop, anticipando temi che oggi ci appaiono quotidiani.

5 - IPERCONNESSI - LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA

Iperconnessi

E in disaccordo con tutti

I desideri inespressi

Dove si sono nascosti?

Vanno bene i progressi

Ma tu come ti senti?

I territori promessi

Sono sotto ai bombardamenti


Un brano che parla di iperconnessione e di come internet ci abbia reso costantemente collegati, ma anche più fragili. Vasco Brondi mette in musica le contraddizioni del vivere contemporaneo, tra voglia di isolamento e bisogno di restare online.


6 - PERSI NEL TELEFONO - TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI

Prima erano in cinque a scrivere canzoni che cantavano tutti

Adesso tutti quanti scrivono canzoni che qualcuno canterà

La sai la novità?

Che siamo tutti uguali e tutti un po' diversi

Tutti in fondo persi dentro al telefono

Metti in moto adesso il genio che c'è in te

Che cos'hai da perdere?

Ridi forte questo è il tuo quartiere

Non sarai mica tu a fare la figura dello stronzo?


Un titolo che è già tutto un programma. La band descrive con ironia la perdita di contatto con la realtà, sostituita dalle ore passate a fissare uno schermo. Una critica generazionale che colpisce nel segno.

7 - L'ESERCITO DEL SELFIE - TAKAGI & KETRA ft. ARISA E LORENZO FRAGOLA

Siamo l'esercito del selfie

Di chi si abbronza con l'iPhone

Ma non abbiamo più contatti

Soltanto like a un altro post

Ma tu mi manchi


Una delle hit italiane più iconiche sul tema: ironizza sull’ossessione per l’immagine e per l’apparire sui social. Con sonorità leggere e un testo pungente, è diventata simbolo della nostra epoca fatta di foto e filtri.

8 - RICOVERO VIRTUALE - MARLENE KUNTZ

Quanta roba hai scaricato?

Quanto poco hai ascoltato?

E quanta merda andrai

A gettare nel tuo ricovero virtuale?

Canta con me questo pezzo

"Son superbo ma negletto"

Canta forte, a squarciagola

Mentre torno dalla scuola


Un pezzo che affronta la tecnologia da un punto di vista più cupo e introspettivo. Il “ricovero virtuale” è un rifugio dalla realtà, una fuga dal dolore attraverso lo schermo, che però rischia di trasformarsi in prigione.

9 - L'AMORE AI TEMPI DEL CELLULARE - VASCO ROSSI

Non sopporto questo

Maledetto aggeggio

Che mi trova sempre

Ovunque sono

Ogni volta con te non capisco perché

Sembra sempre di stare sbagliando

Ti telefono e non mi dici com'è

Dove sei, cosa stavi facendo, ridendo


Vasco racconta come l’amore sia cambiato nell’era digitale, tra messaggi, telefonate e relazioni sempre più mediate dalla tecnologia. Un’analisi ironica e realistica, che mostra come anche i sentimenti abbiano dovuto adattarsi all’evoluzione dei tempi.

10 - QUESTO NOSTRO GRANDE AMORE - I CANI

Dovremmo monetizzare

Questo nostro grande amore

Con dei video virali

O dei post svergognati

Da settemila mi piace

Io e te, sponsorizzati

Venduti a decine di migliaia di euro ai brand


La canzone riflette sull’ambivalenza della tecnologia nelle relazioni: da un lato permette di restare sempre connessi con la persona amata, dall’altro trasforma l’intimità in qualcosa di mediato e potenzialmente effimero. “Questo nostro grande amore” diventa quindi una metafora della generazione cresciuta con Internet, sospesa tra autenticità e artificio, tra il bisogno di comunicare e la difficoltà di farlo senza schermi in mezzo.

CONCLUSIONE

Dall’era dei primi sintetizzatori alle ossessioni per selfie e notifiche, la musica italiana ha saputo raccontare con lucidità e ironia il nostro rapporto con la tecnologia. Queste 10 canzoni italiane sulla tecnologia ci mostrano come il digitale sia ormai parte integrante della cultura e della quotidianità, ma anche come possa generare contraddizioni, nostalgia e nuove forme di creatività.


Se vuoi contattarmi, scrivimi a info@ilrespirodellestelle.com


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