Il pensiero del mese di settembre, a cura di Mattia Carruggio
Quante volte ti è capitato di dire “da lunedì comincio a…” o ancora “A settembre farò…”? A me, personalmente, molte. Diete, palestra, progetti e chi più ne ha più ne metta.
Settembre è quel mese che porta con sé un’energia particolare. Le giornate cominciano ad accorciarsi, l'aria diventa più fresca, e l'estate, con le sue lunghe pause e libertà, si allontana lasciando spazio a una nuova routine. Per molti, settembre segna il ritorno a scuola, al lavoro o semplicemente ai ritmi di vita quotidiani. E, con esso, ritorna anche un nemico familiare: la procrastinazione.
Ecco che a settembre, la procrastinazione tende ad intensificarsi. Dopo una pausa estiva che ci ha abituati a ritmi più lenti e rilassati, il ritorno alla realtà lavorativa o scolastica può risultare difficile. L’idea di riprendere progetti, scadenze e impegni può sembrare opprimente, portandoci a rimandare ciò che dovremmo fare.
Settembre: Un Nuovo Inizio o Una Trappola?
Molti vedono settembre come una sorta di "nuovo Capodanno". È il momento in cui si fanno progetti, si stabiliscono nuovi obiettivi e ci si prepara mentalmente per affrontare la fine dell’anno con slancio. Tuttavia, proprio per questo, è facile cadere nella trappola di caricare questo mese di aspettative irrealistiche. Si fanno liste infinite di cose da fare, si fissano obiettivi troppo ambiziosi, e, inevitabilmente, si rimanda tutto quando ci si accorge che forse si è esagerato. O peggio, li si mette in un angolo del dimenticatoio.
In questo scenario, la procrastinazione diventa una sorta di meccanismo di difesa. È più semplice rimandare piuttosto che affrontare la paura di non riuscire a rispettare le proprie aspettative. Il risultato? Un circolo vizioso in cui il rimandare genera ansia, e l’ansia ci porta a procrastinare ancora di più.
Le cause della procrastinazione post-estiva sono svariate:
1. Transizione difficoltosa: Dopo un periodo di pausa, il cervello fatica a riadattarsi a ritmi più serrati. La mente è ancora in modalità "vacanza", e ci vuole tempo per riprendere il controllo.
2. Mancanza di obiettivi chiari: Spesso, al ritorno dalle vacanze, ci troviamo a dover affrontare compiti che non abbiamo pianificato accuratamente. Senza una visione chiara di ciò che dobbiamo fare, è facile sentirsi sopraffatti e rimandare.
3. Paura del fallimento: Settembre è spesso accompagnato da nuove sfide. La paura di non essere all’altezza di queste aspettative può indurci a evitare di iniziare, procrastinando di fronte all’incertezza.
4. Abitudine al relax: Dopo settimane o mesi di svago, il nostro cervello si abitua a stimoli gratificanti a breve termine, come il divertimento o il riposo. Questo rende più difficile affrontare compiti che richiedono sforzi a lungo termine, come il lavoro o lo studio.
Fortunatamente, la procrastinazione non è una condizione permanente. Come fare quindi a ritrovare la giusta motivazione e affrontare tutto con uno spirito propositivo?
1. Fissare Obiettivi Realistici
Uno dei motivi principali della procrastinazione è il sovraccarico mentale. Quando ci si pone troppi obiettivi o si cerca di fare tutto in una volta, è facile sentirsi sopraffatti. È essenziale definire obiettivi chiari e raggiungibili, suddividendoli in piccoli passi. Ogni piccolo traguardo raggiunto rafforza la nostra motivazione, rendendo più facile continuare.
2. Creare una Routine
La mancanza di struttura è uno dei principali fattori che alimentano la procrastinazione. Settembre è il momento perfetto per stabilire una nuova routine. Creare un piano giornaliero o settimanale, con orari precisi per le attività principali, può aiutare a ritrovare il ritmo. Includere momenti di pausa è altrettanto importante, poiché permette alla mente di recuperare e riduce il desiderio di rimandare.
3. Eliminare le Distrazioni
Le distrazioni, soprattutto nell’era digitale, sono tra i principali alleati della procrastinazione. Controllare continuamente il telefono, scrollare sui social media o guardare video possono sembrare attività innocue, ma nel lungo termine consumano tempo prezioso che non abbiamo. È utile creare un ambiente di lavoro privo di distrazioni, utilizzando strumenti che limitano l’accesso a determinati siti o app durante le ore di produttività.
4. Gestire le Emozioni
La procrastinazione è spesso legata a emozioni negative, come ansia, paura o stress. Riconoscere queste emozioni e imparare a gestirle è fondamentale. La classica scusa del “sono fatto/a così” non regge più.
5. Sfruttare la Regola dei 5 Minuti
Questa regola è particolarmente utile per chi tende a rimandare compiti che sembrano troppo grandi o difficili. La regola è semplice: impegnati a lavorare su un compito per soli cinque minuti. Spesso, iniziare è la parte più difficile, ma una volta che si comincia, è più facile continuare.
Il rientro a settembre non deve necessariamente essere fonte di stress e procrastinazione. Con un po' di pianificazione, obiettivi realistici e strategie mirate, è possibile trasformare questo mese in un’opportunità per ricominciare con slancio. Affrontare la procrastinazione non significa eliminarla completamente, ma imparare a gestirla in modo efficace, trovando il giusto equilibrio tra lavoro e tempo libero. Alla fine, settembre può diventare il trampolino di lancio per un periodo di grande produttività e soddisfazione personale.
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